Activity

Monti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo

Download

Trail photos

Photo ofMonti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo Photo ofMonti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo Photo ofMonti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo

Author

Trail stats

Distance
7.91 mi
Elevation gain
5,696 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
5,696 ft
Max elevation
5,011 ft
TrailRank 
69 3.7
Min elevation
1,252 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 48 minutes
Coordinates
6330
Uploaded
November 14, 2020
Recorded
November 2020
  • Rating

  •   3.7 1 review
Share

near Casa Candaten, Veneto (Italia)

Viewed 1290 times, downloaded 24 times

Trail photos

Photo ofMonti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo Photo ofMonti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo Photo ofMonti del Sole: La Rochéta per l'Acquedotto Val Fogarè e Fratta di Falisèppo con discesa per la Val dei Zoldani da San Gottardo

Itinerary description

Salita alla vetta “slanciata” di La Rochéta per la via molto diretta della Fratta di Falisèppo, a cui ho aggiunto un giretto iniziale dentro la Val Fogarè per il caratteristico e spettacolare sentiero di servizio all’Acquedotto Val Fogarè.
Chiusura ad anello per la Val dei Zoldani che, a mio giudizio, è il sentiero (relativamente) più semplice per arrivare sotto La Rochéta.
È senz’altro possibile prendere il meglio di questa escursione e unirlo al meglio di → Monti del Sole: La Rochéta per il Viàz de la Zinturèla, traversando da San Gottardo a La Muda sulla Via degli Ospizi.
Si possono programmare salita e discesa per la Fratta di Falisèppo e il Viàz de la Zinturèla, escludendo la Val dei Zoldani: però sono due vie complicate da fare in discesa se già non si conoscono in salita, anche con “l’assistenza del GPS”.
Pertanto, consiglio di fare una delle due in salita, e poi riprogrammarla in discesa in combinazione con l’altra: di sicuro ne uscirà un’escursione “di gran carattere”.
Per l’avvicinamento all’attacco dei sentieri, oggi ho scelto di percorrere in mountain bike i 4 km circa di stradette (vietati al traffico motorizzato) che da San Gottardo passano per la splendida area dei Prati Salèt.
La guida di riferimento è la solita “Monti del Sole e Piz de Mezodì” di Pietro Sommavilla e Luca Celi.

