Monti Picentini: Accellica Nord dal Vallone Vene Rosse per la Costa di Trellicine e il Varco del Pruvusiere o di Petrusiello
near Sovvieco, Campania (Italia)
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Itinerary description
Salita all’Accellica Nord per il variegato versante sud sulle indicazioni del libro “APPENNINO MERIDIONALE” di Luigi Ferranti della collana «GUIDA DEI MONTI D’ITALIA» a cura del Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano.
L’itinerario è il num. 88d di pag. 240 e da questo ho tratto i vari toponimi che possono avere versioni diverse su altre fonti.
Salendo mi sono reso conto che questa parte del versante sud dell’Accellica è un vero reticolo di tracce umane e di animali, di varia evidenza e di varie lunghezze tra un cambio e l’altro di evidenza.
Sicuramente non tutte portano in «posti sensati per gli escursionisti», però ci sono varie combinazioni che fanno uscire sulla cresta ovest dell’Accellica e il suo sentiero CAI.
È chiaro che bisogna procedere con attenzione perché si sfiorano alcune verticalità, e bisogna decidere se seguire le tracce più dirette o quelle che fanno fare un po’ più di strada ma sono più tranquille.
L’importante è aver chiari il riferimento finale della cima di quota 1454 IGM e la posizione dei Torrioni di Vene Rosse sotto cui bisogna passare prima dell’ultimo vallone da risalire.
Un’altra possibile salita all’Accellica Nord per il versante sud è quella dell’itinerario → Monti Picentini: Accellica Nord salendo per la Rasula delle Murelle, Il Ninno e Accellica Sud (o Raione) da Piani di Giffoni.
******************************
Dalla Caserma Forestale in località Piani di Giffoni al punto di uscita dal sentiero CAI 106 - Sentiero Italia
Dalla Caserma Forestale in località Piani di Giffoni si seguono facilmente le indicazioni fino alla grande area attrezzata dove si trova l’ingresso della Grotta dello Scalandrone.
Poi si continua con tendenza discesa fino all’incrocio di sentieri segnalati in località Capo di Fiume e qui si svolta a destra in salita.
C’è un primo tratto rettilineo e poi si entra in un’area di sottobosco con numerose svolte, e in poco più di 500 metri lineari di percorrenza si arriva a una secca curva del sentiero a sinistra dove si notano sulla destra due belle cascatelle che quasi si fronteggiano con un’angolazione di 90°.
Queste due cascatelle sono alla base del Vallone Vene Rosse e questo è il punto di uscita dal CAI 106.
Risalita al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello dalla base del Vallone Vene Rosse per la Costa di Trellicine
Dalla curva a sinistra del sentiero CAI 106 si scende a destra per attraversare il ruscello sotto le cascate e si imbocca ancora verso destra una evidente traccia che sale verso la larga dorsale dall’altro lato.
In questa prima parte la guida di Ferranti segnala che il largo sentiero continua evidente in salita sulla dorsale, per poi internarsi a sinistra nel Vallone Vene Rosse fino alla sorgente Acqua Vene Rosse e infine rientrare nuovamente verso destra.
Dopo un breve iniziale largo tratto ho incontrato dei piccoli franamenti sulla traccia più larga non difficili da aggirare-gestire, ma per una maggiore continuità di camminata ho seguito qualche traccia più esile di animali.
Poi in effetti ho ritrovato un sentiero più netto che piegava a sinistra e che probabilmente era quello che porta alla sorgente Acqua Vene Rosse, ma non l’ho seguito perché non sapevo se potevano esserci altri franamenti e perché la larga dorsale non è troppo pendente e si poteva salire anche con linee più dirette.
Dunque, saltando da una traccia di animali all’altra sono salito fino a reincontrare un netto “sentiero umano” proveniente in salita da sinistra che dovrebbe essere la continuazione dalla sorgente Acqua Vene Rosse.
Da qui inizia un graduale spostamento verso destra nord-est uscendo dal Vallone Vene Rosse verso la larga Costa di Trellicine.
Il largo sentiero procede oltrepassando il “filo” della Costa di Trellicine dove con bosco spoglio, probabilmente, si potrebbe dare anche un’occhiata verso il Vallone Butto del Laurenziello.
