Monte Serva Sud-Est: Pian de Staòl, i Castei, Buse dei Vedèi, Buse dei Orzés, viàz verso Pra D'Anties, Chiesetta Sant'Andrea.
near Ponte nelle Alpi-Polpet, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
L'uscita di oggi si può suddividere in 4 distinte sezioni con ambienti e gradi di difficoltà diversi.
• Da Nuova Erto a Buse dei Vedèi: percorso turistico-escursionistico senza alcun tipo di difficoltà.
Si segue l'evidentissima traccia, da prima in dolce salita, poi spiana quasi subito, si passa la bella cascata del Rio Secco, e si prosegue lisci fino al bivio a Pian de Staòl, dove si piega verso destra e si sale ora su traccia più ripida ma sempre senza difficoltà oggettive.
• Da Buse dei Vedèi alla discesa lato Rio Secco: dalle buse dei Vedèi si cambia decisamente ambiente, abbiamo deciso di lasciare la traccia principale, che cmq diventa più informale, ed a un bivio pieghiamo prima a dx e poi si sale a sx su ripido pendio erboso che porta a I Castei, qui traccia inesistente, si va a sentimento cercando di districarsi tra loppe e mughi, si arriva cmq faticosamente (riprendendo a volte brevi e labili tracce) al pianoro sotto le Crode dei For che è attraversato dall'Altavia dei Bellunesi, qui sosta merenda, e poi prendiamo a dx in libera interpretazione stando sotto le suddete pareti, attraversando grandi pale erbose in forte pendenza, ci caliamo lentamente fino ad arrivare ad un spigolo (vedi waypoint) da aggirare sulla sx, in forte esposizione.
Qui abbiamo CALZATO i ramponi. Tabacco qui mostra un sentiero che dovrebbe correre sotto parete per poi guadare il Rio Secco, ma abbiamo preferito scendere.
• Discesa lato Rio Secco e viàz dei Pra d'Anties: qui l'ambiente si fa severo, ramponi obbligatori per calarci su pendio erboso in grande pendenza e perdere circa 150D- fino ad arrivare alla base di un ammasso di neve dove troviamo un guado e una vaga bollatura blu che invita a piegare a sx e risalire di circa 50m il torrente per poi salire stavolta a dx su traccia leggermente più marcata. Qui parte traccia stile viàz (attenzione a un passaggio su cengietta esposta) attraverso erbacce, loppe, mughi, salti tra roccette, qualche ramo tagliato e qualche raro cenno di un antica bollatura blu, si segue il senso logico del proseguo e qualche traccia di animale, attenzione che se non si ha un grande senso dell'orientamento ed un cartina a seguito qui ci si perde o ci si "incroda".
Si arriva ad un certo punto a un bel landro sulla dx, da qui abbiamo TOLTO i ramponi.
• Dal landro alla chiesetta di Sant'Andrea e rientro: qui la traccia torna entro i limiti escursionistici, si scende velocemente su traccia adesso evidente, si arriva a un bivio dove a dx si salirebbe al Col Frussal, ma noi abbiamo piegato a sx scendendo su ottima e ampia traccia, si perdono circa 400D- e si giunge alla chiesetta di Sant'Andrea, si lascia la chiesetta a destra e si continua a scendere velocemente, facendo attenzione a prendere le giuste deviazioni, tenendo principalmente direzione sud, a quota 530m circa si vira definivamente a dx, scendendo rapidamente fino ad incrociare asfalto percorrendolo per circa 1km fino al punto di partenza.
Copertura cellulare presente.
No punti acqua evidenti.
Passo odierno lento.
Conclusioni: escursione che mette alla prova preparazione fisica e senso dell'orientamento in maniera decisa.
OBBLIGATORI i ramponi per scendere le pale erbose lungo il Rio Secco, la fortissima pendenza, l'esposizione e le loppe slavate sono il perfetto connubio per caviglie girate e grandi ribaltoni.
DISCLAIMER: declino qualsiasi responsabilità per chi decide di seguire il percorso, chi intende farlo sia cosciente che è un ambiente molto severo ed isolato, necessaria una cartina e ottimo senso dell'orientamento, oltre a una buona preparazione fisica e scarpe adeguate (le basi insomma).
Per chi non è avvezzo a questo tipo di ambienti è meglio evitare; per chi invece ci mastica è un giro di grande soddisfazione.