Salita verso il finale della via normale a La Rochéta per il sentiero dell’Acquedotto Val Fogarè e la Fratta di Falisèppo
Dalla fine del tratto ciclabile della Via degli Ospizi in arrivo da San Gottardo, in circa 200 metri si arriva ad attraversare, ancora al livello del Torrente Cordevole che sta sulla destra, un canaletto che quasi sempre ha portata d’acqua.
Poi il sentiero inizia a salire e, dopo circa 350 metri in linea d’aria (dunque un po’ di più come percorrenza a piedi), sulla sinistra si stacca un buon sentierino dove oggi erano presenti un ometto con un segno blu alla base.
**********
Da questo bivio il sentiero principale della Via degli Ospizi va in salita ancora per poco e poi scende sul letto del Torrente Cordevole.
Quindi, se il sentiero principale inizia a scendere vuol dire che si è mancato il bivio giusto di svolta.
**********
Dopo la svolta a sinistra, il sentiero che porta in Val Fogarè dall’alto esegue una lunga diagonale con pendenze varie, e arriva all’aggiramento di una costa dove improvvisamente lo scenario cambia.
Immagino che qui in origine ci fosse una cengia da spavento, ma ora è stata “addomesticata” dai lavori per l’Acquedotto Val Fogarè.
Tutto il tratto espostissimo di cengia è delimitato da un parapetto-corrimano verso l’esterno, e la base di camminamento è stata allargata-cementata in vari punti: viste spettacolari verso il basso, un vero “orrido”.
Dopo un lungo tratto ad arco, si aggira un costone verso sinistra, e la cengia rocciosa diventa sentierino un po’ esposto con molta meno profondità di lato, ma ce n’è sempre abbastanza da dover procedere attentamente – anche qui, nei punti più esposti, c’è il parapetto-corrimano verso l’esterno.
Un po’ alla volta si arriva al fondo valle in un punto con varie cascatelle e marmitte e, dopo averlo attraversato sotto altissime pareti con un tornantone verso destra, si incontra una costruzione in cemento dell’Acquedotto Val Fogarè.
Fino a qui, in vari punti, ci si trova a fianco di un tubo di condotta dell’acquedotto.
Dopo la costruzione in cemento il sentierino riprende con direzione contraria rispetto a quello di arrivo, e non presenta più tratti assicurati: ci sono ancora passi ben esposti da attenzione, ma niente a che vedere con il colpo d’occhio iniziale.
Si avanza per circa 300 metri (sempre scenografici) in linea d’aria fino ad un altro aggiramento di costone verso sinistra.
Dal cambio direzione, in pochi passi si arriva all’attraversamento di un impluvio con, sulla sinistra, una liscia placca rocciosa nera che oggi aveva buona portata d’acqua: è il punto di inizio della risalita della Fratta di Falisèppo.
**********
Da questa placca rocciosa, la traccia di arrivo continua anche allo stesso livello in avanti, e si ricongiunge in breve con il sentiero del Col dei Bech.
**********
Attraversato l’impluvio, si svolta in salita diretta verso sinistra a fianco della placca rocciosa, e si trova un primo ometto.
Dopo pochi metri nelle roccette di fondo, si riattraversa l’impluvio per stare definitivamente sul lato sinistro direzione salita.
Ora si sale un tratto a poca distanza dal fondo seguendo tracce indicate da ometti, qualche bollo rosso e qualche ramo tagliato.
Più o meno in 5 minuti si arriva al punto in cui il sentiero si alza decisamente dall’impluvio per rimanere alto lungo il fianco boschivo di quel lato della Fratta di Falisèppo.
Ci sono 3 o 4 alberi abbattuti proprio dove il sentiero svolta per alzarsi, e serve un po’ di osservazione per rilevare la traccia che, con relativi segnavia, si ritrova poco più in alto.
Poi alberi abbattuti non ce ne sono più, e seguendo ometti, bolli e rami tagliati si arriva a un lungo traverso verso sinistra che porta sul filo della dorsale che divide la Val della Fratta con la Val Col dei Boi – qui ho ritarato l’altimetro a pressione a quota 880 per seguire bene le successive indicazioni della guida.
Si riparte seguendo il filo di dorsale, dove ho visto un paio di rami tagliati nei primi metri, e poi non ci sono più segnavia fino al ricongiungimento con la via normale finale di salita a La Rochéta.
Con varie pendenze (… molto frequenti quelle alte) si seguono le labili tracce di dorsale fino a una selletta di quota 1.010, da cui si prosegue diritti fino a una seconda selletta di quota 1.110.
Oltre la seconda selletta, la dorsale è “bloccata” da un salto roccioso che si aggira verso sinistra.
Attenzione: c’è una labile traccia di sentierino che scende decisa a sinistra, ma non è quella giusta; bisogna seguirne una inizialmente altrettanto labile (forse anche più labile) che continua quasi in piano sulla sinistra del salto roccioso.
La corretta impronta labile migliora quasi subito e va contro un “ripido fianchetto erboso” da risalire per completare l’aggiramento del salto roccioso.
Nel “fianchetto erboso” il sentierino diventa traccia di camoscio e si risale sul filo di dorsale “a occhio” quando si nota chiaramente che è possibile.
Ora il bosco si dirada decisamente, e la dorsale porta sotto una fascia di rocce alla cui sinistra c’è un ripido vallone erboso: bisogna risalirlo, e qui se avessi avuto con me i ramponcini da prato li avrei calzati per faticare meno.
Poco prima della fine del vallone, ci si sposta in modo naturale verso destra sopra un largo fianco erboso da dove, verso destra, si ammirano le impressionanti verticalità della parete che precipita da La Rochèta verso quel lato.
Il fianco erboso porta sotto un piccolo spuntone di roccia dove inizia il tratto di collegamento finale con la via normale di salita a La Rochéta.
Si aggira il piccolo spuntone verso sinistra sopra una mini-sella, per una traccia-viàz evidente ed esposta ma non troppo.
La traccia-viàz porta sotto un’affilata crestina con tendenza pianeggiante ma, in quanto cresta, con progressione a piccoli sbalzi.
Bisogna salirci sopra e superare questo tratto esposto ma dagli appigli solidissimi – forse un 20/25/30 metri in tutto.
Ora ci si è ricongiunti con il “corpo principale” di La Rochéta, e per ripido fianco erboso si traversa fino a ritrovare la via normale di salita alla vetta: si arriva in un punto dove c’è uno slargo prativo nei mughi, con un grosso faggio con banda rossa e un piccolo cordino bianco “riassorbito dalla corteccia”, dopo che qualcuno, evidentemente anni addietro, ce l’aveva piantato in qualche modo.
**********
NOTA BENE: dentro la Val Fogarè e nel primo tratto lungo la Fratta di Falisèppo, il GPS ha avuto molti rimbalzi di segnale, e pertanto la traccia registrata è imprecisa in vari punti.

