Murazze - Chiesa di Cerpiano - Chiesa di Casaglia - Caprara di Sopra - San Martino di Caprara
near Murazze, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
Percorso da Murazze a San Martino di Caprara passando per:
- Chiesa di Cerpiano (2.8 km)
- Chiesa di Casaglia (3.7 km)
- Caprara di Sopra (4.5 km)
MONTE SOLE cima dominante le valli del Setta e del Reno, fu durante la seconda guerra mondiale, unitariamente ai vicini Monte Caprara e Monte Abelle, caposaldo tedesco fra l'ottobre 1944 e il 16 aprile 1945, data in cui fu conquistata dalle truppe della 6^ Divisione sudafricana. Teatro di lotta della brigata partigiana " Stella Rossa" , reca alla sommità una stele ricordo dei partigiani caduti e del loro leggendario comandante Mario Musolesi " Lupo". CERPIANO posto ai piedi del Monte Sole, sulla via di Casaglia, vi si trova la casa padronale, alcune case coloniche ed un piccolo oratori, di proprietà delle suore Orsoline, consacrato all'Angelo Custode, in questo luogo, noto tristemente, per il terribile eccidio perpetrato dai soldati tedeschi nel 1944, dove 49 persone, 20 bambini, 2 anziani, e invalidi, 27 donne, vennero raccolte dai nazisti e fascisti per essere vigliaccamente assassinate. Di esse trenta vennero uccise subito, verso le ore 9 del 29 settembre 1944, altre 3 poco dopo, 16 verso mezzogiorno del 30 settembre , solo 3 sopravvissero riparandosi tra i cadaveri . CIMITERO di CASAGLIA fu il luogo della orribile strage di 85 donne, vecchi e bambini, ammassate presso la cappella del cimitero e li trucidate a freddo con mitragliatrici e bombe a mano da i nazisti della 16^ Divisione SS. CHIESA di CASAGLIA che si trova vicina al cimitero costruita nel 1660 venne ucciso vigliaccamente sull'altare il giovane parroco , 26 enne, don Ubaldo Marchioni, che era accorso in difesa dei suoi parrocchiani. Oggi il cimitero di Casaglia raccoglie anche le spoglie di don Giuseppe Dossetti. CAPRARA antico comune della montagna bolognese, borgo fortificato di grande importanza, posto lungo il tracciato del commercio tra la pianura e la montagna fu interessato da accanite lotte anche durante il medioevo. E' andato quasi del tutto distrutto durante i fatti e stragi noti come " la strage del Monte Sole" nel periodo che va dal settembre all'ottobre 1944. Fra le rovine delle case, della borgata e dell'osteria che qui esistevano, spicca un muro di sassi ad indicare il luogo dove furono inumate in una fossa comune 35 persone fra cui 17 bambini al disotto di 14 anni, barbaramente uccise dalla mitraglia delle truppe naziste dove essere state chiuse in una cucina, poco dopo il mezzogiorno del 29 settembre 1944. Alla fine della giornata i cadaveri saranno 107 di cui 24 bambini. A CASA BEGUZI vengono sterminate le famiglie Armaroli, Benassi, Cerè, Nanni, Paselli E Pedrali, ammassati davanti le mitragliatrici vengono falciate 38 persone tra cui 6 bambini., A CASTELLINO di CAPRARA a RAVECCHIA di CADOTTO al CASONE di SAN MARTINO intere famiglie vengono trucidate, gruppi o isolati nei campi. Tutto il Monte Sole oramai e un grande sterminio di persone. Il 6 ottobre i nazifascisti possono ritenere d'aver raggiunto l'obiettivo, su tutto il monte e acrocoro non vi è più vita, il tutto è stato " ripulito" o " derattizzato" come dicevano loro, da banditi e loro fiancheggiatori. La btigata partigiana " Stella Rossa" che contava 1538 combattenti di cui 90 donne in questi scontri ebbe 227 caduti, di cui 26 partigiane . Il comandante " Lupo" Mario Musolesi, venne ritrovato alla fine della guerra morto nell'atto di difendersi dai nazifascisti, morto con i suoi partigiani. Tutto il territorio che oggi si ricorda come la " Strage di Marzabotto" che ebbe 1830 morti in questa strage fu insignito di medaglia d'oro. Medaglie d'oro furono date anche al comandante della " Stella Rossa" Mario Musolesi "Lupo" al partigiano della Stella Rossa Don Giovanni Fornasini, al partigiano Gastone Rossi " Leone" 16 anni, al partigiano Calzolari Francesco, tantissimi altri ebbero riconoscimenti e ricordi. L'ITINERARIO parte da Gardelletta dove si lascia l'auto e ci si dirige in direzione di Le Murazze . Luoghi che videro tanti giovani aderire alla chiamata dei " vecchi antifascisti" e formare le prime bande partigiane. tra questi giovani si distingue un meccanico di vado di Monzuno Mario Musolesi. Si sale su strada bianca verso Ca di Germino e proseguendo si arriva a Cerpiano, per poi arrivare subito dopo al Cimitero di Casaglia. Da li seguendo le indicazioni se percorre i luoghi della memoria.
