Monte San Vicino- Grotta di san Francesco-Rocca degli Ottoni Arco da Frontale- supertrek marzo2024
near Frontale, Marche (Italia)
Viewed 51 times, downloaded 1 times
Trail photos
Itinerary description
RISERVA NATURALE REGIONALE DEL MONTE VICINO E CANFAITO
Percorso ad anello da Frontale passando per:
- Trocchi di san Vicino (7.9 km)
- Grotta San Francesco (8.9 km)
- Monte San Vicino (9.9 km)
- Rocca degli Ottoni Arco (15.2 km)
l Dislivello positivo Garmin è 1750metri, traccia scaricata da internet giro eseguito in senso orario
Anello straordinario adatto a persone allenate per un elevato dislivello e per la presenza di qualche fuori sentiero.Essendo attraversato da due strade può Essere abbreviato a piacere bellissimi paesaggi grotta di san francesco top.Dalla vetta il panorama è maestoso!!!Al km 5.2,altezza del fosso del Crino abbiamo avvistato tre bellissimi caprioli.
Buon divertimento
FONTI INTERNET
La
Zona di Protezione speciale “Monte San Vicino e Monte Canfaito” si estende per un’area di 4.719 ha, in parte all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e in parte all’interno della Riserva Naturale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito .
il massiccio del Monte S. Vicino è costituito da calcari compatti grigio-bruni e calcari biancastri compatti. La vegetazione dell'area è rilevante per la presenza di specie quali Linaria purpurea che qui ha la stazione più settentrionale dell'Appennino centrale, Genista sylvestris, e di geofite che caratterizzano il sottobosco della faggeta. Di particolare rilievo è la faggeta di Canfaito con esemplari plurisecolari.
Il Monte San Vicino 1482metri slm(dal latino vicilinus, vigile) è un monte dell'Appennino marchigiano, diviso tra le province di Ancona e Macerata. Appartiene alla dorsale più esterna della catena Appenninica Marchigiana, ed è l’elemento di maggior spicco, non soltanto perché è la cima più alta, ma anche perché è visibile da quasi ogni punto del territorio circostante al quale esso si mostra con una forma alquanto rupestre e svettante su tutti i rilievi circostanti (un proverbio dialettale recita Pitì bellu se vede da Castellu, Pitì bruttu se vede dappertuttu). Ciò ne fa un elemento ben distinguibile e riconoscibile (pur nei suoi diversi profili) e come tale ha sempre rappresentato per l’intero territorio il primo punto di riferimento.Dalla sua cima abbiamo una visibilità straordinaria su tutte le catene montuose circostanti fino alla Dalmazia!!!
Non da ultimo è da ricordare che il territorio del San Vicino ha avuto il privilegio di “ospitare” San Romualdo, monaco benedettino fondatore dell’ordine dei camaldolesi. In tale luogo il Santo lasciò la vita terrena (1027). Venne sepolto nel monastero di Val di Castro, venerato come un nuovo San Benedetto e il luogo diventò subito meta di pellegrinaggio. Per vari secoli le sue spoglie restarono sepolte nell’abbazia di Valdicastro sotto il San Vicino (Oggi custodite nel duomo di Fabriano).
Tutta l’area del Monte San Vicino fu teatro di importanti battaglie nel corso della guerra di Liberazione, nella zona operavano diverse formazioni partigiane che parteciparono alla memorabile battaglia Roti-Valdiola-Chigiano del 25 marzo 1944 in cui i partigiani affrontarono i nazi-fascisti. Ogni anno si effettuano numerose escursioni per ricordare quei fatti e chi diede la vita tra quei boschi e su quei sentieri.
La diversità paesaggistica concentrata in un territorio tutto sommato non molto esteso rendono il Monte San Vicino un’area ideale per praticare attività all’aria aperta di vario genere. Dagli splendidi sentieri che portano alla Faggeta di Canfaito ai resti misteriosi della Rocca degli Ottoni.Le aree boschive alternate ai terreni coltivati, ai pascoli ed ai piccoli borghi donano al paesaggio una caratterizzazione unica.