Parte finale della via normale per La Rochéta
Qui, con i numerosi segnavia di rami tagliati, non ci sono problemi di orientamento.
Dal grande faggio, o da qualsiasi altro punto nelle vicinanze si arrivi, si va a destra tra evidenti tagli nei mughi e, dopo un primo tratto di salita, si entra in un settore pianeggiante.
Si esce dal piano verso sinistra per infilare un canalino che è il tratto più difficile: c’è un bollo rosso all’attacco e poi altri verso l’uscita.
Il canalino ha un fondo di roccette con delle erbe sul fianco sinistro direzione salita.
In uscita c’è un restringimento con il tratto di II° grado segnalato in guida.
Sono tre metri circa oggi ben asciutti, ma credo che (vista l’esposizione) saranno pochi i giorni dell’anno in cui il fondo sarà perfetto.
Appoggi e appigli ci sono, bisogna valutarli bene e – per fortuna – anche in discesa si vedono con chiarezza.
Non ho guardato bene ma, visti i molti mughi circostanti, con un breve spezzone di corda si potrebbe eventualmente assicurare in discesa questo passaggio.
Si esce dal canalino a sinistra per breve taglio di mughi, e poi per breve “imbuto erboso” fino al secondo tratto piano.
Da qui si prosegue fino a un ripido scivolo erboso abbastanza gradinato e poi, con breve spostamento a destra, si imbocca il canalino finale di roccette di I° grado segnalato in guida.
Oggi queste roccette erano perfettamente asciutte o con ottimo “grip”.
Ci sono un chiodo alla base e uno ben più vistoso e utile a 3/4 circa del canalino.

Discesa da La Rochéta per la Val dei Zoldani
Dalla vetta si scende all’ampia insellatura del Mandrìz de la Rochéta seguendo tutti i vari ometti e rami tagliati che si vedono sempre bene anche in discesa – salendo c’è solo da memorizzare bene il punto di ritrovo della testata del canalino con i passaggi di II° grado.
Poi dal mandrìz si scende con iniziale direzione est, e dopo pochi metri inizia una lunga serie di ometti molto ravvicinati.
Il sentiero scende per un lungo tratto più o meno sulla linea di massima pendenza, e poi va a piegare in diagonale con tendenza destra.
Qui serve attenzione per vari motivi:
  • ci sono dei brevi settori di cengia non banali più altri isolati passi esposti
  • in qualche punto la traccia cambia improvvisamente aspetto e i tagli di rami sono più utili degli ometti
  • attenzione a un paio di punti (peraltro ben segnati da ometti) dove si scende diretti per un tratto anziché proseguire in diagonale
  • attenzione poco dopo un tornante sinistro quando, a 920 metri di quota circa, si trova un bivio dove si va verso sinistra (con tagli di rami) per la traccia che inizialmente sembra “meno importante”
Dopo il bivio di cui sopra, non ci sono più problemi di orientamento fino al rientro sulla Via degli Ospizi.
In generale, la Val dei Zoldani non è difficile da seguire “rispetto allo standard dei Monti del Sole”, che rimane però uno standard alto.
NOTA BENE: dentro la Val dei Zoldani il GPS ha avuto molti rimbalzi di segnale, e pertanto la traccia registrata non è molto precisa in vari punti.
Al rientro sulla Via degli Ospizi, si svolta a destra per tornare alla partenza – il sentiero è “quasi” sempre molto evidente: ci sono solo un paio di bivi con sentieri di servizio ENEL che possono creare qualche iniziale dubbio.
Un po’ alla volta ci si riporta al livello del Torrente Cordevole dove si attraversa lo sbocco – sempre con portata d’acqua – della Val Fogarè.
Infine, dopo una breve risalita, si scende nuovamente fino al punto di parcheggio della mountain bike, oppure al punto guado del Torrente Cordevole verso l’area pic-nic di Candaten per chi ha scelto quest’ultima soluzione di partenza.