Belli i branchi di camosci avvistati.
• Da Nuova Erto a Buse dei Vedèi: percorso turistico-escursionistico senza alcun tipo di difficoltà.
Si segue l'evidentissima traccia, da prima in dolce salita, poi spiana quasi subito, si passa la bella cascata del Rio Secco, e si prosegue lisci fino al bivio a Pian de Staòl, dove si piega verso destra e si sale ora su traccia più ripida ma sempre senza difficoltà oggettive.
• Da Buse dei Vedèi alla discesa lato Rio Secco: dalle buse dei Vedèi si cambia decisamente ambiente, abbiamo deciso di lasciare la traccia principale, che cmq diventa più informale, ed a un bivio pieghiamo prima a dx e poi si sale a sx su ripido pendio erboso che porta a I Castei, qui traccia inesistente, si va a sentimento cercando di districarsi tra loppe e mughi, si arriva cmq faticosamente (riprendendo a volte brevi e labili tracce) al pianoro sotto le Crode dei For che è attraversato dall'Altavia dei Bellunesi, qui sosta merenda, e poi prendiamo a dx in libera interpretazione stando sotto le suddete pareti, attraversando grandi pale erbose in forte pendenza, ci caliamo lentamente fino ad arrivare ad un spigolo (vedi waypoint) da aggirare sulla sx, in forte esposizione.
Qui abbiamo CALZATO i ramponi. Tabacco qui mostra un sentiero che dovrebbe correre sotto parete per poi guadare il Rio Secco, ma abbiamo preferito scendere.
• Discesa lato Rio Secco e viàz dei Pra d'Anties: qui l'ambiente si fa severo, ramponi obbligatori per calarci su pendio erboso in grande pendenza e perdere circa 150D- fino ad arrivare alla base di un ammasso di neve dove troviamo un guado e una vaga bollatura blu che invita a piegare a sx e risalire di circa 50m il torrente per poi salire stavolta a dx su traccia leggermente più marcata. Qui parte traccia stile viàz (attenzione a un passaggio su cengietta esposta) attraverso erbacce, loppe, mughi, salti tra roccette, qualche ramo tagliato e qualche raro cenno di un antica bollatura blu, si segue il senso logico del proseguo e qualche traccia di animale, attenzione che se non si ha un grande senso dell'orientamento ed un cartina a seguito qui ci si perde o ci si "incroda".
Si arriva ad un certo punto a un bel landro sulla dx, da qui abbiamo TOLTO i ramponi.
• Dal landro alla chiesetta di Sant'Andrea e rientro: qui la traccia torna entro i limiti escursionistici, si scende velocemente su traccia adesso evidente, si arriva a un bivio dove a dx si salirebbe al Col Frussal, ma noi abbiamo piegato a sx scendendo su ottima e ampia traccia, si perdono circa 400D- e si giunge alla chiesetta di Sant'Andrea, si lascia la chiesetta a destra e si continua a scendere velocemente, facendo attenzione a prendere le giuste deviazioni, tenendo principalmente direzione sud, a quota 530m circa si vira definivamente a dx, scendendo rapidamente fino ad incrociare asfalto percorrendolo per circa 1km fino al punto di partenza.
Copertura cellulare presente.
No punti acqua evidenti.
Passo odierno lento.
Conclusioni: escursione che mette alla prova preparazione fisica e senso dell'orientamento in maniera decisa.
OBBLIGATORI i ramponi per scendere le pale erbose lungo il Rio Secco, la fortissima pendenza, l'esposizione e le loppe slavate sono il perfetto connubio per caviglie girate e grandi ribaltoni.
DISCLAIMER: declino qualsiasi responsabilità per chi decide di seguire il percorso, chi intende farlo sia cosciente che è un ambiente molto severo ed isolato, necessaria una cartina e ottimo senso dell'orientamento, oltre a una buona preparazione fisica e scarpe adeguate (le basi insomma).
Per chi non è avvezzo a questo tipo di ambienti è meglio evitare; per chi invece ci mastica è un giro di grande soddisfazione.
Belli i branchi di camosci avvistati.
Waypoints
Intersection
4,452 ft
Il canale innevato appena superato, bisogna passare lato nevaio e risalire circa 50m, poi inizia traccia sulla dx, bollo blu.
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