Poi questo buon camminamento va quasi a morire arrivando all’attraversamento di un vallone più largo dei vari piccoli già attraversati: qui c’è un’esile traccia che sale a sinistra prima del vallone e un’altra poco più evidente che continua attraversandolo.
Ho seguito la traccia che attraversa e, con qualche perdita di evidenza, continua a nord-est e poi rientra (migliorando di evidenza) per riattraversare lo stesso vallone più in alto da destra verso sinistra.
Poco prima del riattraversamento ho notato uno spiazzo boschivo sicuramente di fattura umana ma di cui non saprei dire lo scopo originario.
Vedendo il vallone da sopra al riattraversamento mi è sembrata possibile anche una salita diretta più breve, ma se tornassi rifarei la stessa via più comoda.
Si arriva così sul filo di una più stretta costa erbosa con marcata traccia di animali che porta su un fianco prativo più largo con, finalmente, un po’ di vista in fuori verso Giffoni e il mare.
Seguendo il fianco prativo in buona pendenza si arriva sotto la fascia rocciosa dei Torrioni di Vene Rosse.
Qui bisogna continuare con traverso iniziale a destra: non bisogna stare proprio sotto la fascia rocciosa, perché alcuni metri più in basso c’è una discreta traccia nell’erba che si può definire esposta ma fattibile con attenzione.
Lasciata la fascia di base dei Torrioni di Vene Rosse si arriva all’attraversamento di un vallone molto largo che è quello che scende da sinistra-ovest della cima di quota 1454 IGM citata all’inizio come riferimento.
Siccome il Varco del Pruvusiere o di Petrusiello è a destra-est di questa cima, bisogna attraversare il vallone e continuare.
Il sentierino è evidente e in breve aggira uno spigoletto roccioso per immettersi nel vallone finale.
Questo vallone finale mi è molto piaciuto nelle condizioni di oggi: pendenza sostenuta ma non troppo, fondo abbastanza compatto e “copertura verde” data da grandi faggi di cui alcuni veramente spettacolari.
Secondo il mio GPS restano 150 metri di dislivello per il Varco del Pruvusiere o di Petrusiello.
Il vallone è larghissimo all’inizio e si restringe un po’ solo verso la fine.
Sono salito diretto per i primi metri e ho incontrato una traccia che continuava con larghi zig-zag addolcendo la pendenza: un po’ l’ho seguita e un po’ no a seconda … di cosa mi consigliavano le mie gambe in quel momento. 😉
Senza vere difficoltà in quest’ultimo tratto si arriva al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello con grande ometto e iscrizione della quota di 1436.
Ferranti scrive nella sua guida che la quota è di circa 1420, e confrontando a occhio con la vetta di quota 1454 ufficiali IGM che sta subito a ovest … non saprei dire chi ha ragione: forse è … una misura di mezzo.
Chiusura ad anello dell’escursione per Accellica Nord, Il Ninno, Bivacco Valsavin e Varco della Pettinessa
Dal Varco del Pruvusiere o di Petrusiello ho seguito il normale sentiero CAI fino alla Croce di vetta dell’Accellica Nord.
Dalla vetta dell’Accellica Nord si scende sulla cresta est per meno di 100 metri lineari fino alla tabella che segnala l’inizio della variante alla cresta e all’ex via ferrata per raggiungere Il Ninno.
Dalla piccola tabella si scende diretti a sud su ripidi prati dove nuovi paletti segnaletici con colori CAI sono utilissimi per dare la direzione (che potrebbe non essere intuitiva) da seguire nel pendio.
Si arriva così all’emersione di un vero sentierino entrando in un boschetto e in breve si arriva sotto il Colle nord del Varco del Paradiso.
Qui ho calzato i ramponcini per salire i pochi metri su terreno smosso fino al valico sotto l’inizio della traccia finale per la vetta del Ninno.
Proseguendo dal Colle nord del Varco del Paradiso si nota che sono stati rimossi i cavi dell’ex via ferrata lasciando gli anelli di fissaggio.
