Monti Alburni: Passo degli Armigeri o Varco dei Cavalieri – Monte Panormo o Monte Alburno – Cengia Nord-Est Panormo
near Galdo, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
IL DISLIVELLO DI SALITA CALCOLATO CON “Garmin BaseCamp” È DI CIRCA 1.300 METRI, ED È QUELLO GIUSTO.
QUANDO CI SONO DI MEZZO CENGE/SENTIERI CHE SCORRONO AI BORDI DI GRAN DISLIVELLI, WIKILOC RICALCOLA SEMPRE IN MODO MOLTO ABBONDANTE PERCHÉ, PROBABILMENTE, FISSA LE QUOTE SULLA BASE DELLE PROPRIE MAPPE SOVRAPPONENDOCI LA TRACCIA DEL GPS CHE NON È CERTAMENTE PERFETTA: IN CENGIA ANCHE UNO SCARTO LATERALE DI 3/5 METRI PUÒ DARE ORIGINE A QUOTE NOTEVOLMENTE DIVERSE SE RICALCOLATE SU ALTRE MAPPE.
Escursione molto varia che inizia con la salita al Passo degli Armigeri – o Varco dei Cavalieri o Varco dell’Acqua dei Cavalieri – partendo dal km 9 della SP 35/a fra Sicignano degli Alburni e Petina.
Dopo un primo tratto di sterrata/mulattiera fra castagni si infila una traccia nel bosco – ben segnata con bollini e strisce rosse – che conduce al Passo degli Armigeri fra pendenze varie e sempre su linee sicure.
Subito dopo il passo si incrocia il Sentiero Italia che porta comodamente in vetta al Monte Panormo.
Secondo obiettivo di giornata era l’Abete Bianco Secolare (in maiuscolo perché se lo merita) su cui varrebbe la pena spendere mezza giornata di sessione fotografica per sfruttare tutte le condizioni e angolazioni di luce possibili – naturalmente con adeguata attrezzatura e non con un cellulare di fascia media come il mio.
Ho cercato su internet ma non l’ho trovato nei vari elenchi di alberi monumentali sia italiani che della Regione Campania: strano perché se lo meriterebbe – al di là del fatto delle misure minime di circonferenza del fusto che non so se ci siano in questo caso.
Terzo obiettivo il Nevaio di Costa di Salvagnolo – indicato come ghiacciaio nella cartellonistica locale – che a Ottobre, però, “scarseggia di materia prima”.
Comunque è sempre interessante calarsi nell’inghiottitoio – con un unico “passaggino” tra il I° e II° grado su rocce un po’ umide – e farsi un giretto dentro: la discesa non è difficile per chi ha pratica di queste cose, ma è da evitare per i principianti.
Anche qui per fare foto decenti serve adeguata attrezzatura.
Quarto e ultimo obiettivo la bella cengia che scorre sul versante nord del Monte Panormo, indicativamente sotto la fascia di rocce cha va dalla Località La Loggia al Passo degli Armigeri.
Dopo aver abbandonato il sentiero CAI 311 all’altezza di un tornantino sinistro, si percorre un traverso su esile traccia e con uno “strappo” sulla linea di massima pendenza si arriva sotto la ben nota fascia rocciosa dove inizia la cengia dal lato ovest.
Dall’uscita dal CAI 311 fino all’uscita est della cengia il percorso è tutto segnato con bolli e strisce rosse: basta un po’ di attenzione e non ci si perde.
Solo in un breve tratto un segnavia lascia un po’ intendere che si può continuare in due modi diversi: quello più in alto è quello ufficiale ed è facile, quello più in basso è sicuramente fattibile ma “delicato”; li ho percorsi tutti e due e sono fra i due waypoint “13 - Punto Ovest breve variante cengia > In alto la via più facile” e “14 - Punto Est breve variante cengia > In alto la via più facile”.
La cengia è quasi sempre attaccata alle rocce – come le “vere cenge” –, ma ogni tanto il percorso scende di qualche metro per recuperare subito dopo quota e percorrenza sotto roccia.
Non ci sono tratti esposti sullo stretto (tranne la piccola variante di cui sopra), ed è da percorrere con calma per gustarsela tutta.
Molti i tratti sotto rocce spioventi e spettacolari.
Da fare in compagnia sia … per la compagnia che per dare un senso di proporzione alle foto.
PERCHÉ VALUTAZIONE “IMPEGNATIVO”
Solo per mettere un po’ in guardia chi non ha molta pratica.
Non ci sono passaggi che singolarmente si possono definire impegnativi, tranne quelli citati – ma non obbligatori – della discesa nell’inghiottitoio del nevaio e della variante di cengia.
Tuttavia, l’escursione così congegnata può “farsi sentire sulle gambe” nei piccoli strappi di cengia e, di conseguenza, togliere un po’ di lucidità a chi non è ben preparato.
PER CHI VUOLE PERCORRERE SOLO LA CENGIA
La versione di percorrenza della cengia che – a mia conoscenza – è la più corta come giro ad anello senza dover organizzarsi con la doppia auto per il rientro alla partenza è → Monti Alburni: Cengia Nord-Est Monte Panormo o Monte Alburno dal km 9 della Strada Provinciale 35/a Sicignano-Petina
QUANDO CI SONO DI MEZZO CENGE/SENTIERI CHE SCORRONO AI BORDI DI GRAN DISLIVELLI, WIKILOC RICALCOLA SEMPRE IN MODO MOLTO ABBONDANTE PERCHÉ, PROBABILMENTE, FISSA LE QUOTE SULLA BASE DELLE PROPRIE MAPPE SOVRAPPONENDOCI LA TRACCIA DEL GPS CHE NON È CERTAMENTE PERFETTA: IN CENGIA ANCHE UNO SCARTO LATERALE DI 3/5 METRI PUÒ DARE ORIGINE A QUOTE NOTEVOLMENTE DIVERSE SE RICALCOLATE SU ALTRE MAPPE.
Escursione molto varia che inizia con la salita al Passo degli Armigeri – o Varco dei Cavalieri o Varco dell’Acqua dei Cavalieri – partendo dal km 9 della SP 35/a fra Sicignano degli Alburni e Petina.
Dopo un primo tratto di sterrata/mulattiera fra castagni si infila una traccia nel bosco – ben segnata con bollini e strisce rosse – che conduce al Passo degli Armigeri fra pendenze varie e sempre su linee sicure.
Subito dopo il passo si incrocia il Sentiero Italia che porta comodamente in vetta al Monte Panormo.
Secondo obiettivo di giornata era l’Abete Bianco Secolare (in maiuscolo perché se lo merita) su cui varrebbe la pena spendere mezza giornata di sessione fotografica per sfruttare tutte le condizioni e angolazioni di luce possibili – naturalmente con adeguata attrezzatura e non con un cellulare di fascia media come il mio.
Ho cercato su internet ma non l’ho trovato nei vari elenchi di alberi monumentali sia italiani che della Regione Campania: strano perché se lo meriterebbe – al di là del fatto delle misure minime di circonferenza del fusto che non so se ci siano in questo caso.
Terzo obiettivo il Nevaio di Costa di Salvagnolo – indicato come ghiacciaio nella cartellonistica locale – che a Ottobre, però, “scarseggia di materia prima”.
Comunque è sempre interessante calarsi nell’inghiottitoio – con un unico “passaggino” tra il I° e II° grado su rocce un po’ umide – e farsi un giretto dentro: la discesa non è difficile per chi ha pratica di queste cose, ma è da evitare per i principianti.
Anche qui per fare foto decenti serve adeguata attrezzatura.
Quarto e ultimo obiettivo la bella cengia che scorre sul versante nord del Monte Panormo, indicativamente sotto la fascia di rocce cha va dalla Località La Loggia al Passo degli Armigeri.
Dopo aver abbandonato il sentiero CAI 311 all’altezza di un tornantino sinistro, si percorre un traverso su esile traccia e con uno “strappo” sulla linea di massima pendenza si arriva sotto la ben nota fascia rocciosa dove inizia la cengia dal lato ovest.
Dall’uscita dal CAI 311 fino all’uscita est della cengia il percorso è tutto segnato con bolli e strisce rosse: basta un po’ di attenzione e non ci si perde.
Solo in un breve tratto un segnavia lascia un po’ intendere che si può continuare in due modi diversi: quello più in alto è quello ufficiale ed è facile, quello più in basso è sicuramente fattibile ma “delicato”; li ho percorsi tutti e due e sono fra i due waypoint “13 - Punto Ovest breve variante cengia > In alto la via più facile” e “14 - Punto Est breve variante cengia > In alto la via più facile”.
La cengia è quasi sempre attaccata alle rocce – come le “vere cenge” –, ma ogni tanto il percorso scende di qualche metro per recuperare subito dopo quota e percorrenza sotto roccia.
Non ci sono tratti esposti sullo stretto (tranne la piccola variante di cui sopra), ed è da percorrere con calma per gustarsela tutta.
Molti i tratti sotto rocce spioventi e spettacolari.
Da fare in compagnia sia … per la compagnia che per dare un senso di proporzione alle foto.
PERCHÉ VALUTAZIONE “IMPEGNATIVO”
Solo per mettere un po’ in guardia chi non ha molta pratica.
Non ci sono passaggi che singolarmente si possono definire impegnativi, tranne quelli citati – ma non obbligatori – della discesa nell’inghiottitoio del nevaio e della variante di cengia.
Tuttavia, l’escursione così congegnata può “farsi sentire sulle gambe” nei piccoli strappi di cengia e, di conseguenza, togliere un po’ di lucidità a chi non è ben preparato.
PER CHI VUOLE PERCORRERE SOLO LA CENGIA
La versione di percorrenza della cengia che – a mia conoscenza – è la più corta come giro ad anello senza dover organizzarsi con la doppia auto per il rientro alla partenza è → Monti Alburni: Cengia Nord-Est Monte Panormo o Monte Alburno dal km 9 della Strada Provinciale 35/a Sicignano-Petina
Waypoints
Waypoint
2,591 ft
01 - Parcheggio partenza/arrivo Km 9 SP 35/a Sicignano-Petina
Waypoint
3,358 ft
02 - Svolta a destra da sterrata iniziale per sentiero con segnavia su piccola roccia
Waypoint
4,850 ft
03 - Passo degli Armigeri alias Varco dei Cavalieri
Waypoint
4,847 ft
04 - Immissione in Sentiero Italia
Waypoint
5,699 ft
05 - Vetta Monte Panormo alias Monte Alburno
Waypoint
4,994 ft
06 - Punto deviazione per Abete Bianco Secolare
Waypoint
4,978 ft
07 - Abete Bianco Secolare
Waypoint
4,979 ft
08 - Imbocco inghiottitotio del Nevaio di Costa di Salvagnolo
Waypoint
4,813 ft
09 - Località La Loggia
Waypoint
4,205 ft
10 - Abbandono CAI 311 poco dopo cartello 'MANTENETE PULITA LA VOSTRA MONTAGNA'
Waypoint
4,448 ft
12 - Grande landro / grotta
Waypoint
4,565 ft
13 - Punto Ovest breve variante cengia > In alto la via più facile
Waypoint
4,616 ft
14 - Punto Est breve variante cengia > In alto la via più facile
Waypoint
4,699 ft
15 - Deviazione per inizio/fine cengia lato Est subito dopo aggiramento costola
Waypoint
3,314 ft
16 - Immissione in sterrata da variante discesa diretta
Comments (4)
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Ciao, ho fatto anch'io l'anello di questo sentiero, ma sono partito dal campo sportivo di Sicignano, lungo il tratto del SI, inoltre l'ho fatto in verso opposto.
Sicuramente è un sentiero molto bello e variegato, richiede un discreto allenamento e passo fermo, però la parte del sentiero della Cengia è messa piuttosto male: la segnaletica è quasi scomparsa in molti punti e il sentiero ha ceduto in più parti, inoltre sono necessarie diverse deviazioni non previste per aggirare la vegetazione.
Ciao,
quello che scrivi è assolutamente corretto per questa stagione.
Dopo questo giro a fine ottobre 2017 l’ho rifatto in agosto 2018 con la mia compagna e altri amici, e la vegetazione ci ha ostacolati (vedi il link che ho messo alla fine della relazione di questa uscita).
In ottobre le alte erbacce stagionali di base non c’erano, e si passava benino, e pertanto direi che l’autunno è la stagione consigliabile.
Poi è comunque una cengia e come tale è più “scassata” rispetto a un normale sentiero – va bene per chi cerca i passaggi selvaggi.
Mi fa piacere che alla fine hai giudicato bello il tracciato, è piaciuto molto anche a me.
Alla prossima e buon cammino! 😉
19/08/2023
Ancora una volta devo ringraziare LO ZIO :-P . Sono salito sul Panormo da casone aresta ex osservatorio, quindi il tratto iniziale dell'escursione è diversa. Ma dal valico dei cavalieri in poi, cengia compresa è uguale. E le sue informazioni mi sono state di grande aiuto anche a distanza di anni !
La cengia è abbastanza praticabile fino alla grotta del drago, ma poi diventa un vero inferno.
Il punto più impegnativo (forse ho sbagliato io qualcosa, forse dovevo scendere di più o forse era così e basta) è stato 150 mt prima del passaggio sotto la roccia franata. Li proprio il sentiero era sbarrato da erba alta e dai rami spessi. Dopo vari tentativi, sono dovuto passare sopra l'erba, camminandoci praticamente sopra, senza nemmeno riuscire a vedere cosa avevo sotto i piedi, mantenendomi agli stessi rami ! Fortunatamente erano solo una ventina di mt così. Poi si cammina, più o meno...Cioè l'erba è bassa e urticante. PANTALONI LUNGHI OBBLIGATORI. Ma almeno non è rigida, si sposta con i bastoncini. La variante al punto 14, quella bassa...è da pazzi farla. Ho lo stomaco forte ma...non così ! Per il resto, almeno da casone aresta al panormo è una passeggiata. Grazie LO ZIIII !
Ciao Giuseppe,
ti ho già risposto nell’altro itinerario che la stagione migliore per la cengia è quella di questa escursione.
Ho visto che hai pubblicato molte belle foto della tua versione con partenza da Casone Aresta.
Buon cammino. 😉