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Monti del Sole: Forzèla de la Val de Vido per la Val Carpenáda, I Pizét e Piz de Vedana da Le Rosse Alte

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Author

Trail stats

Distance
5.92 mi
Elevation gain
4,669 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
4,669 ft
Max elevation
5,220 ft
TrailRank 
61
Min elevation
1,880 ft
Trail type
Loop
Time
9 hours 37 minutes
Coordinates
7450
Uploaded
May 24, 2023
Recorded
May 2023
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near Rosse Alte, Veneto (Italia)

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Photo ofMonti del Sole: Forzèla de la Val de Vido per la Val Carpenáda, I Pizét e Piz de Vedana da Le Rosse Alte Photo ofMonti del Sole: Forzèla de la Val de Vido per la Val Carpenáda, I Pizét e Piz de Vedana da Le Rosse Alte Photo ofMonti del Sole: Forzèla de la Val de Vido per la Val Carpenáda, I Pizét e Piz de Vedana da Le Rosse Alte

Itinerary description

Escursione con lo scopo principale di salire le varie elevazioni dei Pizét e, dopo il rientro alla Forzèla de la Val de Vido, continuare in salita diretta al Piz de Vedana come nell’itinerario → Monti del Sole: Piz de Nusiéda Cima Ovest, Val dei Pizét, Forzèla de la Val de Vido e Piz de Vedana da Le Rosse Alte.
I Pizét sono descritti in due guide ben conosciute:
  • «Monti del Sole e Piz de Mezodì» – antologia a cura di Pietro Sommavilla e Luca Celi
  • «SULLE TRACCE DI PIONIERI E CAMOSCI» – di Vittorino Mason
In questo caso la relazione di Mason è più completa e utile per “ritrovarsi sul campo” nella salita ai Pizét.
Nella guida di Sommavilla e Celi, invece, si possono trovare tutti i segmenti dell’escursione.
Tutti e due i libri invitano a porre attenzione nel finale assai esposto per I Pizét.

Dalla Forzèla de la Val de Vido ai Pizét ho ordinato le foto in sequenza logica di salita indipendentemente dal fatto che siano state scattate in salita o in discesa.
Per questo motivo si potrebbero notare delle “situazioni incoerenti di luce” tra foto consecutive.
È il sistema che preferisco per aver più chiaro in seguito lo sviluppo dell’itinerario.

******************************

Salita alla Forzèla de la Val de Vido per la Val Carpenada
Questa salita va inquadrata nel territorio assieme all’itinerario → Monti del Sole: Forzèla de la Val de Vido e Piz de Vedana da San Gottardo.
Oggi ho seguito la via di salita suggerita dalle guide, sicuramente la più scenografica anche se più lunga di quella dell’itinerario sopra citato che, probabilmente, è la via migliore in discesa quando non si vuol perdere troppo tempo.
Dal parcheggio si segue il sentiero normale per Casera Nusieda fino al bivio segnalato tra variante bassa e variante alta attrezzata.
Si svolta per la variante alta e si continua per circa 80 metri lineari (dati di percorrenza GPS) fino ad incontrare – nella Val de San Daniél o Valle di San Daniele – un canaletto-fossato che serviva per il trasporto a valle di fieno e/o legname con apposite slitte: nella “lingua dell’epoca” si tratta di una «luda».
Bisogna risalire questa «luda», e oggi si notava un ometto parzialmente abbattuto poco all’interno del fossato.
Dopo un tratto nel fossato la traccia esce e si rimane su sentierino quasi sempre ben evidente con vari rami tagliati e pochi bolli rossi che aiutano.
Poi si rimonta sulla costa divisoria tra la Val de San Daniél e la Val Carpenada, e si scende verso il fondo di quest’ultima su “sentierino quasi cengia”.
Dopo l’attraversamento dell’impluvio c’è una placca rocciosa non difficile se asciutta, ma … non l’ho mai trovata asciutta, e serve un minimo di attenzione.
Si continua in buona pendenza ben assistiti dai segnavia fino ad uscire dal bosco sopra un costone dove c’è un ometto in posizione panoramica.
Si sale più o meno sul filo del costone fino al punto in cui i bolli rossi fanno deviare a sinistra (e qui il tracciato diverge da quello citato all’inizio per la discesa dalla Forzèla de la Val de Vido).
Dopo una lunga diagonale la traccia a terra un po’ si perde in un breve tratto di risalita tra le erbe, ma si notano dei bolli rossi più in alto (dipinti a metà altezza dei tronchi degli alberi) che guidano verso un’altra diagonale a destra.
In breve si arriva sotto una scenografica fascia rocciosa, e alla fine di questa prima fascia rocciosa ce n’è un’altra più in alto.
Qui ci sono tracce multiple a terra, e bisogna stare attenti nel seguire i segnavia che non raggiungono la base della seconda fascia rocciosa ma fanno proseguire in piano o saliscendi fino alla Forzèla de la Val de Vido (ultimo tratto in leggera discesa continua).