Si inizia dunque senza cavi su strappo bello ripido ma con qualche utile arbusto.
I cavi riprendono sull’unico breve saltino che, a mio giudizio, sarebbe assai delicato senza aiuti, e poi proseguono fino in vetta su più regolare (sempre molto ripido) pendio prativo.
Tornato al Colle nord del Varco del Paradiso ho ripreso il CAI 103B Sentiero del Ninno che in breve porta sotto il gran ripido di salita su terreno smosso che raggiunge il Bivacco Valsavin.
Qui c’è una provvidenziale corda di aiuto tesa tra gli alberi che è … un po’ corda e un po’ “cima” visto che un segmento mi sembra proprio del tipo nautico.
Dal Bivacco Valsavin non sono andato al vicinissimo Colle sud del Varco del Paradiso perché in quel momento erano arrivate delle nuvole basse che avevano quasi azzerato la visibilità.
Ho proseguito direttamente per il CAI 103B Sentiero del Ninno con iniziale discesetta e poi lungo traverso fino al Varco della Pettinessa: in questa parte del CAI 103B si trovano due cavi di aiuto su tratti di camminamento un po’ esposti e si attraversa il bel Canale della Pettinessa (dove serve attenzione a inizio stagione estiva in caso di accumuli di neve).
Al Varco della Pettinessa … ho reincontrato le mie donne (2 + 4 zampe 😊) che all’inizio mi avevano accompagnato fino alla base del Vallone Vene Rosse.
L’itinerario è il num. 88d di pag. 240 e da questo ho tratto i vari toponimi che possono avere versioni diverse su altre fonti.
Salendo mi sono reso conto che questa parte del versante sud dell’Accellica è un vero reticolo di tracce umane e di animali, di varia evidenza e di varie lunghezze tra un cambio e l’altro di evidenza.
Sicuramente non tutte portano in «posti sensati per gli escursionisti», però ci sono varie combinazioni che fanno uscire sulla cresta ovest dell’Accellica e il suo sentiero CAI.
È chiaro che bisogna procedere con attenzione perché si sfiorano alcune verticalità, e bisogna decidere se seguire le tracce più dirette o quelle che fanno fare un po’ più di strada ma sono più tranquille.
L’importante è aver chiari il riferimento finale della cima di quota 1454 IGM e la posizione dei Torrioni di Vene Rosse sotto cui bisogna passare prima dell’ultimo vallone da risalire.
Un’altra possibile salita all’Accellica Nord per il versante sud è quella dell’itinerario → Monti Picentini: Accellica Nord salendo per la Rasula delle Murelle, Il Ninno e Accellica Sud (o Raione) da Piani di Giffoni.
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Dalla Caserma Forestale in località Piani di Giffoni al punto di uscita dal sentiero CAI 106 - Sentiero Italia
Dalla Caserma Forestale in località Piani di Giffoni si seguono facilmente le indicazioni fino alla grande area attrezzata dove si trova l’ingresso della Grotta dello Scalandrone.
Poi si continua con tendenza discesa fino all’incrocio di sentieri segnalati in località Capo di Fiume e qui si svolta a destra in salita.
C’è un primo tratto rettilineo e poi si entra in un’area di sottobosco con numerose svolte, e in poco più di 500 metri lineari di percorrenza si arriva a una secca curva del sentiero a sinistra dove si notano sulla destra due belle cascatelle che quasi si fronteggiano con un’angolazione di 90°.
Queste due cascatelle sono alla base del Vallone Vene Rosse e questo è il punto di uscita dal CAI 106.
Risalita al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello dalla base del Vallone Vene Rosse per la Costa di Trellicine
Dalla curva a sinistra del sentiero CAI 106 si scende a destra per attraversare il ruscello sotto le cascate e si imbocca ancora verso destra una evidente traccia che sale verso la larga dorsale dall’altro lato.
In questa prima parte la guida di Ferranti segnala che il largo sentiero continua evidente in salita sulla dorsale, per poi internarsi a sinistra nel Vallone Vene Rosse fino alla sorgente Acqua Vene Rosse e infine rientrare nuovamente verso destra.
