Monte Vettore - Pizzo del Diavolo - Monti Sibillini--da Forca di Presta--

M. VETTORETTO > RIFUGIO ZILIOLI > M. VETTORE > PUNTA DI PRATO PULITO > CIMA DEL LAGO > CIMA DEL REDENTORE > PIZZO DEL DIAVOLO –da Forca di Presta-- 03-09-2022
**6 VETTE OVER 2000**

L’escursione odierna ha come obiettivo scoprire la parte meridionale dei monti Sibillini, situati tra le Marche e L’umbria. Il massiccio dei Sibillini, il nome deriva dal Monte Sibilla, si trova a ridosso dei confini tra le regioni di Marche e Umbria ed è il quarto massiccio montuoso dell’Appennino. La morfologia dell'area è frutto dell'azione glaciale che si riconosce nelle valli tipicamente a "U"; il tracciato dal rifugio Zilioli al Monte Vettore e poi fino al Pizzo del Diavolo percorre la parte chiusa dell’anfiteatro naturale con l’apertura verso Foce. Le vette visitate sono le più elevate del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, tra esse spicca il Monte Vettore che con i suoi 2476 m.l.m. è la più alta e la quarta degli Appennini dopo il Corno Grande (Gran Sasso), Monte Amaro (Maiella) e Monte Velino (Velino-Sirente).
Si parte ben presto, per evitare cattive sorprese metereologiche, dal valico di Forca di Presta a 1.535 s.l.m. e si segue il sentiero CAI nr. 101 molto battuto e segnalato che ci conduce al Monte Vettoretto e poi al Bivacco Zilioli. Lungo il sentiero oltre ad ammirare il panorama unico della piana di Castelluccio, ancora coperta nonostante i primi raggi di sole da un “lago di nebbia” (Way:1), sono visibili le ferite lasciate dal sisma del 2016 con la linea di Faglia. Superato il Vettoretto, prima vetta della giornata, si arriva al Bivacco Zilioli 2.250 m rifatto interamente dopo il terremoto del 2016 con una parte in legno con quattro posti letto (senza materassi) lasciata a disposizione dei viandanti. Dalla balconata antistante il rifugio il panorama che si è spalancato è grande: verso l’Adriatico, Gran Sasso, Terminillo e la valle sottostante con piccoli borghi sparpagliati. Si continua sullo stesso sentiero tenendo la dx e dopo aver percorso 5 km dall’inizio con un dislivello di 950 mt. circa, con moderate difficoltà tecniche, si giunge alla vetta del monte Vettore (Victor) (Way:2), dove alla vista precedente si aggiunge tutta la parte Nord e, in particolare, verso Ovest: Cima del Lago Cima del Redentore e Pizzo del Diavolo che termina nel vuoto con parete a strapiombo.
Terminata l’escursione nel territorio marchigiano si ritorna al bivacco Zilioli per completare l’altra parte della “U”; si segue il sentiero delle Creste del Redentore per concludere al Pizzo del Diavolo, tutto nel territorio umbro.
La morfologia del territorio cambia radicalmente nonostante poche centinaia di metri dal Vettore il sentiero aereo segue creste affilate, rocce e sfasciume (in alcuni punti potrebbero essere necessarie le mani) per raggiungere la Punta di Prato Pulita a quota 2.373 mt (Way: 3). Si continua sempre in cresta dopo una leggera depressione si raggiunge la Cima del Lago(Way:4) -prestare attenzione poichè delle parti sono interessate da frane- e Cima del Redentore (Way:5). Lunga la cresta il panorama è magnifico, sia sulla piana che nel frattempo si è liberata dalla nebbia che sul borgo di Castelluccio di Norcia ad Ovest, sia nella sottostante valle dell’Aso con il lago di origine glaciale di Pilato (ridotto a due piccole macchie umide) che il Vettore ad Est.
L’ultima tappa è il Pizzo del Diavolo (Way:6) ostica, ma la più affascinante ed entusiasmante della giornata per il panorama, per le pareti che scendono ripidissime nella valle di origina glaciale e anche per alcuni punti (esposti) che richiedono un po’ di attenzione.
Il dislivello importante della prima parte (Monte Vettore) sommato ad una capacità tecnica maggiore per quest’ultimo tratto (creste-Pizzo del Diavolo) e la pioggia nel finale innalzano nel complesso le difficoltà tecniche a “difficile” , per cui sarebbe opportuno essere allenati, utilizzare l'abbigliamento adeguato e anche possedere capacità peculiari proprie degli EE.
Le precauzioni meteo prese all'inizio purtroppo non sono bastate, alle ore 12:10 al rientro dalla Cima del Lago il vento e la pioggia, insistente negli ultimi 100 mt dal bivacco Zilioli, hanno fermato il cammino con sosta presso il rifugio, per poi rientrare una volta passata la perturbazione.