Orto Botanico Abetone - Poggio alle Porche - Alpe Tre Potenze - Passo d’Annibale - Lago Nero- Sasso Scritto

Partenza verso le 10:15 dall’Orto Botanico dell’Abetone. Sorpassiamo il bivio per il Sasso Scritto andando a dritto (ci passeremo al ritorno) camminando lungo la Pista Blu, immersa nel bosco fino al Waypoint “Uscita dal bosco”. Qui inizia la parte che ci è piaciuta di più della Pista Blu, alle spalle si ha un fantastico panorama sulle cime attorno, e si cammina in una fitta prateria di mirtilli, dove a volte si fa fatica a trovare il sentiero poco battuto e bisogna fare un po’ di attenzione a dove mettere i piedi (le radici delle piante di mirtillo possono far inciampare). Ci allacciamo al sentiero ben battuto e inizia la parte di “crinale” (non ci sono mai punti esposti). Camminando lungo quello che era l’antico confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Lucca (dei cippi di pietra lo testimoniano) passiamo dalla Foce di Campolino, una sella crocevia di sentieri, e arriviamo a Poggio alle Porche. Da qui volendo potremmo tagliare direttamente verso il Lago Nero. Prendiamo invece la Via di Crinale che ci conduce all’Alpe delle Tre Potenze, così chiamata perché un tempo vi confinavano Granducato di Toscana e i Ducati di Lucca e Modena. Da quassù scendiamo entrando in Val di Luce, arriviamo al Passo d’Annibale e torniamo sui nostri passi per un breve tratto, per poi girare verso il Lago Piatto dove a bordo riva avvistiamo alcuni tritoni alpini per niente spaventati della nostra presenza. Ci sono un paio di bivi dove fare attenzione per raggiungere il Lago Nero. Ci fermiamo a mangiare (il rifugio offre crostate, caffè, the ad offerta libera). Scendiamo prendendo poi il 104 fino alla casetta dei pastori. Da qui verso il Sasso Scritto, immerso nel bosco. Una grande lastra di pietra grigia su cui camminare che ha ispirato ha fantasie degli abitanti di questi luoghi per generazioni, probabilmente fin dal 1600. Ci sono disegni, fatto a scalpellino di fiori, date, nomi e cognomi. Inoltre nel sasso vi è una scanalatura, famosa per favorire la fertilità: le donne che volevano avere figli dovevano scivolare lungo la fessura per avere la gravidanza.