Salita ai Pizét dalla Forzèla de la Val de Vido
I Pizét sono una serie di ravvicinate cime appuntite di cui la più alta è quotata 1601 m.
Nella “ondulazione continua di cresta” bisogna anche intendersi su cosa considerare “cima a sé stante” oppure semplice elevazione di cresta.
Mason indica sette vette di cui cinque (compresa una dopo la più alta) si toccano con questa escursione.
Di queste cinque la guida Sommavilla-Celi ne considera due come cime vere e proprie.
In ogni caso è una “gran bella cavalcata di cresta”.
Dalla Forzèla de la Val de Vido si va verso nord cercando di individuare una traccia che sale nella stessa direzione ma con diagonale più accentuata rispetto a quella di arrivo odierna.
La traccia a terra scompare poco dopo e si sale diretti sul ripido con attenzione ai rami tagliati che guidano su camminamenti discontinui.
Un altro riferimento è un cartello giallo “DIVIETO DI CACCIA” poco sopra la Forzèla de la Val de Vido: in partenza, per trovare i rami tagliati, bisogna stare alcuni metri a sinistra direzione salita di questo cartello.
Si continua a lungo sempre su largo e ripido pendio uscendo dal bosco un po’ alla volta, con tendenza generale nord-ovest, fino a rimontare sopra una costa con vista verso la Val dei Pizét dove ho trovato un ometto (molto utile per la discesa a mio giudizio).
Si segue la costa fino ad arrivare ad un passaggio ben evidenziato in tutte e due le guide, ovvero al saltino in discesa dopo un gendarme quotato 1416 m.
Questo gendarme è un roccione di “aspetto quasi perfettamente cubico” dal lato di arrivo in salita e bisogna evitare a destra il successivo salto verticale.
A destra c’è un primo gradino di discesa non difficile (ramo tagliato all’inizio) che porta subito su un salto di 4 metri circa di buon II° grado, “non tutto compatto”.
Siccome nei libri sta scritto che serve attenzione (e … serve!) avevo con me una fettuccia da 3 metri che ho agganciato a un mugo e che ho lasciato lì fino al ritorno.
Con uno spezzone di corda appena un po’ più lungo ci si può ancorare anche ad altri alberelli.
A mio giudizio, come tecnica è il singolo passaggio più difficile dell’escursione, anche se non è il più impressionante perché ce ne sono di ben più esposti.
Poi si continua fin sotto un blocco di roccette che si evita con “traccia a esse” in parte esposta che inizialmente va a sinistra – un grosso ramo tagliato guida all’uscita definitiva da questo blocco di roccette su un saltino “ristretto dai mughi”: passaggio normale in salita ma che in discesa non bisogna affrontare con troppa leggerezza.
A seguire c’è un facile pendio prativo che conduce a un breve canaletto erboso che fa rimontare sulla cresta finale a sinistra direzione arrivo e sopra la Forcella dei Pizét: sulla destra-est e oltre la Forcella dei Pizét si nota la cima di quota 1535 m che non è toccata da questa escursione.
Vista spettacolare su tutto il blocco dei Monti del Sole cha va dal Zimón de Peralòra alla Palaza.
Con pochi passi si sale su una prima elevazione e poi ancora facilmente in discesa e salita su erbe per un’altra vetta ravvicinata di quota 1563 m.
Vista spettacolare sul finale di salita in cresta!
Qui ho bevuto e poi ho scaricato tutto il peso superfluo (anche l’acqua) dallo zaino per essere più agile nel finale che ora diventa “delicato”.
Si scende stando un po’ sotto sulla sinistra della cresta tra i tagli nei mughi fino ad arrivare ad una “variegata e lunga forcella-sella”: attenzione agli ultimi 2-3 passi di discesa su roccetta inclinata (anche qui ho lasciato una fettuccia per agevolare il rientro).
Sulla sella, dopo alcuni passi in mezzo a passaggi tra i mughi, bisogna superare un’affilata roccia di cresta quasi orizzontale e che cala a ripido triangolo da ambedue i lati: si può anche cavalcare “con poca eleganza ma molta efficacia”.
A seguire c’è un variegato canale poco incassato tra erbe, roccette sparse e passi su terreno duro.
Non è molto sporco di ghiaie e se non si fa caso all’esposizione con calma si fa.
Però in discesa … bisogna per forza far caso all’esposizione: tuttavia oggi il fondo era in condizioni ottimali e non ho ritenuto di assicurarmi in discesa, ma bisogna essere pronti a farlo.
Il canale porta su un ultimo cucuzzolo prima della vetta principale.
Ancora una breve discesa di attenzione su un “mini-forcellino” e poi c’è il ripidone finale a base per lo più erbosa che porta alla vetta più alta dei Pizét di quota 1601 m.
Poi, seguendo il consiglio di Mason, ho proseguito anche per la successiva e non difficile vetta di quota 1590 m da dove c’è la miglior vista verso il Piz de Nusieda Est.
Attenzione al rientro ai due ripidi di cresta più lunghi affrontati in salita all’andata.
Come sempre la registrazione GPS è utile ma non è il Vangelo: inoltre nella parte bassa più facile di discesa di rientro alla Forzèla de la Val de Vido non mi sono fissato di seguire per bene i rami tagliati perché non c’era una reale differenza di fatica.

