Mozzate- Parco pineta - Locate Varesino
near Mozzate, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Camminata nel parco regionale della pineta di Appiano Gentile partendo da Mozzate
PELLEGRINO CHERUBICO I, 159-164 [167] 135
159. Esser vuoto dentro è divino
Se dentro sei libero e vuoto, uomo, sgorga
L’acqua da te come dalla fonte dell’eternità.
160. Dio ha sete, dagli da bere!
Dio si lamenta della sete: e tu lo fai soffrire
Né lo disseti, come quella donna, la Samaritana!
161. La luce eterna
Sono una luce eterna, che brucia ininterrotta:
Olio e stoppino è Dio, il mio spirito il vaso.
162. Devi avere il rapporto filiale
Se padre vuoi chiamare Dio, l’Altissimo,
Devi prima riconoscere d’essere suo figlio.
163. È l'umanità che bisogna amare
Che tu gli uomini non ami, è del tutto giusto:
È l’umanità che bisogna amare nell’uomo.
164. Dio si contempla nel distacco
Con occhi sereni l’angelo contempla Dio:
Ma molto più io, che Dio posso lasciare.
159 Abbiamo reso con « libero e vuoto » il tedesco ledig. È un altro dei termini
PELLEGRINO CHERUBICO I, 165-170 [169] 136
165. Dove la saggezza sta volentieri
La saggezza sta volentieri dove stanno i suoi figli:
Perché? Meraviglia! È essa stessa un bambino.
166. Lo specchio della saggezza
La saggezza si guarda nel suo proprio specchio:
Chi è? Se stessa o chi sa diventare saggezza.
167. Quanto tu in Dio, tanto egli in te
Quanto riposa l’anima in Dio, tanto in essa riposa Dio:
Nulla di meno né di più, credimi uomo, Dio è per te!
168. Cristo è tutto
Miracolo! Cristo è verità e Parola, luce e vita,
Cibo e bevanda, via e pellegrino, porta e luogo.
169. Nulla volere è esser beati
Per questo son i santi nella pace di Dio
E hanno vita beata, perché nulla bramano.
170. Dio non è né alto né profondo
Non è alto Dio né profondo: chi in altro modo dice
Sulla verità è ancora assai male informato.
165 Cfr. Pro 8,30s. La dottrina della Sapienza (Sophia) era una delle più rile-
vanti speculazioni bòhmiane, sviluppata anche nella già citata (nota 108) Philoso-
phia Moysaica di Fludd. Su questo tema. cfr. I,27,166,186; II,18,218; III,171,185,194,
195-197,199,200,208,213; IV,109,151,192; V,49,68,97,118,133,135,136,140,185,294,
329,363,364; VI, 11,93,95,99,100,168,169,177,179,180,181,183,225,227,229-232,
240-243,251-259,261.
168 Questi attributi di Cristo sono prevalentemente giovannei: cfr. I,1-18; 8,
PELLEGRINO CHERUBICO I, 171-176 [171] 137
171. Dio si trova se non lo si cerca
Dio non è né qui né là: chi desidera trovarlo
Mani e piedi si fa legare, e corpo ed anima.
172. Dio vede prima che tu pensi
Se Dio i pensieri dall’eternità non vede
Tu sei prima di lui: lui punto e tu circonferenza.
173. L'uomo non vive di solo pane
Il pane non ti nutre: ciò che nel pane sazia
È la parola di Dio eterna, è vita e spirito.
174. I doni non sono Dio
Chi prega Dio dei doni, è certo in grave errore:
Adora la creatura e non il creatore.
175. Esser Figlio è già abbastanza
Figlio è la parola più bella che Dio mi può dire:
Se la dice, posso rinunciare al mondo e a Dio stesso.
176. L'uno vale l'altro
Regno dei cieli divien l’inferno ancora in terra
(E pare strano) se il cielo può diventare inferno.
