Monte Venda - ruderi del Monastero degli Olivetani [s. 'Lorenzoni']
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![Photo ofMonte Venda - ruderi del Monastero degli Olivetani [s. 'Lorenzoni']](https://s0.wklcdn.com/image_104/3145032/85305596/55124118Master.jpg)
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Author
Trail stats
- Distance
- 2.82 mi
- Elevation gain
- 810 ft
- Technical difficulty
- Easy
- Elevation loss
- 810 ft
- Max elevation
- 2,090 ft
- TrailRank
- 30
- Min elevation
- 1,208 ft
- Trail type
- Loop
- Moving time
- one hour 18 minutes
- Time
- 2 hours 9 minutes
- Coordinates
- 822
- Uploaded
- October 2, 2021
- Recorded
- September 2021
near Faedo, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso parte dal parcheggio con tavoli da picnic in via Pedevenda (o Sottovenda). Si segue il sentiero "G.Lorenzoni", che combacia in parte con l'alta Via dei Colli Euganei e coi sentieri numero 2 e 4. Il sentiero ha diverse diramazioni, ma è sempre ben segnato e permette di modificare il percorso allungandolo o accorciandolo a piacere senza rischio di perdersi.
I ruderi del monastero sono molto affascinanti, visitabili gratuitamente e offrono una vista panoramica spettacolare. Il primo venerdì del mese si tiene messa nella piccola cappella ricavata nella cripta.
Tre cose però rovinano molto l'ambiente magico del monastero: i container fuori dall'ingresso (in cui apparentemente qualcuno abita), la zona militare NATO (penso dismessa) che costeggia parte del percorso e delle rovine, e i pessimi interventi di "restauro" effettuati sulla struttura, in particolare la colata di cemento sul pavimento di quella che era la chiesa del complesso e la gigantesca croce bianca appesa sul muro esterno.
Il percorso è breve e tecnicamente semplice. Il dislivello è poco ma la pendenza media non è insignificante dati i pochi km di percorso.
Non sono presenti fontane.
I ruderi del monastero sono molto affascinanti, visitabili gratuitamente e offrono una vista panoramica spettacolare. Il primo venerdì del mese si tiene messa nella piccola cappella ricavata nella cripta.
Tre cose però rovinano molto l'ambiente magico del monastero: i container fuori dall'ingresso (in cui apparentemente qualcuno abita), la zona militare NATO (penso dismessa) che costeggia parte del percorso e delle rovine, e i pessimi interventi di "restauro" effettuati sulla struttura, in particolare la colata di cemento sul pavimento di quella che era la chiesa del complesso e la gigantesca croce bianca appesa sul muro esterno.
Il percorso è breve e tecnicamente semplice. Il dislivello è poco ma la pendenza media non è insignificante dati i pochi km di percorso.
Non sono presenti fontane.
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