Moraduccio, sentiero 715: percorso verificato dopo l'alluvione 2023
near Moraduccio, Toscana (Italia)
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Itinerary description
Attenzione: leggere attentamente prima di decidere che fare.
Sono tornato nell'alta valle del Santerno a tre mesi di distanza dalla terribile alluvione di maggio 2023 perché i luoghi mi piacciono molto e volevo portare gli amici a scoprirli.
Prima avvertenza: prima di partire nel nostro Appennino, verificare sempre lo stato dei sentieri nei siti ufficiali, ad es. quello del Parco Foreste Casentinesi, per quella zona, oppure nei singoli CAI. In questo caso, leggere attentamente la pagina del CAI di Imola (il mio preferito!) qui: https://www.cai-imola.it/sentieri/.
Non fermarsi alla pagina di sintesi e cliccare su Dettagli di ogni singolo sentiero. Ad es. per il 715, vedere: https://www.cai-imola.it/sentiero-715/.
Seconda avvertenza: partire ben preparati, informati e pronti a fare tutto per bene.
Terza avvertenza: una volta arrivati, chiedere a chi ne sa. Nel nostro caso, chiedere al proprietario del Bar Ristorante La Cascata: https://goo.gl/maps/kEpk3c8j3JygMxyT7.
Quindi, unendo le info, ho ripiegato sul 715 perché il 717 mi è apparso, sia dalle info del sito (definito: "Tutto il sentiero è pertanto da ritenersi NON PRATICABILE. (aggiornamento 19.06.2023)" che da quelle locali come da non fare. Sul 715 l'atteggiamento era più possibilista: ci sono sì frane ma, pareva, aggirabili. Ho chiesto quindi la versione migliore tenuto conto che i miei amici contavano su di me e ci è stata suggerita la versione antioraria.
Per cui, date queste info, siamo partiti e qui segue la descrizione di quanto fatto, che, spero, possa aiutare a fare scelte responsabili. A fine luglio il CAI ha ripristinato molte parti e ci sono segnavia freschissimi. Bravi!
Si parcheggia davanti al bar e si sale sulla via asfaltata. La via è stata interessata pesantemente dalle frane, come descritto nel sito CAI Imola. Sono state introdotte varianti per permettere agli abitanti di muoversi e bisogna attentamente seguirle. Dopo 300 m, il primo ostacolo. La strada è completamente franata e non si può proseguire. Prendere la variante a destra che aggira la frana e si sale fino a Camporotondo. Qui si riprende il sentiero che procede, senza grandi difficoltà fino a Montecchio, che offre una splendida vista.
A Montecchio non lasciarsi ingannare dal largo sentiero alla base del monte! Porta ad una frana insuperabile (per i miei amici). Salire invece dritto per dritto sulle arenarie verso i resti del Castello di Tirli (tracce vaghe).
Adesso il più della salita è fatto e finora i sentieri sono percorribili.
Scendiamo leggermente adesso verso l'abitazione privata dove si trova una sorgente e entriamo in quello spettacolo puro che è la selva di Quedina, un luogo magnifico di castagneti che hanno sicuramente conosciuto Garibaldi, forse Napoleone e chissà qualcuno anche forse il cardinal Alberoni.
Ok tutta la prima parte allora. Si può fare bene, allegramente e in sicurezza.
Il ritorno invece (sono solo 4km) è veramente duro e non consigliabile.
Abbiamo incontrato almeno 10 frane importanti (ho smesso di documentarle ad un certo punto...) alcune veramente complesse da aggirare. Come indicato nel sito CAI, è il tratto Quedina - Termini che è veramente duro. Onestamente, per un utente esperto, è fattibile. Ma bisogna essere veramente esperti, non semplicemente convinti di esserlo...
Poi si torna sulla strada che è stata risistemata, infine si aggira di nuovo la super frana, e si arriva.
I miei amici meritavano a questo punto l'estensione alla Cascata dove ci siamo fatti un bagno e abbiamo dimenticato lo sforzo (diverse volte mi avevano detto "Ah beh, io torno indietro, di lì non ci passo...".
Quindi in sintesi: il 715 è un gran bel sentiero, quando è a posto, la selva di Quedina un patrimonio dell'umanità, la valle del Santerno magnifica.
Ma fatelo solo se ben informati, ben attrezzati e, soprattutto, attentissimi a voi, per evitare che qualcun altro, per venirvi ad aiutare, metta in pericolo la sua vita
Sono tornato nell'alta valle del Santerno a tre mesi di distanza dalla terribile alluvione di maggio 2023 perché i luoghi mi piacciono molto e volevo portare gli amici a scoprirli.
Prima avvertenza: prima di partire nel nostro Appennino, verificare sempre lo stato dei sentieri nei siti ufficiali, ad es. quello del Parco Foreste Casentinesi, per quella zona, oppure nei singoli CAI. In questo caso, leggere attentamente la pagina del CAI di Imola (il mio preferito!) qui: https://www.cai-imola.it/sentieri/.
Non fermarsi alla pagina di sintesi e cliccare su Dettagli di ogni singolo sentiero. Ad es. per il 715, vedere: https://www.cai-imola.it/sentiero-715/.
Seconda avvertenza: partire ben preparati, informati e pronti a fare tutto per bene.
