Nei dintorni di S.Augusta (varianti ai classici itinerari)

Nota. Le 3 varianti proposte hanno diverso grado di difficoltà (la prima moderata, la seconda difficile, la terza facile).
Parcheggio in Piazza Pieve S.Andrea a Vittorio Veneto. Poi si prende a sx Via Fusari, poi Via Borghel e poi Via Vinera iniziando uno dei tanti percorsi di ascesa a S.Augusta. Alla fine di Vinera si lascia a sx la deviazione per il santuario e si prosegue per Via dei Sassi fino ad arrivare alle Case Sassi. Si prosegue in mezzo al prato sotto l’imponente parete del monte Marcantone, salendo progressivamente fino a che il sentiero entra nel bosco (segnali rossi e gialli sugli alberi) e con diversi tornanti (un po’ faticosi) porta ad una grande stalla. La si costeggia, poi si passa davanti alle case Da Re, alla fine delle quali si sale a sx (indicazioni) e, poco prima di un ripetitore, si passa uno stretto steccato a sx, fino a salire in cima alla cresta. Da qui si scende fino ad incrociare l’Alta Via nr. 6, che si prende a sx verso S.Augusta. Poco prima del traliccio che precede la famosa Turris Nigra (distrutta secondo le cronache dell’epoca da un terremoto nel 1873), si intravede una traccia che scende a sx. Il sentiero, per alcuni metri pianeggiante, scende poi precipitosamente (pochi gli appigli /necessari bastoncini). SCONSIGLIATO. Sarebbe preferibile farlo in salita.. Si arriva quindi ad un piccolo inghiottitoio dal quale esce aria calda e poi si scende ancora fino alla strada che sale a S.Augusta nei pressi della chiesetta dedicata a San Lorenzo. (Per vedere l’inghiottitoio è preferibile salire da qui). Si procede a sx fino ad incrociare il percorso fatto all’andata e poco dopo, nei pressi di palo di cemento, si gira a sx, costeggiando un vigneto. Si guada facilmente il piccolo torrente Borghel che scorre in fondo e si risale dall’altra parte, passando in mezzo ad alcune case fino a confluire su Via Sfadigá, che si prende a dx fino ad arrivare al parcheggio di partenza.