Necropoli del Cassibile (Siracusa)
near Cassibile, Sicilia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Prima che arrivassero i greci e i romani, l’antica civiltà dei Siculi ha sfruttato le pareti calcaree dei monti Iblei (4) per costruire complessi di vani scavati nella roccia viva (5). In alcuni casi essi erano usati come veri e propri villaggi, come nel caso del villaggio sito nella grotta dei Briganti nella Cavagrande del Cassibile. Lì la presenza di una sorgente aveva permesso di costruire un villaggio troglodita scomodo ma facilissimo da difendere. In altri casi i vani erano adibiti a sepoltura, come nella nostra gita. Si contano centinaia di vani nella zona di Avola. Anche se il calcare è una roccia relativamente tenera, è sorprendente che un popolo preistorico sia riuscito a realizzare tutto ciò in posizioni veramente difficili anche solo da raggiungere. Tecnicamente va osservato che il calcare in superficie ossidato (grigio) diventa resistente al taglio e all’erosione (9), cosa che ha permesso che queste costruzioni arrivassero a noi dopo 4000 anni di storia, mentre la parte interna è tenera e facilmente scalfibile (11).
Questa è dunque un’escursione “archeologica” ma anche esplorativa, perché raggiungere la Necropoli di Cassibile è veramente affare da esploratori. A parte un’inutile indicazione all’uscita dell’autostrada, la direzione da prendere non è in alcun modo segnalata. Per raggiungere la necropoli mi sono dunque basata sulla mia mappa, sull’intuito e sul suggerimento di Google maps che (incredibilmente se si considera che non esiste né strada né sentiero) si è rivelato corretto.
La gita è facile se ci si accontenta di restare sulla strada sterrata (arrivando a vedere le tombe più vicine da una cinquantina di metri) mentre è per escursionisti esperti se si vuole raggiungere i monumenti perché occorre muoversi in fuori sentiero su roccette o nella macchia mediterranea. Nel mio caso l’avvicinamento alla necropoli principale è stato facilitato (purtroppo) dal passaggio di un incendio che ha eliminato parte della vegetazione.
Fatta da sola il 13/08/2021. 7km e 175 m di dislivello
AVVICINAMENTO
Raggiunto il casello di Cassibile, girare in direzione opposta del mare e poi girare a sinistra alla prima traversa. Parcheggiare nel rettilineo (traversa la Marchesa) prima della villa del Marchese (16). È anche possibile arrivare in loco partendo dall’oasi del Gelsomineto, usando stradine che percorrono la sponda sinistra (nord) del Cassibile (7). Contare circa un’ora di cammino.
ITINERARIO
Io all’andata ho attraversato i campi spogli in direzione di una fattoria (1), ma è possibile e più comodo usare l’itinerario del ritorno che inizia proprio di fronte alla villa del Marchese del Cassibile (16). Prendere la strada sterrata rettilinea (15) che percorre il confine fra i monti Iblei e la pianura costiera. È una bella strada antica, acciottolata e bordata di muretti a secco e sistemi di irrigazione, ma mette un certo brivido pensare che corre esattamente sopra alla faglia di Avola, che tanto sfracello causò nel 1693 con la completa distruzione delle città antiche di Noto ed Avola.
Percorrere la strada fino in fondo (occorre circa una mezz’ora). Quando, per l’approssimarsi della cava del Cassibile, svolta nettamente a sinistra (7), la si abbandona e si prende una strada, più dissestata, a destra.
A questo punto però sono ormai dieci minuti che le tombe sono diventate nettamente visibili nei contrafforti rocciosi sulla destra.
Ora ci sono due alternative per avvicinarsi ulteriormente.
1. Dapprima si può proseguire sulla stradina fino a raggiungere un cancello che racchiude un’area in cui delle grandi grotte sono state adibite a ovile. Da lì si vedono da relativamente vicino delle tombe, sia sopra la strada, sia sotto (all’altezza della Cava). Volendo è possibile (quando ci sono passata io in estate il luogo era deserto) ma non facile arrampicarsi su delle roccette e raggiungere alcuni dei vani scavati (9).