Dalla Forzèla de la Val de Vido al Col de Vido per la cresta nord, e continuazione per il Piz de Vedana
Per inquadrare questa salita nella guida di Sommavilla e Celi è scritto semplicemente: «Dalla forcella 1093 m ripidissime ed esposte tracce di cacciatori risalgono il crinale settentrionale del Col de Vido 1255 m.»
Quindi, tolti i primi facili metri di approccio, sono circa 150 metri di dislivello da fare con ATTENZIONE.
Scendendo dai Pizét alla Forzèla de la Val de Vido si può osservare molto bene questo crinale-cresta nord e si notano le “linee erbose” che evitano roccette e dirupi vari.
A differenza della mia prima salita per questa cresta erbosa e viste le condizioni ottimali odierne, oggi sono salito senza corda a tracolla perché avevo bene in mente le linee da fare: però non è sbagliato salire con la corda a tracolla che può facilitare la gestione degli errori.
OVVIAMENTE SEMPRE RAMPONCINI CALZATI FIN DA SUBITO!
Dalla Forzèla de la Val de Vido si segue la traccia sopra il profilo della sella fino all’attacco del ripido.
Il primo tratto è il più ripido di tutti, ed inizia con pochi metri di traccia su terra un po’ smossa dove gli arbusti aiutano.
Poi solo erba-loppa ben adatta ai ramponcini tra arbusti alla “giusta distanza”, né troppo lontani né troppo vicini da impigliarsi con lo zaino (zaino nel mio caso con i bastoncini appesi).
Molto ripido da fare con calma e spesso … da impedire foto perché le mani sono sempre ben attaccate da qualche parte.
Si continua sul filo del crinale dove si nota il lato destro che dà su dirupi, e arrivando sotto alcune roccette viene naturale uno spostamento a sinistra per aggirarle: la diagonale di spostamento è appesa ma non più difficile del ripido già fatto.
Si entra in un tratto di pendio svasato con radura, sempre ben ripido ma con pendenza in leggero calo.
Poi ho trovato naturale tornare verso destra, passando in mezzo a un gruppo di alberelli (ai margini di un boschetto), fino al filo del crinale, e passare oltre per infilarmi in un vero valloncello erboso continuo che porta fino all’uscita sul Col de Vido.
Sempre assai ripido ma la pendenza cala ancora un pochino ed ho potuto fermarmi “quasi in tranquillità” per osservare in giro.
Come spesso accade c’è un “dente di uscita” quasi verticale come ultima difficoltà.
Io ho scelto un punto alto circa 2,5 metri di loppa veramente quasi verticale – ci sono alternative anche con roccette (ma non volevo togliere i ramponcini in condizioni di equilibrio precario) e con spostamenti laterali più lunghi le alternative aumentano: a ognuno le sue scelte.
In tutto ci ho messo circa 35 minuti (5 meno della prima volta) per salire il «ripidone» di 150 metri di dislivello, andando comunque molto piano per sentirmi in sicurezza.
Il Col de Vido (visto dal lato sud) è una bassa elevazione che sta appena sopra la forcella del bivio tra i sentieri delle due vie normali est ed ovest al Piz de Vedana.
Quindi con pochi metri di facile discesa si intercetta il sentiero della via ovest e si sale comodamente in vetta passando per due saltini attrezzati con cavo di aiuto.
Oggi in vetta c’era una seconda Croce (non ancora ben sistemata) accanto alla solita che conoscevo.

