Monte Tre Pizzi

Dopo avere percorso la strada principale che, dopo qualche chilometro più a nord dell’abitato di Ciminà, va verso la direzione dei Piani di Moleti, si giunge ad uno slargo dove posteggiare l’auto.
Il Monte San Pietro, denominato “Tre Pizzi”, nome che deriva dalla particolare conformazione del monte, con tre enormi torrioni di roccia che svettano sul versante verso il mar Jonio, sorge tra i comuni di Antonimina e Ciminà. Presenta un'elevazione di 700 metri ai confini del Parco dell'Aspromonte.
L’itinerario, ben tracciato e corrispondente al sentiero Cari 213, si sviluppa prevalentemente in piano anche se non mancano tratti in cui si alternano salite e discese.
Una volta giunti sulla parte sommitale dei Tre Pizzi, il panorama è vasto e va da Capo Bruzzano a Monte Due Mari. E’ possibile godere di un suggestivo panorama chiuso a nord dalla rocca di Gerace e a sud dalle alture di Pietra Cappa e dell'Aspromonte, con vista sulla costiera jonica, Locri e i paesi circostanti.
Dalla sommità si possono, in particolar modo, individuare le successioni di crinali e cime che a sud degradano verso la costa jonica: si distinguono Monte Colaciuri, Serro Macalandrà, Monte Pinticudi con la grotta di Nino Martino ed il possente Monte Sperone. Più a sud ancora: i monti Scapparrone e Iofri con il suo taglio netto, e, seminascosto da Monte Perre, Puntone Galera. Le frane sul Bonamico, le Grandi Pietre ed il Montalto, coronano nella parte interna il panorama di questa fascinosa e vasta area.
Il monte, fino a qualche secolo fa era meta di pellegrini provenienti da tutta la Locride in occasione dell'annuale fiera di bestiame in onore di San Pietro.
Si evidenzia che, per problemi di ricezione del segnale gps lungo i ritorno, il percorso misura effettivamente circa 6 km.