- Chiesa di Cerpiano (2.8 km)
- Chiesa di Casaglia (3.7 km)
- Caprara di Sopra (4.5 km)
MONTE SOLE cima dominante le valli del Setta e del Reno, fu durante la seconda guerra mondiale, unitariamente ai vicini Monte Caprara e Monte Abelle, caposaldo tedesco fra l'ottobre 1944 e il 16 aprile 1945, data in cui fu conquistata dalle truppe della 6^ Divisione sudafricana. Teatro di lotta della brigata partigiana " Stella Rossa" , reca alla sommità una stele ricordo dei partigiani caduti e del loro leggendario comandante Mario Musolesi " Lupo". CERPIANO posto ai piedi del Monte Sole, sulla via di Casaglia, vi si trova la casa padronale, alcune case coloniche ed un piccolo oratori, di proprietà delle suore Orsoline, consacrato all'Angelo Custode, in questo luogo, noto tristemente, per il terribile eccidio perpetrato dai soldati tedeschi nel 1944, dove 49 persone, 20 bambini, 2 anziani, e invalidi, 27 donne, vennero raccolte dai nazisti e fascisti per essere vigliaccamente assassinate. Di esse trenta vennero uccise subito, verso le ore 9 del 29 settembre 1944, altre 3 poco dopo, 16 verso mezzogiorno del 30 settembre , solo 3 sopravvissero riparandosi tra i cadaveri . CIMITERO di CASAGLIA fu il luogo della orribile strage di 85 donne, vecchi e bambini, ammassate presso la cappella del cimitero e li trucidate a freddo con mitragliatrici e bombe a mano da i nazisti della 16^ Divisione SS. CHIESA di CASAGLIA che si trova vicina al cimitero costruita nel 1660 venne ucciso vigliaccamente sull'altare il giovane parroco , 26 enne, don Ubaldo Marchioni, che era accorso in difesa dei suoi parrocchiani. Oggi il cimitero di Casaglia raccoglie anche le spoglie di don Giuseppe Dossetti. CAPRARA antico comune della montagna bolognese, borgo fortificato di grande importanza, posto lungo il tracciato del commercio tra la pianura e la montagna fu interessato da accanite lotte anche durante il medioevo. E' andato quasi del tutto distrutto durante i fatti e stragi noti come " la strage del Monte Sole" nel periodo che va dal settembre all'ottobre 1944. Fra le rovine delle case, della borgata e dell'osteria che qui esistevano, spicca un muro di sassi ad indicare il luogo dove furono inumate in una fossa comune 35 persone fra cui 17 bambini al disotto di 14 anni, barbaramente uccise dalla mitraglia delle truppe naziste dove essere state chiuse in una cucina, poco dopo il mezzogiorno del 29 settembre 1944. Alla fine della giornata i cadaveri saranno 107 di cui 24 bambini. A CASA BEGUZI vengono sterminate le famiglie Armaroli, Benassi, Cerè, Nanni, Paselli E Pedrali, ammassati davanti le mitragliatrici vengono falciate 38 persone tra cui 6 bambini., A CASTELLINO di CAPRARA a RAVECCHIA di CADOTTO al CASONE di SAN MARTINO intere famiglie vengono trucidate, gruppi o isolati nei campi. Tutto il Monte Sole oramai e un grande sterminio di persone. Il 6 ottobre i nazifascisti possono ritenere d'aver raggiunto l'obiettivo, su tutto il monte e acrocoro non vi è più vita, il tutto è stato " ripulito" o " derattizzato" come dicevano loro, da banditi e loro fiancheggiatori. La btigata partigiana " Stella Rossa" che contava 1538 combattenti di cui 90 donne in questi scontri ebbe 227 caduti, di cui 26 partigiane . Il comandante " Lupo" Mario Musolesi, venne ritrovato alla fine della guerra morto nell'atto di difendersi dai nazifascisti, morto con i suoi partigiani. Tutto il territorio che oggi si ricorda come la " Strage di Marzabotto" che ebbe 1830 morti in questa strage fu insignito di medaglia d'oro. Medaglie d'oro furono date anche al comandante della " Stella Rossa" Mario Musolesi "Lupo" al partigiano della Stella Rossa Don Giovanni Fornasini, al partigiano Gastone Rossi " Leone" 16 anni, al partigiano Calzolari Francesco, tantissimi altri ebbero riconoscimenti e ricordi. L'ITINERARIO parte da Gardelletta dove si lascia l'auto e ci si dirige in direzione di Le Murazze . Luoghi che videro tanti giovani aderire alla chiamata dei " vecchi antifascisti" e formare le prime bande partigiane. tra questi giovani si distingue un meccanico di vado di Monzuno Mario Musolesi. Si sale su strada bianca verso Ca di Germino e proseguendo si arriva a Cerpiano, per poi arrivare subito dopo al Cimitero di Casaglia. Da li seguendo le indicazioni se percorre i luoghi della memoria.
Waypoints
Waypoint
1,239 ft
Case di Germinino
Ruins
1,476 ft
Chiesa di Cerpiano
Waypoint
1,597 ft
cimitero di Casaglia
Ruins
1,631 ft
Chiesa di Casaglia
Waypoint
1,657 ft
POGGIO
Ruins
1,675 ft
Caprara di Sopra
Waypoint
1,675 ft
Caprara di Sotto
Waypoint
1,409 ft
Scuola di pace e Monumento
Waypoint
1,401 ft
San Martino di Caprara
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