Dopo un breve iniziale largo tratto ho incontrato dei piccoli franamenti sulla traccia più larga non difficili da aggirare-gestire, ma per una maggiore continuità di camminata ho seguito qualche traccia più esile di animali.
Poi in effetti ho ritrovato un sentiero più netto che piegava a sinistra e che probabilmente era quello che porta alla sorgente Acqua Vene Rosse, ma non l’ho seguito perché non sapevo se potevano esserci altri franamenti e perché la larga dorsale non è troppo pendente e si poteva salire anche con linee più dirette.
Dunque, saltando da una traccia di animali all’altra sono salito fino a reincontrare un netto “sentiero umano” proveniente in salita da sinistra che dovrebbe essere la continuazione dalla sorgente Acqua Vene Rosse.
Da qui inizia un graduale spostamento verso destra nord-est uscendo dal Vallone Vene Rosse verso la larga Costa di Trellicine.
Il largo sentiero procede oltrepassando il “filo” della Costa di Trellicine dove con bosco spoglio, probabilmente, si potrebbe dare anche un’occhiata verso il Vallone Butto del Laurenziello.
Poi questo buon camminamento va quasi a morire arrivando all’attraversamento di un vallone più largo dei vari piccoli già attraversati: qui c’è un’esile traccia che sale a sinistra prima del vallone e un’altra poco più evidente che continua attraversandolo.
Ho seguito la traccia che attraversa e, con qualche perdita di evidenza, continua a nord-est e poi rientra (migliorando di evidenza) per riattraversare lo stesso vallone più in alto da destra verso sinistra.
Poco prima del riattraversamento ho notato uno spiazzo boschivo sicuramente di fattura umana ma di cui non saprei dire lo scopo originario.
Vedendo il vallone da sopra al riattraversamento mi è sembrata possibile anche una salita diretta più breve, ma se tornassi rifarei la stessa via più comoda.
Si arriva così sul filo di una più stretta costa erbosa con marcata traccia di animali che porta su un fianco prativo più largo con, finalmente, un po’ di vista in fuori verso Giffoni e il mare.
Seguendo il fianco prativo in buona pendenza si arriva sotto la fascia rocciosa dei Torrioni di Vene Rosse.
Qui bisogna continuare con traverso iniziale a destra: non bisogna stare proprio sotto la fascia rocciosa, perché alcuni metri più in basso c’è una discreta traccia nell’erba che si può definire esposta ma fattibile con attenzione.
Lasciata la fascia di base dei Torrioni di Vene Rosse si arriva all’attraversamento di un vallone molto largo che è quello che scende da sinistra-ovest della cima di quota 1454 IGM citata all’inizio come riferimento.
Siccome il Varco del Pruvusiere o di Petrusiello è a destra-est di questa cima, bisogna attraversare il vallone e continuare.
Il sentierino è evidente e in breve aggira uno spigoletto roccioso per immettersi nel vallone finale.
Questo vallone finale mi è molto piaciuto nelle condizioni di oggi: pendenza sostenuta ma non troppo, fondo abbastanza compatto e “copertura verde” data da grandi faggi di cui alcuni veramente spettacolari.
Secondo il mio GPS restano 150 metri di dislivello per il Varco del Pruvusiere o di Petrusiello.
Il vallone è larghissimo all’inizio e si restringe un po’ solo verso la fine.
Sono salito diretto per i primi metri e ho incontrato una traccia che continuava con larghi zig-zag addolcendo la pendenza: un po’ l’ho seguita e un po’ no a seconda … di cosa mi consigliavano le mie gambe in quel momento. 😉
Senza vere difficoltà in quest’ultimo tratto si arriva al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello con grande ometto e iscrizione della quota di 1436.
Ferranti scrive nella sua guida che la quota è di circa 1420, e confrontando a occhio con la vetta di quota 1454 ufficiali IGM che sta subito a ovest … non saprei dire chi ha ragione: forse è … una misura di mezzo.
Chiusura ad anello dell’escursione per Accellica Nord, Il Ninno, Bivacco Valsavin e Varco della Pettinessa
Dal Varco del Pruvusiere o di Petrusiello ho seguito il normale sentiero CAI fino alla Croce di vetta dell’Accellica Nord.