Rientro a Le Rosse Alte dal Piz de Vedana
Per il rientro ho scelto il sentiero normale ovest.
È più breve dell’altro sentiero normale est, ed è tutto soleggiato al pomeriggio; è mediamente più ripido e chiaramente meno di relax anche se non difficile “per la media dei Monti del Sole”.
Passate le roccette sommitali con i due cavi di aiuto fino al bivio dei sentieri est-ovest, dopo un facile tratto un evidente segnavia di vernice fa svoltare a sinistra in una ripida discesa su stretti tornantini che conduce dentro un canale sotto una fascia rocciosa aggettante dal lato sinistro.
Non ho mai trovato perfettamente asciutto questo canale di circa 50 metri di dislivello, e anche oggi c’erano dei passi scivolosi verso la metà: “non bisogna essere pigri” scendendo sempre diretti, e bisogna fare gli spostamenti necessari sulla sponda destra del canale per rimanere sempre sulle linee con più grip.
In uscita in basso si svolta a destra per un tratto scenografico sotto una fascia rocciosa con vari anfratti, ovvero i «Cógoi de Costa Lónga».
Poi basta seguire bolli rossi e rami tagliati con attenzione a non infilarsi in qualche traccia secondaria: quindi se mancano i segnavia da un po’ … bisogna farsi qualche domanda.
Dopo un’area in bassa pendenza con molti cartelli “AREA PROTETTA” il sentiero diventa veramente largo e si ricongiunge con quello dell’andata a poca distanza dal parcheggio.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 1,877 ft

01 - Parcheggio di Le Rosse Alte a fine strada asfaltata

PictographWaypoint Altitude 2,115 ft
Photo of02 - Foto verso Pian Falcina o Pian dei Faghèr dal sentiero per Casera Nusieda Alta

02 - Foto verso Pian Falcina o Pian dei Faghèr dal sentiero per Casera Nusieda Alta

PictographWaypoint Altitude 1,991 ft
Photo of03 - Uscita dal sentiero per Casera Nusieda Alta poco dopo il bivio tra variante alta e bassa

03 - Uscita dal sentiero per Casera Nusieda Alta poco dopo il bivio tra variante alta e bassa

PictographWaypoint Altitude 2,582 ft
Photo of04 - Foto ai Pizét dal sentierino di discesa verso il fondo della Val Carpenada

04 - Foto ai Pizét dal sentierino di discesa verso il fondo della Val Carpenada

PictographWaypoint Altitude 2,560 ft
Photo of05 - Attraversamento dell'impluvio della Val Carpenada

05 - Attraversamento dell'impluvio della Val Carpenada

PictographWaypoint Altitude 2,867 ft
Photo of06 - Foto salendo dalla Val Carpenada verso la Forzèla de la Val de Vido

06 - Foto salendo dalla Val Carpenada verso la Forzèla de la Val de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,565 ft
Photo of07 - Foto salendo dalla Val Carpenada verso la Forzèla de la Val de Vido

07 - Foto salendo dalla Val Carpenada verso la Forzèla de la Val de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,600 ft
Photo of08 - Forzèla de la Val de Vido

