Monte Venturosa (Val Brembana)
near Brembella, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La partenza. Varie vie di salita permettono di guadagnare la vetta del Monte Venturosa (mt. 1999). Il sentiero più veloce e remunerativo parte poco sopra l’abitato di Pianca, caratteristica frazione di San Giovanni Bianco. Tra stretti tornanti nel bosco raggiungiamo la località conosciuta come Foppette, dove troviamo un piccolo parcheggio che permette di posteggiare l’auto. Alle nostre spalle un cartello indica la nostra destinazione: il Passo del Grialeggio e, naturalmente, il monte Venturosa. Zaino in spalla, risaliamo quella che per il primo tratto è una ripida carrareccia. Alla nostra destra un bellissimo roccolo ristrutturato spunta dalla pace che regna in questo tratto di bosco, caratterizzato da faggi e betulle. Noi continuiamo lungo la strada carrabile per circa un chilometro, per poi abbandonarla in prossimità del sentiero CAI 136 (attenzione ai bolli bianco-rossi) che si snoda alla nostra sinistra. Ora si inizia a salire nel bosco, tra scorci sulle pareti del monte Venturosa, dove guglie e torrioni fanno da padroniDopo circa un’ora di cammino raggiungiamo il valico (mt. 1708) conosciuto come Passo del Grialeggio. Alla nostra sinistra si erge il monte Cancervo, a destra l’imponente Monte Venturosa, mentre davanti a noi il panorama si apre sui Piani dell’Alben e, in lontananza, il Resegone con i suoi cocuzzoli. Noi imbocchiamo il sentiero di destra, (segnavia CAI 102) e proseguiamo lungo la traccia ben segnalata che tra pascoli e torrioni ci porterà alla suggestiva “Baita del Giacom” (m.1834). Questa bellissima baita è stata recentemente ristrutturata ed è privata. Tuttavia, i proprietari hanno ricavato un piccolo spazio che può essere utilizzato dagli escursionisti come riparo in caso di maltempo. Una panchina, posta davanti alla baita, invita al riposo e alla contemplazione, regalando un panorama sulla media Val Brembana e sulle montagne che ne fanno da corona.
Recuperate le energie, possiamo continuare sul nostro percorso, che abbandona il segnavia CAI 102 e risale il fianco della montagna. La pendenza aumenta e il tracciato viene identificato da bolli giallo/blu, che indicano il percorso migliore per la salita. Dopo circa mezz’ora di cammino raggiungiamo la grande croce di vetta, posta su un basamento in cemento a 1999 metri di quota. Il panorama domina su tutta la Val Taleggio a 360 gradi, mostrando le principali cime che la contraddistinguono: il monte Sornadello, il Cancervo, i vicini Araralta e Baciamorti, il monte Sodadura, lo Zuccone Campelli, le Grigne e il Resegone, giusto per chiudere il cerchio. La discesa è consigliata dallo stesso versante di salita, anche se un ripido sentiero, non segnato sulle carte e in alcuni tratti poco visibile, scende direttamente dalla croce di vetta in direzione dell’abitato di Cespedosio.
Recuperate le energie, possiamo continuare sul nostro percorso, che abbandona il segnavia CAI 102 e risale il fianco della montagna. La pendenza aumenta e il tracciato viene identificato da bolli giallo/blu, che indicano il percorso migliore per la salita. Dopo circa mezz’ora di cammino raggiungiamo la grande croce di vetta, posta su un basamento in cemento a 1999 metri di quota. Il panorama domina su tutta la Val Taleggio a 360 gradi, mostrando le principali cime che la contraddistinguono: il monte Sornadello, il Cancervo, i vicini Araralta e Baciamorti, il monte Sodadura, lo Zuccone Campelli, le Grigne e il Resegone, giusto per chiudere il cerchio. La discesa è consigliata dallo stesso versante di salita, anche se un ripido sentiero, non segnato sulle carte e in alcuni tratti poco visibile, scende direttamente dalla croce di vetta in direzione dell’abitato di Cespedosio.
Waypoints
Car park
3,592 ft
Parcheggio
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