Dalla vetta dell’Accellica Nord si scende sulla cresta est per meno di 100 metri lineari fino alla tabella che segnala l’inizio della variante alla cresta e all’ex via ferrata per raggiungere Il Ninno.
Dalla piccola tabella si scende diretti a sud su ripidi prati dove nuovi paletti segnaletici con colori CAI sono utilissimi per dare la direzione (che potrebbe non essere intuitiva) da seguire nel pendio.
Si arriva così all’emersione di un vero sentierino entrando in un boschetto e in breve si arriva sotto il Colle nord del Varco del Paradiso.
Qui ho calzato i ramponcini per salire i pochi metri su terreno smosso fino al valico sotto l’inizio della traccia finale per la vetta del Ninno.
Proseguendo dal Colle nord del Varco del Paradiso si nota che sono stati rimossi i cavi dell’ex via ferrata lasciando gli anelli di fissaggio.
Si inizia dunque senza cavi su strappo bello ripido ma con qualche utile arbusto.
I cavi riprendono sull’unico breve saltino che, a mio giudizio, sarebbe assai delicato senza aiuti, e poi proseguono fino in vetta su più regolare (sempre molto ripido) pendio prativo.
Tornato al Colle nord del Varco del Paradiso ho ripreso il CAI 103B Sentiero del Ninno che in breve porta sotto il gran ripido di salita su terreno smosso che raggiunge il Bivacco Valsavin.
Qui c’è una provvidenziale corda di aiuto tesa tra gli alberi che è … un po’ corda e un po’ “cima” visto che un segmento mi sembra proprio del tipo nautico.
Dal Bivacco Valsavin non sono andato al vicinissimo Colle sud del Varco del Paradiso perché in quel momento erano arrivate delle nuvole basse che avevano quasi azzerato la visibilità.
Ho proseguito direttamente per il CAI 103B Sentiero del Ninno con iniziale discesetta e poi lungo traverso fino al Varco della Pettinessa: in questa parte del CAI 103B si trovano due cavi di aiuto su tratti di camminamento un po’ esposti e si attraversa il bel Canale della Pettinessa (dove serve attenzione a inizio stagione estiva in caso di accumuli di neve).
Al Varco della Pettinessa … ho reincontrato le mie donne (2 + 4 zampe 😊) che all’inizio mi avevano accompagnato fino alla base del Vallone Vene Rosse.
Waypoints
Waypoint
2,478 ft
01 - Parcheggio Caserma Forestale di Piani di Giffoni
Waypoint
2,041 ft
04 - Bivio segnalato alla tabella «CAPO DI FIUME m. 629»
Waypoint
2,865 ft
06 - Foto al ritrovo di un buon sentiero salendo dal Vallone Vene Rosse verso la Costa di Trellicine
Waypoint
4,257 ft
13 - Attraversamento di un vallone dopo la fascia rocciosa dei Torrioni di Vene Rosse
Waypoint
4,299 ft
14 - Aggiramento di uno spigolo per l'ingresso nel largo vallone finale sotto il Varco del Pruvusiere o di Petrusiello
Waypoint
4,323 ft
15 - Inizio risalita del largo vallone finale che porta al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello
Waypoint
4,379 ft
16 - Foto risalendo il largo vallone finale che porta al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello
Waypoint
4,506 ft
17 - Foto risalendo il largo vallone finale che porta al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello
Waypoint
4,591 ft
18 - Foto risalendo il largo vallone finale che porta al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello
Waypoint
4,828 ft
20 - Foto al Varco del Pruvusiere o di Petrusiello poco dopo la ripartenza verso l'Accellica Nord
Waypoint
4,709 ft
33 - Cavo di aiuto lungo il Sentiero del Ninno tra il Bivacco Valsavin e il Varco della Pettinessa
Waypoint
4,726 ft
35 - Cavo di aiuto lungo il Sentiero del Ninno tra il Bivacco Valsavin e il Varco della Pettinessa
Waypoint
4,847 ft
36 - Varco della Pettinessa
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