**********

Il dislivello reale dell’escursione è poco meno di 1.300 metri e non oltre 1.700 come indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.

**********

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 1,357 ft
Photo of01 - Fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi Photo of01 - Fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi

01 - Fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi

PictographWaypoint Altitude 1,614 ft

02 - Uscita dalla Via degli Ospizi a sinistra verso il sentiero dell'Acquedotto Val Fogarè

PictographWaypoint Altitude 2,033 ft
Photo of03 - Inizio sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè Photo of03 - Inizio sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè Photo of03 - Inizio sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè

03 - Inizio sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè

PictographWaypoint Altitude 2,057 ft
Photo of04 - Foto nella seconda parte del sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè Photo of04 - Foto nella seconda parte del sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè Photo of04 - Foto nella seconda parte del sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè

04 - Foto nella seconda parte del sentiero-cengia assicurato dell'Acquedotto Val Fogarè

PictographWaypoint Altitude 2,052 ft
Photo of05 - Attraversamento impluvio Val Fogarè nei pressi della presa dell'Acquedotto Val Fogarè

05 - Attraversamento impluvio Val Fogarè nei pressi della presa dell'Acquedotto Val Fogarè

PictographWaypoint Altitude 2,067 ft
Photo of06 - Foto dopo l'attraversamento dell'impluvio della Val Fogarè Photo of06 - Foto dopo l'attraversamento dell'impluvio della Val Fogarè

06 - Foto dopo l'attraversamento dell'impluvio della Val Fogarè

PictographWaypoint Altitude 2,083 ft
Photo of07 - Inizio risalita della Fratta di Falisèppo subito dopo la base di una placca nera

07 - Inizio risalita della Fratta di Falisèppo subito dopo la base di una placca nera

PictographWaypoint Altitude 2,366 ft
Photo of08 - Foto risalendo la Fratta di Falisèppo in destra idrografica Photo of08 - Foto risalendo la Fratta di Falisèppo in destra idrografica

08 - Foto risalendo la Fratta di Falisèppo in destra idrografica

PictographWaypoint Altitude 2,849 ft
Photo of09 - Arrivo sulla dorsale divisoria tra la Val de la Fratta e la Val Col dei Bòi

09 - Arrivo sulla dorsale divisoria tra la Val de la Fratta e la Val Col dei Bòi

PictographWaypoint Altitude 2,971 ft
Photo of10 - Foto a La Rochéta salendo la dorsale divisoria tra la Val de la Fratta e la Val Col dei Bòi

10 - Foto a La Rochéta salendo la dorsale divisoria tra la Val de la Fratta e la Val Col dei Bòi

PictographWaypoint Altitude 3,246 ft

11 - Piccola sella boschiva e inizio aggiramento verso sinistra di salto roccioso

PictographWaypoint Altitude 3,583 ft
Photo of12 - Foto a La Rochéta salendo la dorsale divisoria tra la Val de la Fratta e la Val Col dei Bòi

12 - Foto a La Rochéta salendo la dorsale divisoria tra la Val de la Fratta e la Val Col dei Bòi

PictographWaypoint Altitude 3,726 ft
Photo of13 - Base ripido vallone erboso nel finale di risalita del tracciato della Fratta di Falisèppo

13 - Base ripido vallone erboso nel finale di risalita del tracciato della Fratta di Falisèppo

PictographWaypoint Altitude 4,183 ft
Photo of14 - Foto in avvicinamento alla breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo Photo of14 - Foto in avvicinamento alla breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo Photo of14 - Foto in avvicinamento alla breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo

14 - Foto in avvicinamento alla breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo

PictographWaypoint Altitude 4,271 ft
Photo of15 - Breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo Photo of15 - Breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo Photo of15 - Breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo

15 - Breve ed affilata crestina finale del tracciato della Fratta di Falisèppo

PictographWaypoint Altitude 4,387 ft
Photo of16 - Fine del tracciato della Fratta di Faliseppo sulla via normale ovest per La Rochéta Photo of16 - Fine del tracciato della Fratta di Faliseppo sulla via normale ovest per La Rochéta

16 - Fine del tracciato della Fratta di Faliseppo sulla via normale ovest per La Rochéta

PictographWaypoint Altitude 4,538 ft
Photo of17 - Foto nel primo tratto piano salendo la via normale ovest per La Rochéta

