OLIENA: Hostas d'Atzas

Hostas d'Atzas è un'iscala molto impegnativa e pericolosa con arrampicate e passaggi molto esposti, nonchè difficoltà di individuazione del percorso. Nel sentiero di avvicinamento seguire i segnavia bianco rossi fino al wp 9 (q 620 m), da quì seguire verso Dx le tracce sul terreno e gli ometti (i segnavia salgono a Sx verso un settore di arrampicata). Seguono cenge e piccole arrampicate esposte, in 2 casi facilitate da corde fisse non indispensabili. Arrivati a quota 750 m circa, nell' ampia conca priva di vetazione , si deve piegare a Sx e salire la placca gradonata (wp 16). Quì si trova il tratto più difficile ed esposto dell'iscala: si deve arrampicare verso Sx una spaccatura (ho aiutato il compagno con una corda), quindi si traversa su un blocco staccato, poi un po' sulla Dx si arrampica per 5-6 m sfuttando spaccature e l'appoggio offerto da piccoli ginepri (quì ho indossato l'imbrago assicurandomi sui ginepri perchè, oltre alla notevole esposizione, non ero sicuro della direzione). Si arriva ad una stretta cengia che conduce ad un colatoio, quì una corda fissa permette di risalire la parete impegnativa senza dover ricorrere a tecniche alpinistiche. Con successive piccole arrampicate e traversi si arriva sotto le creste all'ampia cengia alberata. Si traversa salendo a Sx verso una fenditura nelle pareti che chiudono la cengia e che si risale abbastanza facilmente su una paretina ricca di appigli ed appoggi. In breve si arriva sul Fruncu Nieddu da cui si può godere un panorama spettacolare. Dalla cima si seguono le tracce, gli ometti e poi il sentiero che conduce al cuile Orgoi. Dalla piana di Orgoi si scende per s' Iscala 'e Sovana. Per maggiori dettagli consultare il libro "Iscalas e Pizos" di Sebastiano Cappai.