08 - Forzèla de la Val de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,759 ft
Photo of09 - Foto nella prima parte di salita tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét Photo of09 - Foto nella prima parte di salita tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét Photo of09 - Foto nella prima parte di salita tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét

09 - Foto nella prima parte di salita tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét

PictographWaypoint Altitude 3,914 ft
Photo of10 - Foto salendo tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét

10 - Foto salendo tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét

PictographWaypoint Altitude 4,551 ft
Photo of11 - Foto salendo tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét Photo of11 - Foto salendo tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét Photo of11 - Foto salendo tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét

11 - Foto salendo tra la Forzèla de la Val de Vido e I Pizét

PictographWaypoint Altitude 4,614 ft
Photo of12 - Gendarme di quota 1416 m seguito da difficile salto in discesa salendo verso I Pizét Photo of12 - Gendarme di quota 1416 m seguito da difficile salto in discesa salendo verso I Pizét

12 - Gendarme di quota 1416 m seguito da difficile salto in discesa salendo verso I Pizét

PictographWaypoint Altitude 4,661 ft
Photo of13 - Foto dopo aver superato il gendarme di quota 1416 m salendo verso I Pizét

13 - Foto dopo aver superato il gendarme di quota 1416 m salendo verso I Pizét

PictographWaypoint Altitude 4,864 ft
Photo of14 - Foto in arrivo a gruppo di roccette quasi del tutto evitabili salendo verso I Pizét Photo of14 - Foto in arrivo a gruppo di roccette quasi del tutto evitabili salendo verso I Pizét

14 - Foto in arrivo a gruppo di roccette quasi del tutto evitabili salendo verso I Pizét

PictographWaypoint Altitude 4,924 ft
Photo of15 - Foto all'ultimo pendio prima della cresta finale delle vette dei Pizét

15 - Foto all'ultimo pendio prima della cresta finale delle vette dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,045 ft
Photo of16 - Arrivo sulla cresta finale delle vette dei Pizét Photo of16 - Arrivo sulla cresta finale delle vette dei Pizét

16 - Arrivo sulla cresta finale delle vette dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,079 ft
Photo of17 - Foto verso la cima quotata 1563 m dei Pizét dalla prima elevazione della cresta finale Photo of17 - Foto verso la cima quotata 1563 m dei Pizét dalla prima elevazione della cresta finale

17 - Foto verso la cima quotata 1563 m dei Pizét dalla prima elevazione della cresta finale

PictographWaypoint Altitude 5,099 ft
Photo of18 - Cima di quota 1563 m dei Pizét Photo of18 - Cima di quota 1563 m dei Pizét

18 - Cima di quota 1563 m dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,095 ft
Photo of19 - Foto tra la cima di quota 1563 m dei Pizét e la successiva lunga e affilata forcella Photo of19 - Foto tra la cima di quota 1563 m dei Pizét e la successiva lunga e affilata forcella Photo of19 - Foto tra la cima di quota 1563 m dei Pizét e la successiva lunga e affilata forcella

19 - Foto tra la cima di quota 1563 m dei Pizét e la successiva lunga e affilata forcella

PictographWaypoint Altitude 5,060 ft
Photo of20 - Foto al saltino che cala sulla lunga e affilata forcella dopo la cima di quota 1563 m dei Pizét

20 - Foto al saltino che cala sulla lunga e affilata forcella dopo la cima di quota 1563 m dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,084 ft
Photo of21 - Foto dopo aver passato la lunga e affilata forcella che segue la cima di quota 1563 m dei Pizét Photo of21 - Foto dopo aver passato la lunga e affilata forcella che segue la cima di quota 1563 m dei Pizét

21 - Foto dopo aver passato la lunga e affilata forcella che segue la cima di quota 1563 m dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,121 ft
Photo of22 - Foto salendo il canale successivo alla forcella che segue la cima di quota 1563 m dei Pizét

22 - Foto salendo il canale successivo alla forcella che segue la cima di quota 1563 m dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,131 ft
Photo of23 - Foto al pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét

23 - Foto al pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,111 ft
Photo of24 - Mini-forcella dopo piccolo salto in discesa che anticipa il pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét Photo of24 - Mini-forcella dopo piccolo salto in discesa che anticipa il pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét Photo of24 - Mini-forcella dopo piccolo salto in discesa che anticipa il pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét

24 - Mini-forcella dopo piccolo salto in discesa che anticipa il pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,172 ft
Photo of25 - Foto dal pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét Photo of25 - Foto dal pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét

25 - Foto dal pendio finale di salita alla cima principale dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,217 ft
Photo of26 - Foto poco prima dell'arrivo in vetta alla cima principale dei Pizét Photo of26 - Foto poco prima dell'arrivo in vetta alla cima principale dei Pizét

26 - Foto poco prima dell'arrivo in vetta alla cima principale dei Pizét

PictographWaypoint Altitude 5,220 ft
Photo of27 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 1 Photo of27 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 1 Photo of27 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 1

27 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 1

PictographWaypoint Altitude 5,220 ft
Photo of28 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 2 Photo of28 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 2 Photo of28 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 2

28 - Ometto di vetta dei Pizét sulla cima più alta di quota 1601 m - waypoint 2

PictographWaypoint Altitude 5,193 ft
Photo of29 - Cima di quota 1590 m dei Pizét che segue la cima più alta di quota 1601 m Photo of29 - Cima di quota 1590 m dei Pizét che segue la cima più alta di quota 1601 m Photo of29 - Cima di quota 1590 m dei Pizét che segue la cima più alta di quota 1601 m

29 - Cima di quota 1590 m dei Pizét che segue la cima più alta di quota 1601 m

PictographWaypoint Altitude 3,804 ft
Photo of30 - Foto al Col de Vido poco prima del rientro alla Forzèla de la Val de Vido Photo of30 - Foto al Col de Vido poco prima del rientro alla Forzèla de la Val de Vido

30 - Foto al Col de Vido poco prima del rientro alla Forzèla de la Val de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,640 ft
Photo of31 - Foto all'inizio del ripido di salita della Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

31 - Foto all'inizio del ripido di salita della Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,702 ft
Photo of32 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

32 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,845 ft
Photo of33 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido Photo of33 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

33 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 3,915 ft
Photo of34 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido Photo of34 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

34 - Foto salendo la Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 4,055 ft
Photo of35 - Foto nel valloncello finale di salita della Cresta-Crinale Nord del Col de Vido Photo of35 - Foto nel valloncello finale di salita della Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

35 - Foto nel valloncello finale di salita della Cresta-Crinale Nord del Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 4,120 ft
Photo of36 - Col de Vido Photo of36 - Col de Vido Photo of36 - Col de Vido

36 - Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 4,120 ft
Photo of37 - Altro punto foto dal Col de Vido Photo of37 - Altro punto foto dal Col de Vido Photo of37 - Altro punto foto dal Col de Vido

37 - Altro punto foto dal Col de Vido

PictographWaypoint Altitude 4,309 ft
Photo of38 - Crocifisso di Guerra alla memoria poco sotto la vetta del Piz de Vedana

38 - Crocifisso di Guerra alla memoria poco sotto la vetta del Piz de Vedana

PictographWaypoint Altitude 4,339 ft
Photo of39 - Arrivo sull'area di vetta del Piz de Vedana Photo of39 - Arrivo sull'area di vetta del Piz de Vedana

39 - Arrivo sull'area di vetta del Piz de Vedana

PictographWaypoint Altitude 4,329 ft
Photo of40 - Croci di vetta del Piz de Vedana Photo of40 - Croci di vetta del Piz de Vedana Photo of40 - Croci di vetta del Piz de Vedana

40 - Croci di vetta del Piz de Vedana

PictographWaypoint Altitude 3,947 ft
Photo of41 - Testata canalino in discesa dal Piz de Vedana

41 - Testata canalino in discesa dal Piz de Vedana

PictographWaypoint Altitude 3,778 ft
Photo of42 - Base canalino in discesa dal Piz de Vedana e inizio dei Cógoi de Costa Lónga Photo of42 - Base canalino in discesa dal Piz de Vedana e inizio dei Cógoi de Costa Lónga Photo of42 - Base canalino in discesa dal Piz de Vedana e inizio dei Cógoi de Costa Lónga

42 - Base canalino in discesa dal Piz de Vedana e inizio dei Cógoi de Costa Lónga

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