2. Tornati indietro, poco dopo aver passato il letto del torrente, asciutto in estate (Cava Sant’Anna, un piccolo affluente del Cassibile), sulla sinistra (in discesa), si intravvede una stradina (13), ormai quasi completamente invasa dalla vegetazione, che porta prima a un abbeveratoio e poi a un campo. Io sono salita ad intuito per quei campi, sgombrati dal passaggio recente del fuoco, scavalcando qualche muretto a secco e puntando verso la necropoli che risulta visibile già dalla base del campo.
Ritorno sulla stessa strada.
A fine gita per rinfrancarsi consiglio una sosta dal panificio Nané, a Cassibile, dove consumare una granita, un pezzo di pizza o anche solo dell’ottimo pane.
Waypoints
2 Cugno Spineta 245m
Sovrasta la villa con la sua croce. Non c’è alcun sentiero segnato, ma qualcuno per piazzare quella croce ci sarà arrivato! Ai posteri il compito di esplorare l’accesso! Se passate anche voi dalla fattoria, all’altezza di quell’edificio voltare a sinistra
3 Panorama sul mare dietro ai campi di mandorle
La mandorla pizzuta di Avola è una delle più pregiate e costose e viene da qui. Passare su questa contrada verso Pasqua quando i mandorli sono in fiore deve essere uno spettacolo Nella seconda foto al fondo si vede l’oasi del Gelsomineto
5 Necropoli del Cassibile
La quarta foto mette a fuoco il punto dove sono salita, a sinistra della grotta
6 La necropoli continua anche oltre cava Sant’Anna
La necropoli continua anche oltre cava Sant’Anna, alle pendici del Cugno Mola (289m) che chiude la Cavagrande del Cassibile. (Foto 2) Cugno Mola si può raggiungere usando (dall’entroterra verso il mare) una sterrata che passa sul bordo nord della Cavagrande e che si può raggiungere continuando su traversa la Marchesa. Nella foto 1 Si vede l’ovile presso il quale le cavità possono essere osservate dalla strada relativamente da vicino. Esso è realizzato utilizzando delle grandi cavità realizzate nel calcare. Anche l’uomo moderno continua a sfruttare queste pareti!
7 bivio. Girare a destra in salita
La strada che arriva da sinistra risale la sponda sinistra del Cassibile ed è un’alternativa per accedere al settore partendo dall’oasi del Gelsomineto. Occorre circa un’ora
9 possibile avvicinarsi alle tombe salendo su queste roccette
Non avventurarsi se non esperti! Dalla necropoli il panorama è splendido La solida superficie di calcare, con i tipici buchetti che tanto piacciono agli scalatori! Vista sulle tombe site sotto la strada sulle pareti di Cava Sant’Anna
10 ancora tombe
Accidenti alla macchia mediterranea! Come ci arriverò? Meglio tornare sui miei passi e provare più a monte. La vista si apre su altre tombe presenti a monte della strada nelle sponde della cava
11 le tombe da vicino e da dentro
Notare anche il sistema di canalizzazione delle acque scavato nella roccia che tutt’ora convoglia l’acqua in una cisterna usata per abbeverare il bestiame.
12 Faccia paonazza ma vittoriosa.
Di nuovo sulla strada. Siamo nei giorni di caldo record (quando in questa zona venne battuto il record europeo di alta temperatura, con 48,8° registrati), per cui anche all’alba la temperatura si fa sentire. Bacche di scornabecco Marmitte dei giganti lungo la cava secca. Sembra un ruscello fantasma, ma evidentemente in stagione può esserci forte corrente!
13 Possibile via di accesso per arrivare alla necropoli principale
La si riconosce perché sostenuta da muretto e poco dopo c’è un abbeveratoio di cemento. Appena usciti sul campo consiglio di visualizzarsi qualche punto di riferimento per riconoscere la via di uscita al ritorno.
14 alcune immagini della necropoli principale
Qui le costruzioni sono più complesse: disposte su più piani, alcune all’interno hanno vani laterali, altre hanno la porta bordata da un riquadro. Alcune tombe più in basso hanno il soffitto collassato e sono invase dalla terra
15 In questo punto ponte è rotto e occorre quindi aggirare l’interruzione passando per la cava
Cava Uomo sembra un innocuo ruscello secco, ma evidentemente ha delle facce diverse a seconda delle stagioni. Per il resto la strada è bellissima, con il fondo acciottolato e bordata di muretti a secco
16 Girare a destra davanti all’ingresso della villa del marchese
Possibile iniziare la gita da qui.
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