Monti Cantari. Vermicano - Peschio delle Ciavole - Peschio delle Pelarelle - Crepacuore Ant. Sud - Crepacuore - Femmina Morta
near Campocatino, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Si torna sul Crepacuore dopo 7 anni di assenza per compiere in modo inverso il vecchio anello intorno a Campocatino.
L'atipica giornata glaciale di fine Aprile ci da il benvenuto sulla piana di Campocatino con raffiche di vento molto forti, la fredda tramontana spazza gli accumuli di neve e porta via nuvole e foschia permettendoci di osservare un panorama straordinario.
Partenza dall'ampio parcheggio di Campocatino in direzione del Monte Vermicano 1948m per avere la possibilità di godere del terso panorama sul versante laziale, nuvole minacciose frutto delle correnti ascensionali avrebbero di li a poco oscurato ogni cosa.
Facile e poco impegnativa la cresta che conduce al Passo del Peschio della Cornacchia, così come il tratto che dalla Sella del Pozzotello conduce alla Fonte omonima e al Rifugio non gestito.
Si inizia a salire fuori sentiero per raggiungere la vetta rocciosa del Peschio delle Ciavole 1959m dove il panorama sul resto dei Monti Ernici è oscurato dalla nebbia che non ci lascerà fino alla cima della Femmina Morta.
Inizia la cavalcata delle cime sulla cresta ventosa che ci tocca prima il Peschio delle Pelarelle 1914m, poi l'Anticima Sud del Monte Crepacuore 1905m e infine il Crepacuore 1997m dove inizia la ripida discesa al Monte Femmina Morta 1720m.
Il panorama che ogni tanto filtra tra le nuvole ci permette di vedere in basso la frazione di La Fossa dove scorre il Torrente Lo Schioppo, sul versante opposto della Val Roveto ogni tanto fa capolino il Monte Alto raggiunto qualche settimana fa.
La brulla cresta lascia il posto a giovani faggi che si aggrappano sul versante scosceso dove è molto facile scivolare per via delle foglie fradice sotto il manto nevoso.
All'altezza della cima di Femmina Morta si vira bruscamente a sinistra e si continua a scendere per raggiungere l'incrocio tra il 695 e il 651. Si svolta ancora a sinistra e si scende sempre più morbidamente verso la Valle Pratiglio. Il freddo e la neve lasciano il posto alla primavera e il contrasto tra le due stagioni appare bellissimo.
All'incrocio del Pratiglio si segue il sentiero 610 direzione Campocatino seguendo una comoda carrareccia che sinuosa conduce al Passo del Diavolo.
Superato il Fosso di Sant'Onofrio si svolta a sinistra si da inizio alla dura salita che in 1,5km con 350 metri di dislivello positivo riporta a Campocatino passando per il Vado Piano. Il tratto iniziale avviene su fondo ghiaioso mentre l'ultimo passaggio prima dell'attraversamento del fosso è quello più duro e bisogna avere un buon allenamento per farlo tutto in una tirata.
Raggiunta la piccola cresta rocciosa accanto al Monte Agnello non ci rimane che godere del panorama sul Monte Viglio e sui Monti Cantari liberi dalle nubi per chiudere in bellezza la stagione invernale.
L'atipica giornata glaciale di fine Aprile ci da il benvenuto sulla piana di Campocatino con raffiche di vento molto forti, la fredda tramontana spazza gli accumuli di neve e porta via nuvole e foschia permettendoci di osservare un panorama straordinario.
Partenza dall'ampio parcheggio di Campocatino in direzione del Monte Vermicano 1948m per avere la possibilità di godere del terso panorama sul versante laziale, nuvole minacciose frutto delle correnti ascensionali avrebbero di li a poco oscurato ogni cosa.
Facile e poco impegnativa la cresta che conduce al Passo del Peschio della Cornacchia, così come il tratto che dalla Sella del Pozzotello conduce alla Fonte omonima e al Rifugio non gestito.
Si inizia a salire fuori sentiero per raggiungere la vetta rocciosa del Peschio delle Ciavole 1959m dove il panorama sul resto dei Monti Ernici è oscurato dalla nebbia che non ci lascerà fino alla cima della Femmina Morta.
Inizia la cavalcata delle cime sulla cresta ventosa che ci tocca prima il Peschio delle Pelarelle 1914m, poi l'Anticima Sud del Monte Crepacuore 1905m e infine il Crepacuore 1997m dove inizia la ripida discesa al Monte Femmina Morta 1720m.
Il panorama che ogni tanto filtra tra le nuvole ci permette di vedere in basso la frazione di La Fossa dove scorre il Torrente Lo Schioppo, sul versante opposto della Val Roveto ogni tanto fa capolino il Monte Alto raggiunto qualche settimana fa.
La brulla cresta lascia il posto a giovani faggi che si aggrappano sul versante scosceso dove è molto facile scivolare per via delle foglie fradice sotto il manto nevoso.
All'altezza della cima di Femmina Morta si vira bruscamente a sinistra e si continua a scendere per raggiungere l'incrocio tra il 695 e il 651. Si svolta ancora a sinistra e si scende sempre più morbidamente verso la Valle Pratiglio. Il freddo e la neve lasciano il posto alla primavera e il contrasto tra le due stagioni appare bellissimo.
All'incrocio del Pratiglio si segue il sentiero 610 direzione Campocatino seguendo una comoda carrareccia che sinuosa conduce al Passo del Diavolo.
Superato il Fosso di Sant'Onofrio si svolta a sinistra si da inizio alla dura salita che in 1,5km con 350 metri di dislivello positivo riporta a Campocatino passando per il Vado Piano. Il tratto iniziale avviene su fondo ghiaioso mentre l'ultimo passaggio prima dell'attraversamento del fosso è quello più duro e bisogna avere un buon allenamento per farlo tutto in una tirata.
Raggiunta la piccola cresta rocciosa accanto al Monte Agnello non ci rimane che godere del panorama sul Monte Viglio e sui Monti Cantari liberi dalle nubi per chiudere in bellezza la stagione invernale.
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