Monte Soratte +i '5 Eremi' +i'3 Meri' +'BUNKER esterno'(tracciato ampio da Sant'Oreste)
near Sant'Oreste, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Monte Soratte +i "5 Eremi" +i"3 Meri" +"BUNKER esterno"(tracciato ampio da Sant'Oreste)
In una giornata uggiosa invernale, che non mi ha permesso di godere dei tipici panorami che il Monte Soratte regala, nonostante non sia di grande elevazione, ma che ugualmente mi ha divertito per il suo tracciato che varia tra il didattico-storico-selvaggio-avventuroso.In assenza di vento,ma con clima rigido e piovoso appunto , insieme al mio inseparabile amico a4zampe "TEPPA", ho deciso di rifare un giretto sul monte Soratte,bizzarro ed isolato monte in mezzo alla pianura Romana- Sabina, che nonostante i suoi quasi settecento metri di altezza sembra di essere molto più in alto.
Ho iniziato con il visitare l'eremo di Santa Ronana(eremo più isolato dagli altri presenti sul Soratte) ed i Meri(doline carsiche profonde circa 100mt., si dice) per poi proseguire con il classico "itinerario didattico+itinerario degli Eremi" che porta fino al punto più alto del Monte. Nella discesa ho proseguito in un "avventuroso-selvaggio; inedito ed inusuale"sentiero 204a (tracciato poco frequentato,e chiuso per via di una vecchia frana, ma che ultimamente è stato "rinfrescato"),che infine mi ha permesso di fare con un tuffo nel passato transitando nella parte esterna del BUNKER del Soratte.
[Premessa importante: 1°)Ho ripercorso per l'ennesima volta questo tracciato per registrare una traccia ben precisa e con l'obiettivo di fornire ausilio a chi vorrà prodigarsi in questa escursione.
2°)Non tenete presente il tempo totale, ma solo il tempo in movimento(adeguandolo alle vostre prestazioni), perché a me piace effettuare lunghe soste per godermi al meglio lo scenario circostante che la natura mi offre gratuitamente e con il rispetto totale per essa.
3) attenzione ad effettuare questo percorso con condizioni meteorologiche avverse o proibitive, perché potreste trovare difficoltà a seguire la traccia e non poter riuscire a portare a termine l'escursione per difficoltà che si potrebbero presentare lungo il tracciato
4)Percorso da effettuare in questo senso antiorario, i senso opposto potrebbe risultare molto più impegnativo, ma soprattutto non avrebbe lo stesso fascino.]
Parcheggiando la macchina nella sotto piazza del paese di Sant'Oreste [Piazza Giosafat Riccioni (Sant'Oreste)] , adibito appunto a parcheggio veicolare, mi sono diretto verso la fine del parcheggio stesso dove a sx inizia il sentiero 203 che, in un comodo tracciato in discesa, ben battuto, porta ai famosi Meri(tre grandi voragini di origine carsica, che si trovano alla base orientale della montagna. Questi pozzi, comunicanti fra loro e profondi circa 100mt.,e che rivestono un notevole interesse speleologico),recintati da una staccionata e vicini tra loro.
Scattate le foto, e lanciato il sasso per testare la profondità, ho proseguito per il sentiero arrivando al bivio a sx che porta all'eremo di Santa Romana, uno dei più belli del luogo,a mio parere. Anche qui, dopo le foto, sono torna indietro al bivietto per poi proseguire in discesa fino alla sterrata(punto più basso di tutta l'escursione)e prendere a dx, risalendo comodamente fino alla strada asfaltata che deve essere per forza percorsa per circa un paio di 100mt. E poi prendere a sx il sentiero 203ª che porta a raggiungere, in salita facilmente, il Percorso Vita.
Una volta arrivato al Percorso Vita(Percorso di 7.1 km oppure 10.000-passi, con partenza da Sant'Oreste. Questo percorso ha un'elevazione di circa 51mt.slm.ed è classificato con facile,ma che non si percorrerà per intero su questo tracciato)ho preso a sx per un paio di cento mt. fino a raggiungere il bivio con il sentiero 202a "le carbonarie" che si prende a dx ed inizia a salire su tracciolino del versante est del monte, comodo e ben battuto, denominato "percorso didattico" per via della presenza di luoghi dove si effettuavano cataste di tronchi che poi venivano bruciati per ricavare il carbone vegetale per cucinare(antiche carbonaie). Questo sentiero mi ha portato fino all'incrocio con il "quadrivia" (a sx si torna al paese passando per Sant'anna sentiero201, a dx diretti su cementata per il santuario di Madonna delle Grazie, diritti per sentiero 205 per visitare gli eremi) all'altezza di "L'Annunziata degli alberoni" dove ho preso il classico sentiero,denominato appunto "Sentiero degli Eremi", che mi ha permesso di visitare in seguenza tutti gli eremi. Quindi dall'Annunziata, dove c'è il bivio e la palina segnaletica che indica il percorso degli Eremi, sentiero 205, ho proseguito la salita andando subito dopo a SX, seguendo il comodo sentiero nel bosco per arrivare in pochi minuti alla svolta per l'Eremo di Santa Lucia, dove sorge la chiesetta(chiusa da lucchetto,mentre in passato l'ho trovata sempre aperta),
su una delle prime vetta del Soratte, e delle strutture(ormai ruderi) che dovevano servire agli eremiti come riparo, ma vi sono pochissime tracce. Molto viva nel paese la devozione per S. lucia la cui festa ricorre il 13 dicembre.
Da qui in poche decine di metri si raggiunge la punta dell'eremo dove la veduta panoramica ci viene completamente regalata dalla ampia visuale che si apre verso la pianura, risultando anche un ottimo punto panoramico su Sant'Oreste(che io non ho potuto godere per via delle nuvole basse e per la folta nebbia).
Ho ripreso il sentiero, tornando da prima indietro per qualche decina di metri e poi prosegure per dirigermi verso l'Eremo di Sant'Antonio.
Arrivato davanti a delle fievole rovine di un muro di cinta con il cancello divelto (che serve per andare alle spalle del complesso religioso della Madonna delle Grazie, dove si trovano all'interno di uno pseudo recinto i tristissimi ripetitori, ma putroppo utili per la nostra epoca...ma che abbiamo "bypassato" per lo scarso interesse che ci avrebbe regalato)ho proseguito sempre su sentiero 205 arrivando all'eremo di Sant'Antonio(anche questo chiuso da catena), molto bello e sugestivo per la sua posizione, dove mi sono trovato davanti le affascinanti rovine dell'eremo stesso adagiate praticamente su una parete del Monte. Dopo le foto di rito, senza il bel per panorama da sfondo a causa della nebbia(spero per voi di non trovarla), ho ripreso la marcia sul sentiero che si fa un po roccioso e leggermente esposto, ma nulla di pericoloso,nel quale bisogna prestare una leggerissima attenzione soprattutto se il fondo si presentasse bagnato nel periodo invernale e con pioggia(come nel mio caso), ma tranquillamente percorribile nelle altre stagioni, e proseguendo sino salito verso destra aggirando il complesso dell'Ex Romitorio della Madonna delle Grazie. Qui ho fatto un'altra piccola pausa vicini ad una fontanella per far bere Teppa, ma ottima poter riempire le borracce nel periodo estivo. Ripartendo, ho preso l'evidente e agevole carrareccia che sale docilmene verso la cima del Soratte 691mt.slm,dove ad aspettarmi ho ritrovato il bellissimo Eremo di San Silvestro(rigorosamente chiuso e visitabile con guida organizzata...ma che io sono riuscito a visitare da solo nel passato), con la sua struttura quasi tutta integra, ed i suoi bellissimi sotterranei, che lo rendono assolutamente affascinante.
Qui mi sono concesso la meritata pausa frutta, ahimè senza la veduta del Monte verso la pianura Romana, pianura Sabina ed Appennini vicini e lontani, ed i ben visibili altri picchi del Monte a causa della nebbia e nuvole basse che mai mi hanno abbandonato.
Finita la pausa frutta, e fatte le foto di rito con Teppa, mi sono rimesso in marcia lasciandoci alle spalle San Silvestro e proseguendo sul sentiero che scende zig-zagando su sentiero ufficiale, aggirando un altro picco del Soratte, passando accanto alla famosa "Pietra sospesa" che sembra stia per cadere nel dirupo sottostante,con suggestiva e bellissima scena.
Ho continuato a scendere per un po e poi ho risalito brevemente verso l'ultimo picco,dove infine si trovano i Ruderi della "Casaccia dei ladri"(un muretto a modi di balcone, ma che una leggenda racconta che la struttura veniva usata come rifugio dai briganti e come punto di osservazione per avvistare il passaggio sottostante di carovane per poi assaltarle).
Dalla casaccia si può avere un'ottima vista sul picco massimo del Soratte ed eremo di San Silvestro(non per me,come sopra, nebbia fitta). Ripartendo si prosegue sul sentiero in ripida discesa,zig-zagando, il quale presenta un breve tratto che é stato purtroppo martoriato dal maltempo dei giorni precedenti che ha reso difficile orientarsi in un punto chiave, ma se si presta attenzione si trova il passaggio del sentiero nascosto tra due rocciette aggirando un masso,e dopo ciò ho ripreso subito il visibile sentiero che mi ha condotto verso l'incrocio con il sentiero 202(a dx che riporta al percorso vita) che svoltando a sx ha dato inizio ell'avventuroso tratto segnato come sentiero 204.
La nomina di "avventuroso tratto" l'ho assegnata per via che il sentiero 204 é un sentiero poco battuto(anzi pochissimo...per fortuna)dagli "escursionisti turistici domenicali" che popolano i "classici & facili" percorsi del monte Soratte.
Quindi, dal bivio sono andato a sx risalendo leggermente per poi iniziare una discesa non proprio comoda(a causa del fogliame e fondo scivoloso per rocciette "sgranate"),ma non proibitiva, fino ad arrivare alla
"grotta-tunnel" abbandonata, che si può visitare "PRESTANDO ATTENZIONE" perché è buia e con recinzioni protettive che delimitano la "cavità" ormai rovinate.
Da qui ho continuato sul sentiero che prosegue a SX(attenzione, non fatevi ingannare dal materiale di risulta che vi porta a scendere,ma rimanete in quota e cercate di proseguire a sx del paletto con indicazioni, aiutandovi con il gps se vi dovesse servire),inizialmente nascosto dalla vegetazione,ma poi si prosegue facilmente su evidente carrareccia di mezzacosta che percorre il lato est del monte fino ad arrivare al cancello di "fine percorso militare del BUNKER del Soratte". Oltrepassato il cancello, mi sono immerso in una sorta "salto nel passato" di "chilometro storico" per via dei ruderi esterni del BUNKER (resti di caserma)e per i numerosi mezzi militari sparsi lungo la sterrata che costeggia il BUNKER stesso...TUTTO MOLTO BELLO, come fare un salto appunto nel passato.
Alla fine della sterrata si hanno 2 possibilità: 1) per chi ha poche energie o tempo ristretto può proseguire oltrepassando il cancello d'ingresso e percorrere un tratto di strada asfaltata del paese fino ad arrivare al parcheggio,e chiudere il nostro soddisfacente anello.
2)Prendere a sx il sentiero 204b "Sentiero delle Sentinelle",che risale con pendenza accentuata, portando da prima alla "cappelletta di SS.Salvatore e poi al Crocione che sovrasta Sant'Oreste, su un punto panoramico da non perdere...io ho proseguito con questa seconda possibilità.
Arrivato alla Crocie, finalmente le nuvole mi hanno abbandonato e ho potuto scattare qualche foto e godere del panorama (che ormai conoscevo benissimo, ma che regala ogniqualvolta una bella emozione).
Rimmettendomi in marcia, percorrendo l'ultimo tratto su strada cementata e poi passando per l'inizio del paese, sono arrivato al parcheggio chiudendo questo bellissimo tracciato che come detto all'inizio è "storico-didattico-selvaggio-avventuroso".
L'Escursione è assolutamente consigliata a tutte le persone che hanno voglia di fare una camminata in una montagna poco impegnativa(non proprio) con bellissimi scenari ed avventurosi (tratto 204), ma anche con un Minimo di allenamento e preparazione.
Ecco perché Monte Soratte regala emozioni storiche ed uniche, specialmente alla fine passando sul percorso militare del BUNKER del SORATTE(consigliatissima anche la visita all'interno su appuntamento e prenotazione).
BUONA ESCURSIONE e...ci si vede in vetta!!!!
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Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico ""ANIMALI MONTANI""".
https://instagram.com/animalimontani?utm_medium=copy_link
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(Annuncio importante di "Disclaimer":
•Le informazioni contenute nei percorsi My wikiloc sono dati, opinioni ed esperienze dell'autore. Queste informazioni non possono mai essere considerate sufficienti per svolgere uno dei percorsi o delle attività descritte.
•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
[ATTENZIONE: DESCRIZIONE IN FASE DI AGGIORNAMENTO]
In una giornata uggiosa invernale, che non mi ha permesso di godere dei tipici panorami che il Monte Soratte regala, nonostante non sia di grande elevazione, ma che ugualmente mi ha divertito per il suo tracciato che varia tra il didattico-storico-selvaggio-avventuroso.In assenza di vento,ma con clima rigido e piovoso appunto , insieme al mio inseparabile amico a4zampe "TEPPA", ho deciso di rifare un giretto sul monte Soratte,bizzarro ed isolato monte in mezzo alla pianura Romana- Sabina, che nonostante i suoi quasi settecento metri di altezza sembra di essere molto più in alto.
Ho iniziato con il visitare l'eremo di Santa Ronana(eremo più isolato dagli altri presenti sul Soratte) ed i Meri(doline carsiche profonde circa 100mt., si dice) per poi proseguire con il classico "itinerario didattico+itinerario degli Eremi" che porta fino al punto più alto del Monte. Nella discesa ho proseguito in un "avventuroso-selvaggio; inedito ed inusuale"sentiero 204a (tracciato poco frequentato,e chiuso per via di una vecchia frana, ma che ultimamente è stato "rinfrescato"),che infine mi ha permesso di fare con un tuffo nel passato transitando nella parte esterna del BUNKER del Soratte.
[Premessa importante: 1°)Ho ripercorso per l'ennesima volta questo tracciato per registrare una traccia ben precisa e con l'obiettivo di fornire ausilio a chi vorrà prodigarsi in questa escursione.
2°)Non tenete presente il tempo totale, ma solo il tempo in movimento(adeguandolo alle vostre prestazioni), perché a me piace effettuare lunghe soste per godermi al meglio lo scenario circostante che la natura mi offre gratuitamente e con il rispetto totale per essa.
3) attenzione ad effettuare questo percorso con condizioni meteorologiche avverse o proibitive, perché potreste trovare difficoltà a seguire la traccia e non poter riuscire a portare a termine l'escursione per difficoltà che si potrebbero presentare lungo il tracciato
4)Percorso da effettuare in questo senso antiorario, i senso opposto potrebbe risultare molto più impegnativo, ma soprattutto non avrebbe lo stesso fascino.]
Parcheggiando la macchina nella sotto piazza del paese di Sant'Oreste [Piazza Giosafat Riccioni (Sant'Oreste)] , adibito appunto a parcheggio veicolare, mi sono diretto verso la fine del parcheggio stesso dove a sx inizia il sentiero 203 che, in un comodo tracciato in discesa, ben battuto, porta ai famosi Meri(tre grandi voragini di origine carsica, che si trovano alla base orientale della montagna. Questi pozzi, comunicanti fra loro e profondi circa 100mt.,e che rivestono un notevole interesse speleologico),recintati da una staccionata e vicini tra loro.
Scattate le foto, e lanciato il sasso per testare la profondità, ho proseguito per il sentiero arrivando al bivio a sx che porta all'eremo di Santa Romana, uno dei più belli del luogo,a mio parere. Anche qui, dopo le foto, sono torna indietro al bivietto per poi proseguire in discesa fino alla sterrata(punto più basso di tutta l'escursione)e prendere a dx, risalendo comodamente fino alla strada asfaltata che deve essere per forza percorsa per circa un paio di 100mt. E poi prendere a sx il sentiero 203ª che porta a raggiungere, in salita facilmente, il Percorso Vita.
Una volta arrivato al Percorso Vita(Percorso di 7.1 km oppure 10.000-passi, con partenza da Sant'Oreste. Questo percorso ha un'elevazione di circa 51mt.slm.ed è classificato con facile,ma che non si percorrerà per intero su questo tracciato)ho preso a sx per un paio di cento mt. fino a raggiungere il bivio con il sentiero 202a "le carbonarie" che si prende a dx ed inizia a salire su tracciolino del versante est del monte, comodo e ben battuto, denominato "percorso didattico" per via della presenza di luoghi dove si effettuavano cataste di tronchi che poi venivano bruciati per ricavare il carbone vegetale per cucinare(antiche carbonaie). Questo sentiero mi ha portato fino all'incrocio con il "quadrivia" (a sx si torna al paese passando per Sant'anna sentiero201, a dx diretti su cementata per il santuario di Madonna delle Grazie, diritti per sentiero 205 per visitare gli eremi) all'altezza di "L'Annunziata degli alberoni" dove ho preso il classico sentiero,denominato appunto "Sentiero degli Eremi", che mi ha permesso di visitare in seguenza tutti gli eremi. Quindi dall'Annunziata, dove c'è il bivio e la palina segnaletica che indica il percorso degli Eremi, sentiero 205, ho proseguito la salita andando subito dopo a SX, seguendo il comodo sentiero nel bosco per arrivare in pochi minuti alla svolta per l'Eremo di Santa Lucia, dove sorge la chiesetta(chiusa da lucchetto,mentre in passato l'ho trovata sempre aperta),
su una delle prime vetta del Soratte, e delle strutture(ormai ruderi) che dovevano servire agli eremiti come riparo, ma vi sono pochissime tracce. Molto viva nel paese la devozione per S. lucia la cui festa ricorre il 13 dicembre.
Da qui in poche decine di metri si raggiunge la punta dell'eremo dove la veduta panoramica ci viene completamente regalata dalla ampia visuale che si apre verso la pianura, risultando anche un ottimo punto panoramico su Sant'Oreste(che io non ho potuto godere per via delle nuvole basse e per la folta nebbia).
Ho ripreso il sentiero, tornando da prima indietro per qualche decina di metri e poi prosegure per dirigermi verso l'Eremo di Sant'Antonio.
Arrivato davanti a delle fievole rovine di un muro di cinta con il cancello divelto (che serve per andare alle spalle del complesso religioso della Madonna delle Grazie, dove si trovano all'interno di uno pseudo recinto i tristissimi ripetitori, ma putroppo utili per la nostra epoca...ma che abbiamo "bypassato" per lo scarso interesse che ci avrebbe regalato)ho proseguito sempre su sentiero 205 arrivando all'eremo di Sant'Antonio(anche questo chiuso da catena), molto bello e sugestivo per la sua posizione, dove mi sono trovato davanti le affascinanti rovine dell'eremo stesso adagiate praticamente su una parete del Monte. Dopo le foto di rito, senza il bel per panorama da sfondo a causa della nebbia(spero per voi di non trovarla), ho ripreso la marcia sul sentiero che si fa un po roccioso e leggermente esposto, ma nulla di pericoloso,nel quale bisogna prestare una leggerissima attenzione soprattutto se il fondo si presentasse bagnato nel periodo invernale e con pioggia(come nel mio caso), ma tranquillamente percorribile nelle altre stagioni, e proseguendo sino salito verso destra aggirando il complesso dell'Ex Romitorio della Madonna delle Grazie. Qui ho fatto un'altra piccola pausa vicini ad una fontanella per far bere Teppa, ma ottima poter riempire le borracce nel periodo estivo. Ripartendo, ho preso l'evidente e agevole carrareccia che sale docilmene verso la cima del Soratte 691mt.slm,dove ad aspettarmi ho ritrovato il bellissimo Eremo di San Silvestro(rigorosamente chiuso e visitabile con guida organizzata...ma che io sono riuscito a visitare da solo nel passato), con la sua struttura quasi tutta integra, ed i suoi bellissimi sotterranei, che lo rendono assolutamente affascinante.
Qui mi sono concesso la meritata pausa frutta, ahimè senza la veduta del Monte verso la pianura Romana, pianura Sabina ed Appennini vicini e lontani, ed i ben visibili altri picchi del Monte a causa della nebbia e nuvole basse che mai mi hanno abbandonato.
Finita la pausa frutta, e fatte le foto di rito con Teppa, mi sono rimesso in marcia lasciandoci alle spalle San Silvestro e proseguendo sul sentiero che scende zig-zagando su sentiero ufficiale, aggirando un altro picco del Soratte, passando accanto alla famosa "Pietra sospesa" che sembra stia per cadere nel dirupo sottostante,con suggestiva e bellissima scena.
Ho continuato a scendere per un po e poi ho risalito brevemente verso l'ultimo picco,dove infine si trovano i Ruderi della "Casaccia dei ladri"(un muretto a modi di balcone, ma che una leggenda racconta che la struttura veniva usata come rifugio dai briganti e come punto di osservazione per avvistare il passaggio sottostante di carovane per poi assaltarle).
Dalla casaccia si può avere un'ottima vista sul picco massimo del Soratte ed eremo di San Silvestro(non per me,come sopra, nebbia fitta). Ripartendo si prosegue sul sentiero in ripida discesa,zig-zagando, il quale presenta un breve tratto che é stato purtroppo martoriato dal maltempo dei giorni precedenti che ha reso difficile orientarsi in un punto chiave, ma se si presta attenzione si trova il passaggio del sentiero nascosto tra due rocciette aggirando un masso,e dopo ciò ho ripreso subito il visibile sentiero che mi ha condotto verso l'incrocio con il sentiero 202(a dx che riporta al percorso vita) che svoltando a sx ha dato inizio ell'avventuroso tratto segnato come sentiero 204.
La nomina di "avventuroso tratto" l'ho assegnata per via che il sentiero 204 é un sentiero poco battuto(anzi pochissimo...per fortuna)dagli "escursionisti turistici domenicali" che popolano i "classici & facili" percorsi del monte Soratte.
Quindi, dal bivio sono andato a sx risalendo leggermente per poi iniziare una discesa non proprio comoda(a causa del fogliame e fondo scivoloso per rocciette "sgranate"),ma non proibitiva, fino ad arrivare alla
"grotta-tunnel" abbandonata, che si può visitare "PRESTANDO ATTENZIONE" perché è buia e con recinzioni protettive che delimitano la "cavità" ormai rovinate.
Da qui ho continuato sul sentiero che prosegue a SX(attenzione, non fatevi ingannare dal materiale di risulta che vi porta a scendere,ma rimanete in quota e cercate di proseguire a sx del paletto con indicazioni, aiutandovi con il gps se vi dovesse servire),inizialmente nascosto dalla vegetazione,ma poi si prosegue facilmente su evidente carrareccia di mezzacosta che percorre il lato est del monte fino ad arrivare al cancello di "fine percorso militare del BUNKER del Soratte". Oltrepassato il cancello, mi sono immerso in una sorta "salto nel passato" di "chilometro storico" per via dei ruderi esterni del BUNKER (resti di caserma)e per i numerosi mezzi militari sparsi lungo la sterrata che costeggia il BUNKER stesso...TUTTO MOLTO BELLO, come fare un salto appunto nel passato.
Alla fine della sterrata si hanno 2 possibilità: 1) per chi ha poche energie o tempo ristretto può proseguire oltrepassando il cancello d'ingresso e percorrere un tratto di strada asfaltata del paese fino ad arrivare al parcheggio,e chiudere il nostro soddisfacente anello.
2)Prendere a sx il sentiero 204b "Sentiero delle Sentinelle",che risale con pendenza accentuata, portando da prima alla "cappelletta di SS.Salvatore e poi al Crocione che sovrasta Sant'Oreste, su un punto panoramico da non perdere...io ho proseguito con questa seconda possibilità.
Arrivato alla Crocie, finalmente le nuvole mi hanno abbandonato e ho potuto scattare qualche foto e godere del panorama (che ormai conoscevo benissimo, ma che regala ogniqualvolta una bella emozione).
Rimmettendomi in marcia, percorrendo l'ultimo tratto su strada cementata e poi passando per l'inizio del paese, sono arrivato al parcheggio chiudendo questo bellissimo tracciato che come detto all'inizio è "storico-didattico-selvaggio-avventuroso".
L'Escursione è assolutamente consigliata a tutte le persone che hanno voglia di fare una camminata in una montagna poco impegnativa(non proprio) con bellissimi scenari ed avventurosi (tratto 204), ma anche con un Minimo di allenamento e preparazione.
Ecco perché Monte Soratte regala emozioni storiche ed uniche, specialmente alla fine passando sul percorso militare del BUNKER del SORATTE(consigliatissima anche la visita all'interno su appuntamento e prenotazione).
BUONA ESCURSIONE e...ci si vede in vetta!!!!
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Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico ""ANIMALI MONTANI""".
https://instagram.com/animalimontani?utm_medium=copy_link
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(Annuncio importante di "Disclaimer":
•Le informazioni contenute nei percorsi My wikiloc sono dati, opinioni ed esperienze dell'autore. Queste informazioni non possono mai essere considerate sufficienti per svolgere uno dei percorsi o delle attività descritte.
•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
[ATTENZIONE: DESCRIZIONE IN FASE DI AGGIORNAMENTO]
Waypoints
Waypoint
1,323 ft
Si parte dal parcheggio di Sant'Oreste da dove inizia il sentiero 203 per raggiungere Santa Romana e i Meri
Religious site
1,750 ft
Alla ANNUNZIATA DEGLI ALBERONI si prosegue dritti per il 'Sentiero degli Eremi' 205
Summit
2,275 ft
Vetta del Monte Soratte
Purtroppo non ci sono foto panoramiche per colpa della nuvole basse
Waypoint
2,012 ft
Si scende ripidamente a zig-zag sempre su sentiero ben battuto...fare attenzione a non scivolare
Waypoint
1,925 ft
Attenzione: inizio discesa ripida, zig-zagando sempre su sentiero ufficiale...occhio a non scivolare
Intersection
1,655 ft
A sx per il sentiero 204a che porterà al BUNKER del Soratte...a dx si torna indietro verso il sentiero VITA
Waypoint
1,640 ft
Si scende ripidamente zig-zagando su sentiero ufficiale...attenzione a non scivolare
Intersection
1,466 ft
A sx...non scendete lungo il materiale di risulta, ma dalla grotta andare a sx
Waypoint
1,369 ft
Praticamente si percorre fino al bunker la vecchia carrareccia che doveva essere il proseguimento della strada militare che...
...doveva girare intorno al Monte Soratte
Waypoint
1,363 ft
Si prende la sterrata da dove inizia il lungo tratto esterno del BUNKER del Soratte
Intersection
1,409 ft
Si lascia la sterrata e si prende a sx il sentiero 204b in salita verso San Salvatore
Waypoint
1,520 ft
Si sale con pendenza accentuata su sentiero ben battuto costeggiando lavoro rete di recinzione
Comments (5)
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Un mix tra una traccia di Animali Montani, una vecchia mia risalente ad un anno prima e un po' allo scuro..
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Abbiamo seguito oggi questa traccia, ma al contrario, non volutamente però, e aggiunto una variante da una mia vecchia traccia di circa un anno fa'. Autori dell'epoca sempre Animali Montani, per me dei miti assoluti.
Mr. Janks grazie per il complimento. Sono contento di condividere con voi i percorsi...ci si vede in vetta!!!
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bella traccia che regala stupendi panorami malgrado la scarsa elevazione della montagna, davvero sembra di essere molto piu in alto.
dany.isidori83 condivido a pieno ciò che hai scritto. Daje...ci si vede in vetta!!!