Monte Sparacio
near Purgatorio, Sicilia (Italia)
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Waypoints
Palma Nana
E' un cespuglio sempreverde che può raggiungere altezze sino a 2 metri. La fibra ottenuta dalle foglie è ancora utilizzata per la fabbricazione di alcuni produzione artigianali tipiche siciliane, come ceste e panieri. Non molti sanno che le scope di palma nana, in dialetto “scupazza”, sono ancora oggi ritenute le migliori per la pulizia dei forni a legna.
Querce
Sono tante le leggende sulle querce, una siciliana parla di un contadino che si addormentò alla base di una quercia molto simili a quelle più grandi che si trovano in questo bosco; una voce gli parlò promettendogli di fargli trovare un forziere ricco di tesori dopo tre giorni, a patto che non avesse riferito il segreto a nessuno. Tornato a casa si confidò con la moglie che lo trascinò indietro a scavare intorno alle radici. Quando il nuovo giorno albeggiò i due persero la voce per sempre.
Punto Panoramico
Veduta sul paese di Buseto Palizzolo
Bosco Giacolamaro
Area di rimboschimento artificiale.
Pino Marittimo
è un albero sempreverde della famiglia delle Pinaceae che trova il suo ambiente ideale vicino alle coste del Mar Mediterraneo.
Arrivo
Nel caso volessi proseguire fino alla vetta, scarica l'itinerario numero 22
Partenza
Invaso artificiale
Bivio
All'andata prendere il sentiero di destra. Al ritorno prendere il sentiero di sinistra.
Monte Sparagio (1.110 m s.l.m.)
La leggenda dei briganti.
Si narra che qui vi fosse una grande pietra piatta e rettangolare denominata “Tavula di Turricianu”, dove furono svolte alcune delle riunioni della banda di briganti capeggiata da Pasquale Turriciano, banda nata intorno al 1862 con i moti di ribellione alla leva militare obbligatoria.
Al bandito di origine castellammarese gli si attribuisce grande eroismo e lealtà.
E’ stato ucciso nel 1870 dai carabinieri, dopo anni di brigantaggio.
Prima Colma (1.007 m s.l.m.)
Colma di mezzo (1.001 m s.l.m.)
Margio
Il “margio” è una piccola zona umida, una depressione nella quale l’acqua durante l’inverno si raccoglie formando un piccolo laghetto o un acquitrino.
Rifugio forestale
Pagliaio
Negli ambienti rurali e pastorali di tutto il continente europeo con il termine pagliaio si intendeva anche un tipo di rifugio temporaneo abitato da una famiglia o da un gruppo di lavoratori stagionali che vi soggiornavano per un determinato periodo dell'anno. Di norma era costituito da un unico ambiente, più o meno esteso, in cui ci si rifugiava e si raccoglievano le masserizie. Esso aveva carattere più o meno provvisorio ed era costruito per lo più con paglia disposta su una intelaiatura a capanna; in casi meno frequenti e per tipologie poco estese il pagliaio aveva pareti di pietra a secco, o più raramente di tronchi, con il tetto di paglia. Nelle varie tipologie era abitato dai carbonai nelle foreste durante il periodo della carbonificazione, dai pastori in altura durante il periodo estivo -quando seguivano le greggi nella transumanza estiva- oppure anche dagli agricoltori, nei periodi prossimi al raccolto di produzioni pregiate, per scoraggiare fenomeni di furto.
Abitazione rurale
Robinia pseudo Acacia
Pianta non autoctona originaria dell'America del Nord e naturalizzata in Europa nel XVII secolo. Può raggiungere fino ai 25 metri di altezza.
Cipresso
I cipressi sono alberi sempreverdi con foglie ridotte a squame, strettamente addossate le une alle altre o divaricate all'apice, secondo le specie. In alcune specie, le foglie schiacciate rilasciano un caratteristico fetore. Il colore delle foglie è molto scuro nel cipresso diffuso in Italia (Cupressus sempervirens), ma in altre specie è più chiaro e persino verdazzurro (Cupressus arizonica).
Punto Panoramico
Alla vs. sinistra in lontananza monte Erice, di fronte sul mare Monte Cofano. Proseguendo, veduta su Baia Margherita e capo San Vito lo Capo.
Agrifoglio
E’ una pianta antichissima già diffusa in Europa prima delle glaciazioni pleistoceniche. Ritenuto magico anche prima dell'avvento del Natale cristiano, si diceva proteggesse dai demoni e portasse fortuna. Secondo la nuova tradizione cristiana, la struttura della foglia infatti ricorderebbe la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue. Inoltre i boccioli bianchi sarebbero immagine della purezza della Madonna. Tra le tradizioni cristiane si dice che le bacche dell'agrifoglio derivassero dal sangue coagulato di un pastore che nel recare doni a Gesù si era ferito con le foglie pungenti della pianta. Attenzione le sue bacche sono altamente tossiche !!!
Pini marittimi ed abeti
Parcheggio
Parcheggiare lungo la strada.
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