Terza avvertenza: una volta arrivati, chiedere a chi ne sa. Nel nostro caso, chiedere al proprietario del Bar Ristorante La Cascata: https://goo.gl/maps/kEpk3c8j3JygMxyT7.
Quindi, unendo le info, ho ripiegato sul 715 perché il 717 mi è apparso, sia dalle info del sito (definito: "Tutto il sentiero è pertanto da ritenersi NON PRATICABILE. (aggiornamento 19.06.2023)" che da quelle locali come da non fare. Sul 715 l'atteggiamento era più possibilista: ci sono sì frane ma, pareva, aggirabili. Ho chiesto quindi la versione migliore tenuto conto che i miei amici contavano su di me e ci è stata suggerita la versione antioraria.
Per cui, date queste info, siamo partiti e qui segue la descrizione di quanto fatto, che, spero, possa aiutare a fare scelte responsabili. A fine luglio il CAI ha ripristinato molte parti e ci sono segnavia freschissimi. Bravi!
Si parcheggia davanti al bar e si sale sulla via asfaltata. La via è stata interessata pesantemente dalle frane, come descritto nel sito CAI Imola. Sono state introdotte varianti per permettere agli abitanti di muoversi e bisogna attentamente seguirle. Dopo 300 m, il primo ostacolo. La strada è completamente franata e non si può proseguire. Prendere la variante a destra che aggira la frana e si sale fino a Camporotondo. Qui si riprende il sentiero che procede, senza grandi difficoltà fino a Montecchio, che offre una splendida vista.
A Montecchio non lasciarsi ingannare dal largo sentiero alla base del monte! Porta ad una frana insuperabile (per i miei amici). Salire invece dritto per dritto sulle arenarie verso i resti del Castello di Tirli (tracce vaghe).
Adesso il più della salita è fatto e finora i sentieri sono percorribili.
Scendiamo leggermente adesso verso l'abitazione privata dove si trova una sorgente e entriamo in quello spettacolo puro che è la selva di Quedina, un luogo magnifico di castagneti che hanno sicuramente conosciuto Garibaldi, forse Napoleone e chissà qualcuno anche forse il cardinal Alberoni.
Ok tutta la prima parte allora. Si può fare bene, allegramente e in sicurezza.
Il ritorno invece (sono solo 4km) è veramente duro e non consigliabile.
Abbiamo incontrato almeno 10 frane importanti (ho smesso di documentarle ad un certo punto...) alcune veramente complesse da aggirare. Come indicato nel sito CAI, è il tratto Quedina - Termini che è veramente duro. Onestamente, per un utente esperto, è fattibile. Ma bisogna essere veramente esperti, non semplicemente convinti di esserlo...
Poi si torna sulla strada che è stata risistemata, infine si aggira di nuovo la super frana, e si arriva.
I miei amici meritavano a questo punto l'estensione alla Cascata dove ci siamo fatti un bagno e abbiamo dimenticato lo sforzo (diverse volte mi avevano detto "Ah beh, io torno indietro, di lì non ci passo...".
Quindi in sintesi: il 715 è un gran bel sentiero, quando è a posto, la selva di Quedina un patrimonio dell'umanità, la valle del Santerno magnifica.
Ma fatelo solo se ben informati, ben attrezzati e, soprattutto, attentissimi a voi, per evitare che qualcun altro, per venirvi ad aiutare, metta in pericolo la sua vita
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Comments (9)
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Lo puntavo da prima dell’alluvione, ma dalla tua descrizione - data la distanza da casa - credo attenderò tempi migliori…se verranno
Ciao Patrick. Il sentiero è bellissimo, e così pure anche il 717. Ma adesso direi che è meglio aspettare.. Buone camminate!
Fatto oggi, un bellissimo giro imbiancato. Grazie!
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bello ma occorre attenzione!
Grazie Martina! Una buona notizia, vuol dire che si può fare anche con un po' di neve... Grazie, è un giro a cui tengo molto. Forse, @Patrick, è il momento di andare!
Quasi quasi mi hai convinto! Comunque vedo c'è molta differenza tra la tempistica di questo e quello precedente...ci sono particolari ragioni?
Certo, sono due compagnie molto diverse. Se fai questo prova ad andare su, dopo la cascata, anche a Castiglioncello che merita! La mia seconda compagnia ne aveva già avuto abbastanza 😄
Alla fine entro le 18 dovevo essere a casa, quindi ho fatto 2 escursioni più corte sia sabato che domenica, ma recupero appena possibile quando avrò tempi più lunghi!
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Percorso il 19/03/2024, stato di manutenzione buono nella prima metà, sufficiente dopo (c'è qualche tronco e qualche masso di troppo). Ho incontrato qualche frana ma nulla di difficile tant'è che secono me non siamo propriamente in difficoltà EE, il percorso non è neanche tanto faticoso se si considera che dopo la prima metà è tutto in discesa. Il paesaggio circostante non mi è sembrato niente di che ad eccezione dello scorcio panoramico che c'è vicino alle rovine del castello e ad eccezione della cascata dove ci si può anche fare il bagno, molto bella, non ne vedevo una così bella da quando sono stato in Islanda. Grazie per aver condiviso questa traccia!