Abbiamo già studiato qualche giretto nuovo nuovo, la zona è molto interessante torneremo sicuramente!!!
Percorso ad anello da Frontale passando per:
- Trocchi di san Vicino (7.9 km)
- Grotta San Francesco (8.9 km)
- Monte San Vicino (9.9 km)
- Rocca degli Ottoni Arco (15.2 km)
l Dislivello positivo Garmin è 1750metri, traccia scaricata da internet giro eseguito in senso orario
Anello straordinario adatto a persone allenate per un elevato dislivello e per la presenza di qualche fuori sentiero.Essendo attraversato da due strade può Essere abbreviato a piacere bellissimi paesaggi grotta di san francesco top.Dalla vetta il panorama è maestoso!!!Al km 5.2,altezza del fosso del Crino abbiamo avvistato tre bellissimi caprioli.
Buon divertimento
FONTI INTERNET
La
Zona di Protezione speciale “Monte San Vicino e Monte Canfaito” si estende per un’area di 4.719 ha, in parte all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e in parte all’interno della Riserva Naturale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito .
il massiccio del Monte S. Vicino è costituito da calcari compatti grigio-bruni e calcari biancastri compatti. La vegetazione dell'area è rilevante per la presenza di specie quali Linaria purpurea che qui ha la stazione più settentrionale dell'Appennino centrale, Genista sylvestris, e di geofite che caratterizzano il sottobosco della faggeta. Di particolare rilievo è la faggeta di Canfaito con esemplari plurisecolari.
Il Monte San Vicino 1482metri slm(dal latino vicilinus, vigile) è un monte dell'Appennino marchigiano, diviso tra le province di Ancona e Macerata. Appartiene alla dorsale più esterna della catena Appenninica Marchigiana, ed è l’elemento di maggior spicco, non soltanto perché è la cima più alta, ma anche perché è visibile da quasi ogni punto del territorio circostante al quale esso si mostra con una forma alquanto rupestre e svettante su tutti i rilievi circostanti (un proverbio dialettale recita Pitì bellu se vede da Castellu, Pitì bruttu se vede dappertuttu). Ciò ne fa un elemento ben distinguibile e riconoscibile (pur nei suoi diversi profili) e come tale ha sempre rappresentato per l’intero territorio il primo punto di riferimento.Dalla sua cima abbiamo una visibilità straordinaria su tutte le catene montuose circostanti fino alla Dalmazia!!!
Non da ultimo è da ricordare che il territorio del San Vicino ha avuto il privilegio di “ospitare” San Romualdo, monaco benedettino fondatore dell’ordine dei camaldolesi. In tale luogo il Santo lasciò la vita terrena (1027). Venne sepolto nel monastero di Val di Castro, venerato come un nuovo San Benedetto e il luogo diventò subito meta di pellegrinaggio. Per vari secoli le sue spoglie restarono sepolte nell’abbazia di Valdicastro sotto il San Vicino (Oggi custodite nel duomo di Fabriano).
Tutta l’area del Monte San Vicino fu teatro di importanti battaglie nel corso della guerra di Liberazione, nella zona operavano diverse formazioni partigiane che parteciparono alla memorabile battaglia Roti-Valdiola-Chigiano del 25 marzo 1944 in cui i partigiani affrontarono i nazi-fascisti. Ogni anno si effettuano numerose escursioni per ricordare quei fatti e chi diede la vita tra quei boschi e su quei sentieri.
La diversità paesaggistica concentrata in un territorio tutto sommato non molto esteso rendono il Monte San Vicino un’area ideale per praticare attività all’aria aperta di vario genere. Dagli splendidi sentieri che portano alla Faggeta di Canfaito ai resti misteriosi della Rocca degli Ottoni.Le aree boschive alternate ai terreni coltivati, ai pascoli ed ai piccoli borghi donano al paesaggio una caratterizzazione unica.
Abbiamo già studiato qualche giretto nuovo nuovo, la zona è molto interessante torneremo sicuramente!!!
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments