Monteleone - Montecodruzzo - Gorgoscuro
near Monteleone, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Deciso a riprovare i sentieri degli Otto castelli di Roncofreddo dopo alcuni percorsi andati non bene, ho costruito questo basandomi su alcune tracce ufficiali e su alcune non.
La conclusione è la stessa dei tre precedenti tentativi: sono sentieri fatti male, poco curati e pochissimo segnalati. Si trovano cartelli stinti, in certi casi divelti, mai ad un bivio, su sentieri a volte lasciati all'abbandono. Veramente lontani da uno standard accettabile oggi.
Nonostante questo, il percorso qui presentato può essere consigliato ( apatto di seguire scrupolosamente la traccia gpx!).
Partenza dal bel borgo di Monteleone. Si scende per un po' sulla strada asfaltata, poi si entra in una proprietà ma rimanendo sulla cavedagna e da qui si scende velocemente verso il torrente Pisciatello che, con il nome di Urgon o Rubicone e con quello di Gorgoscuro, ci accompagnerà per tutto il viaggio. Sono quattro km di discesa ma quello che più conta è che la salita è ripida, ma già qui incontriamo le prime difficoltà: un guado che porta ad un allevamento di cavalli!
Superato il torrente, entriamo nel sentiero 9 (anello di Montecodruzzo, Montebora, Oriola e Monteaguzzo) ma senza alcuna indicazione ovviamente.
Il sentiero è bello ma è martoriato dalle tracce degli a me poco affini motocrossisti. Ad un certo punto, di fronte ad una bella quercia secolare, bisogna abbandonare la carraia (senza indicazioni) per prendere un malmesso sentiero sulla destra che ci porterà sulla strada di Montecodruzzo. Questo è il motivo principale del senso antiorario dato al percorso. In altra occasione, venendo da Montecodruzzo, non avevo individuato il sentiero ed ero andato altrove. fatto in questa direzione, purché ci si ricordi della quercia, si trova meglio.
Da Montecodruzzo si scende e, prima di arrivare alla Coste dei Meloni, senza cartelli, si deve svoltare a sinistra per scendere al Gorgoscuro. Traccia non segnalata ma visibile per largo tratto. Ma, ad un certo punto, un cancello di proprietà privata scoraggia. Pur proseguendo con rispetto, si ocntrano di tanto in tanto segnali rossi sugli alberi in mezzo ad appostamenti di caccia. Il fine è scendere giù al torrente e in qualche modo ci si arriva.
Il sentiero che segue il torrente Pisciatello-Urgon-Gorgoscuro è un altro esempio di occasione mancata. Se uno fa il confronto con il simile sentiero del Rio Cavo resta basito. Tanto quello è ben organizzato, segnalato, pulito, attrezzato, tanto questo è lasciato a se stesso. Due passaggi sono però curati, quello alla Cascata e uno poco più avanti, dove due scalette di ferro e una corda aiutano il viandante.
La cascata è magnifica e merita da sola il viaggio.
Da qui in poi si risale a occhio, attraversando numerosi guadi poco o nulla agevoli (l'ultimo però è attrezzato). L'ambiente però è bello e merita. Usciti dal torrente si risale adesso decisamente verso Monteleone incontrando il sentiero 3 e la Helicopter Line. Una cosa bella: una gran bella sequoia in una casa abbandonata. Una brutta: passare in mezzo alle case difese da pavoni e da un cane libero che mi ha attaccato nonostante fossi sulla strada a testa bassa e mani lungo i fianchi.
Si arriva così a Monteleone. Giro non semplice ma con diversi aspetti pregevoli. Basterebbe poco per metterlo in sicurezza e garantirne la percorribilità serena
La conclusione è la stessa dei tre precedenti tentativi: sono sentieri fatti male, poco curati e pochissimo segnalati. Si trovano cartelli stinti, in certi casi divelti, mai ad un bivio, su sentieri a volte lasciati all'abbandono. Veramente lontani da uno standard accettabile oggi.
Nonostante questo, il percorso qui presentato può essere consigliato ( apatto di seguire scrupolosamente la traccia gpx!).
Partenza dal bel borgo di Monteleone. Si scende per un po' sulla strada asfaltata, poi si entra in una proprietà ma rimanendo sulla cavedagna e da qui si scende velocemente verso il torrente Pisciatello che, con il nome di Urgon o Rubicone e con quello di Gorgoscuro, ci accompagnerà per tutto il viaggio. Sono quattro km di discesa ma quello che più conta è che la salita è ripida, ma già qui incontriamo le prime difficoltà: un guado che porta ad un allevamento di cavalli!
Superato il torrente, entriamo nel sentiero 9 (anello di Montecodruzzo, Montebora, Oriola e Monteaguzzo) ma senza alcuna indicazione ovviamente.
Il sentiero è bello ma è martoriato dalle tracce degli a me poco affini motocrossisti. Ad un certo punto, di fronte ad una bella quercia secolare, bisogna abbandonare la carraia (senza indicazioni) per prendere un malmesso sentiero sulla destra che ci porterà sulla strada di Montecodruzzo. Questo è il motivo principale del senso antiorario dato al percorso. In altra occasione, venendo da Montecodruzzo, non avevo individuato il sentiero ed ero andato altrove. fatto in questa direzione, purché ci si ricordi della quercia, si trova meglio.
Da Montecodruzzo si scende e, prima di arrivare alla Coste dei Meloni, senza cartelli, si deve svoltare a sinistra per scendere al Gorgoscuro. Traccia non segnalata ma visibile per largo tratto. Ma, ad un certo punto, un cancello di proprietà privata scoraggia. Pur proseguendo con rispetto, si ocntrano di tanto in tanto segnali rossi sugli alberi in mezzo ad appostamenti di caccia. Il fine è scendere giù al torrente e in qualche modo ci si arriva.
Il sentiero che segue il torrente Pisciatello-Urgon-Gorgoscuro è un altro esempio di occasione mancata. Se uno fa il confronto con il simile sentiero del Rio Cavo resta basito. Tanto quello è ben organizzato, segnalato, pulito, attrezzato, tanto questo è lasciato a se stesso. Due passaggi sono però curati, quello alla Cascata e uno poco più avanti, dove due scalette di ferro e una corda aiutano il viandante.
La cascata è magnifica e merita da sola il viaggio.
Da qui in poi si risale a occhio, attraversando numerosi guadi poco o nulla agevoli (l'ultimo però è attrezzato). L'ambiente però è bello e merita. Usciti dal torrente si risale adesso decisamente verso Monteleone incontrando il sentiero 3 e la Helicopter Line. Una cosa bella: una gran bella sequoia in una casa abbandonata. Una brutta: passare in mezzo alle case difese da pavoni e da un cane libero che mi ha attaccato nonostante fossi sulla strada a testa bassa e mani lungo i fianchi.
Si arriva così a Monteleone. Giro non semplice ma con diversi aspetti pregevoli. Basterebbe poco per metterlo in sicurezza e garantirne la percorribilità serena
Waypoints
River
648 ft
Torrente Pisciatello
Il Pisciatello, che più avanti si chiamerà Gorgoscuro, non è nient'altro che l'Urgon, che, a sua volta, è riconosciuto come il vero Rubicone, quantomeno quello di cui parla Cesare
Intersection
735 ft
Intersezione - a sinistra - Attenzione
qui si passa in mezzo a case e c'è un cane libero
Comments (6)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bello, bello e bello
Fatto nel pomeriggio, se non fosse stato per il tuo percorso non ne sarei più uscito, anche se l'ho seguito al contrario 😅
@Pasquale. Grazie per le parole. Ci mettiamo impegno e piacere nel costruire e poi documentare i percorsi. Essere utili è una gran soddisfazione.. Buone camminate!
Ciao!! Come al solito
Mi trovo sulle tue tracce e ne approfitto per due dubbi, perché sarebbe una delle opzioni per domani:
1. Vedo che tutte le tracce analoghe escono da Monteleone
Seguendo la strada asfaltata per un pezzo prima di buttarsi giù…da OSM ho notato che invece ci sarebbe una via per uscire dall’interno del paese. Sarà messa male? Boh. Da Google Maps non si capisce proprio…
2. Il cane che hai trovato era aggressivo? Domani in teoria ne avremmo uno, con museruola…
Grazie mille come sempre, anche nel caso dovessi vedere il messaggio più in là ☺️
Ciao Patrick, quelle sono le tue terre che conosci molto meglio di me.
Sulla prima domanda non so dirti, io su OSM vedo tracciata oltre alla strada asfaltata solo la Helicopter Line che è certo praticabile (l'ho fatta altre volte) scendendo da Monteleone ma ( e qui rispondo alla 2) venendo su , dopo la sequoia, passa in mezzo alle case (sarebbe suolo pubblico) e il cane che ho incontrato io era veramente sgradevole (l'ho tenuto a bada solo col bastone e mi ha seguito a lungo). Non è comunque un cane da pastore dei sardi della zona più a ovest. Buona camminata!
Grazie come sempre dello spunto e nuovamente delle dritte in tempo reale!
Effettivamente un percorso che ha richiesto parecchie abilità tutte assieme...divertente ma affatto semplice!
Confrontando il mio giro con il tuo, direi che all'incirca si tratta del medesimo...a parte queste 3 differenze:
- ho svolto l'anello in senso orario e devo dire che svolgendo la prima parte nel tratto complesso forse abbiamo potuto distribuire meglio le forze. Con il cane al seguito non so però se affrontare le due scale in discesa fosse meglio..idem la parte con la corda. Per me non è male, comunque;
- all'andata sono sceso dal bel passaggio panoramico a fianco i campi sottostante, tagliando quindi un po' prima per scendere giù al torrente;
- al ritorno anziché prendere il sentiero dei campi (che immagino fosse un po' ripido), siamo quindi risaliti dalla più lieve via Fratte, così da evitare un lungo tratto di asfalto finale.
Grazie Patrick! Appena possibile, provo a farlo secondo le tue indicazioni (ma so già che lo migliorano alla grande)