Monte Verena e Rossapoan, rientro da Malga Verena e malga Quarti di Verena

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cembelvento

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Trail stats

Distance: 8.41 mi
Elevation gain: 1,900 ft
Technical difficulty: Moderate
Elevation loss: 1,900 ft
Max elevation: 6,575 ft
TrailRank: 52
Min elevation: 5,223 ft
Trail type: Loop

Time: 4 hours
Coordinates: 1797
Uploaded: January 17, 2023
Recorded: January 2023

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near Casare Verena, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Anello est del monte Verena, vista l'impossibilità di scendere a bordo pista di sci sono sceso deviando verso lo splendido punto panoramico del monte Rossapoan e poi più giù per l'abisso Spiller (si chiamerà così per il dj di Groovejet?). Infine si raggiunge malga dei Quarti di Verena per un percorso un po' "inventato" nel bosco e da lì sempre facile su carrareccia fino a malga Verena per rientrare a quota 1740 circa dove ci si ricongiunge al percorso di andata.
Curiosità storica, da Verena venne sparato il primo colpo di cannone che sancì l'entrata nella grande guerra da parte dell'Italia.

Waypoints

Bivio per parcheggio Verenetta

Da qui procedendo verso Nord si arriva al parcheggio Verenetta che è a pagamento. Solitamente affollato nei week end invernali dagli sciatori

Bivio croce del Civello

Per Verena si procede in direzione Nord

Bivio malga Dei Quarti

Prendendo la strada più a ovest si arriva direttamente in cima al Verena passando dalle Casermette. Più a est il giro si allunga tra le diverse malghe della zona.

Casermette

Resti di una Caserma della prima guerra

Bivio camminamento soldati

Da qui è possibile tagliare i tornanti e salire più rapidamente verso forte Verena. Nel caso di neve ghiacciata utili i ramponcini

Punto panoramico

Balcone panoramico su uno dei tornanti prima del forte Verena

Photo ofMonte Verena pannello informativo

Monte Verena pannello informativo

La cima del monte Verena è praticamente sopra il tetto del forte Verena, distrutto nel maggio del 1915 per un bombardamento austriaco. Il forte era costruito per sopportare colpi di 200mm circa, ma gli austriaci erano in possesso di calibro da 305mm. Cannoneggiando da Levico riuscirono a distruggere il forte, un colpo di mortaio penetrò nel forte e da solo fece almeno 50 morti.
Scrive Fritz Weber, un tenente austriaco che difendeva forte Verle sotto il micidiale fuoco di forte Verena, nel suo drammatico libro "tappe della disfatta" (leggetelo se volete avere un'idea degli orrori della prima guerra visti dalla parte Austriaca): "Per alleggerire la pressione contro i nostri punti d'appoggio, vengono distrutti con i mortai da 300mm., dopo quattro settimane di bombardamento, i forti italiani di Verena e Campolungo, nostri terribili avversari. Poiché ci sovrastavano di cinquecento metri e ognuno di essi era munito di quattro cannoni da 150mm, a lunga portata, protetti da cupole corazzate, potevano battere tutta la regione fino al lago di Caldonazzo. La loro scomparsa ci riempie di gioia: ci è dato finalmente vedere squarciate anche le loro torrette blindate. Verena, quella dannata bestia, non è più che un ammasso di rovine. Sui suoi spalti nessuna sentinella camminerà più."
"[...] andiamo alla ricerca delle batterie prese al nemico. Saliamo, anzitutto, sul Verena per fare una ispezione nel forte italiano, il nostro acerrimo nemico d'un tempo. Ci troviamo davanti a un desolato cumulo di rovine, al cui paragone Verle sembra quasi una reggia. Le cupole divelte e ridotte a pezzi, gli scudi del corpo delle casematte squarciati, e, in parte, caduti nei sotterranei. Veniamo a sapere che, durante il nostro bombardamento del giugno 1915, uno dei primi proiettili da 305mm, dopo aver fatto breccia nel corpo delle casematte, scoppiò nel corridoio principale del forte e uccise sul colpo cinquantatré uomini."

Monte Rossapoan

Cima secondaria del monte Verena verso est. Ha resti di una piccolo muretto probabilmente era una postazione di artiglieria della prima guerra. Panorama splendido.