171 Sulla controversa traduzione di questo distico (anche per motivi grammati-
cali) cfr. Susini, op. cit. alla nota 39, vol. II, p. 49. La correttezza della nostra ver-
sione è assicurata, tra l’altro, dal riferimento a Sandaeus: « Is bonus contemplator
dici potest qui manus atque pedes sibi amputavit, oculos evulsit, linguam nasum
PELLEGRINO CHERUBICO I, 159-164 [167] 135
159. Esser vuoto dentro è divino
Se dentro sei libero e vuoto, uomo, sgorga
L’acqua da te come dalla fonte dell’eternità.
160. Dio ha sete, dagli da bere!
Dio si lamenta della sete: e tu lo fai soffrire
Né lo disseti, come quella donna, la Samaritana!
161. La luce eterna
Sono una luce eterna, che brucia ininterrotta:
Olio e stoppino è Dio, il mio spirito il vaso.
162. Devi avere il rapporto filiale
Se padre vuoi chiamare Dio, l’Altissimo,
Devi prima riconoscere d’essere suo figlio.
163. È l'umanità che bisogna amare
Che tu gli uomini non ami, è del tutto giusto:
È l’umanità che bisogna amare nell’uomo.
164. Dio si contempla nel distacco
Con occhi sereni l’angelo contempla Dio:
Ma molto più io, che Dio posso lasciare.
159 Abbiamo reso con « libero e vuoto » il tedesco ledig. È un altro dei termini
PELLEGRINO CHERUBICO I, 165-170 [169] 136
165. Dove la saggezza sta volentieri
La saggezza sta volentieri dove stanno i suoi figli:
Perché? Meraviglia! È essa stessa un bambino.
166. Lo specchio della saggezza
La saggezza si guarda nel suo proprio specchio:
Chi è? Se stessa o chi sa diventare saggezza.
167. Quanto tu in Dio, tanto egli in te
Quanto riposa l’anima in Dio, tanto in essa riposa Dio:
Nulla di meno né di più, credimi uomo, Dio è per te!
168. Cristo è tutto
Miracolo! Cristo è verità e Parola, luce e vita,
Cibo e bevanda, via e pellegrino, porta e luogo.
169. Nulla volere è esser beati
Per questo son i santi nella pace di Dio
E hanno vita beata, perché nulla bramano.
170. Dio non è né alto né profondo
Non è alto Dio né profondo: chi in altro modo dice
Sulla verità è ancora assai male informato.
165 Cfr. Pro 8,30s. La dottrina della Sapienza (Sophia) era una delle più rile-
vanti speculazioni bòhmiane, sviluppata anche nella già citata (nota 108) Philoso-
phia Moysaica di Fludd. Su questo tema. cfr. I,27,166,186; II,18,218; III,171,185,194,
195-197,199,200,208,213; IV,109,151,192; V,49,68,97,118,133,135,136,140,185,294,
329,363,364; VI, 11,93,95,99,100,168,169,177,179,180,181,183,225,227,229-232,
240-243,251-259,261.
168 Questi attributi di Cristo sono prevalentemente giovannei: cfr. I,1-18; 8,
PELLEGRINO CHERUBICO I, 171-176 [171] 137
171. Dio si trova se non lo si cerca
Dio non è né qui né là: chi desidera trovarlo
Mani e piedi si fa legare, e corpo ed anima.
172. Dio vede prima che tu pensi
Se Dio i pensieri dall’eternità non vede
Tu sei prima di lui: lui punto e tu circonferenza.
173. L'uomo non vive di solo pane
Il pane non ti nutre: ciò che nel pane sazia
È la parola di Dio eterna, è vita e spirito.
174. I doni non sono Dio
Chi prega Dio dei doni, è certo in grave errore:
Adora la creatura e non il creatore.
175. Esser Figlio è già abbastanza
Figlio è la parola più bella che Dio mi può dire:
Se la dice, posso rinunciare al mondo e a Dio stesso.
176. L'uno vale l'altro
Regno dei cieli divien l’inferno ancora in terra
(E pare strano) se il cielo può diventare inferno.
171 Sulla controversa traduzione di questo distico (anche per motivi grammati-
cali) cfr. Susini, op. cit. alla nota 39, vol. II, p. 49. La correttezza della nostra ver-
sione è assicurata, tra l’altro, dal riferimento a Sandaeus: « Is bonus contemplator
dici potest qui manus atque pedes sibi amputavit, oculos evulsit, linguam nasum
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