17 - Foto nel primo tratto piano salendo la via normale ovest per La Rochéta

PictographWaypoint Altitude 4,632 ft
Photo of18 - Base ripido canalino tra il primo e il secondo piano salendo verso La Rochéta

18 - Base ripido canalino tra il primo e il secondo piano salendo verso La Rochéta

PictographWaypoint Altitude 4,748 ft
Photo of19 - Uscita da ripido canalino tra il primo e il secondo piano salendo verso La Rochéta Photo of19 - Uscita da ripido canalino tra il primo e il secondo piano salendo verso La Rochéta Photo of19 - Uscita da ripido canalino tra il primo e il secondo piano salendo verso La Rochéta

19 - Uscita da ripido canalino tra il primo e il secondo piano salendo verso La Rochéta

PictographWaypoint Altitude 4,812 ft
Photo of20 - Sella dopo ripido misto erba-pietre salendo verso La Rochéta

20 - Sella dopo ripido misto erba-pietre salendo verso La Rochéta

PictographWaypoint Altitude 4,897 ft
Photo of21 - Base ultimo canale di roccette salendo verso La Rochéta

21 - Base ultimo canale di roccette salendo verso La Rochéta

PictographWaypoint Altitude 5,000 ft
Photo of22 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 1 Photo of22 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 1 Photo of22 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 1

22 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 1

PictographWaypoint Altitude 5,000 ft
Photo of23 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 2 Photo of23 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 2 Photo of23 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 2

23 - Crocifisso di vetta di La Rochéta - waypoint 2

PictographWaypoint Altitude 4,211 ft
Photo of24 - Mandrìz de la Rochéta a inizio discesa per la Val dei Zoldani

24 - Mandrìz de la Rochéta a inizio discesa per la Val dei Zoldani

PictographWaypoint Altitude 3,680 ft
Photo of25 - Foto in un breve tratto di cengia della Val dei Zoldani Photo of25 - Foto in un breve tratto di cengia della Val dei Zoldani Photo of25 - Foto in un breve tratto di cengia della Val dei Zoldani

25 - Foto in un breve tratto di cengia della Val dei Zoldani

PictographWaypoint Altitude 2,561 ft

26 - Immissione nel sentiero della Via degli Ospizi a fine discesa per la Val dei Zoldani

PictographWaypoint Altitude 2,502 ft
Photo of27 - Foto lungo il sentiero della Via degli Ospizi

27 - Foto lungo il sentiero della Via degli Ospizi

PictographWaypoint Altitude 2,184 ft
Photo of28 - Foto lungo il sentiero della Via degli Ospizi

28 - Foto lungo il sentiero della Via degli Ospizi

PictographWaypoint Altitude 1,288 ft
Photo of29 - Attraversamento impluvio Val Fogarè o Val Fagarè o Val Coraie nell'alveo del Torrente Cordevole Photo of29 - Attraversamento impluvio Val Fogarè o Val Fagarè o Val Coraie nell'alveo del Torrente Cordevole Photo of29 - Attraversamento impluvio Val Fogarè o Val Fagarè o Val Coraie nell'alveo del Torrente Cordevole

29 - Attraversamento impluvio Val Fogarè o Val Fagarè o Val Coraie nell'alveo del Torrente Cordevole

PictographWaypoint Altitude 1,357 ft
Photo of30 - Rientro alla fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi Photo of30 - Rientro alla fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi Photo of30 - Rientro alla fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi

30 - Rientro alla fine del tratto ciclabile da San Gottardo sulla Via degli Ospizi

Comments  (2)

  • Photo of Befania
    Befania Nov 3, 2022

    I have followed this trail  View more

    Sempre preziose e precise le relazioni di ZioMario, nonostante ciò tre volte abbiamo perso la traccia, il tratto della fratta è percorso da più tracce e bisogna fare attenzione a seguire quelle corrette, spesso la tentazione è di continuare sulla stessa pensando sia l'unica!

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Nov 3, 2022

    Ciao Befania,
    mi fa molto piacere che hai trovato utile la mia relazione.
    La Fratta di Faliseppo è uno dei tanti posti dei Monti del Sole dove serve attenzione continua per stare sulle tracce giuste, e là in particolare ci sono ben pochi “aiutini” tipo rami tagliati.
    Non sto a raccontarti tutti gli errori che ho fatto io nei Monti del Sole … perché dovrei saltare la cena!
    Buon cammino. 😉

You can or this trail