Monte Rotella da Bosco S. Antonio
near Villaggio Sant'Antonio, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Pensi che sia solo una delle tante cime che devi conquistare per la tua collezione del Club2000 e invece il Rotella è una montagna di tutto rispetto, con la sua bella cresta tutta saliscendi e la vista panoramica assicurata dalla sua posizione isolata. E se la si affronta con questo anello (anziché con il più facile andata-ritorno da Pescocostanzo) c'è quel tanto di dislivello e lunghezza che merita il grado di difficoltà "moderato".
Il percorso parte da Bosco Sant'Antonio, località Aceretta: c'è un ottimo parcheggio accanto al Bar Equisef, sulla strada provinciale 55. Si attraversa la strada e si prende subito il sentiero, debolmente tracciato, lo O1 che percorre il lato sinistro della Valle Bucchianico, avendo sempre accanto il rio La Vera, che costringe a qualche manovra per evitare il fango.
Aperto un cancelletto nella recinzione (ricordarsi di richiuderlo alle proprie spalle!) si continua al centro del fondovalle, sempre combattendo con il terreno fangoso, fino ad arrivare (1,9 km dalla partenza, all'altezza della masseria Coccopalmieri) a un punto in cui il sentiero svolta decisamente a destra e prende a salire il versante orientale del Rotella.
Dopo una svolta a sinistra, si percorre in falsopiano a mezza costa, in parte inoltrandosi nel bosco.
A 4 km dalla partenza si raggiunge un tratto in cui il fianco della montagna è libero dagli alberi, e si prende a salire senza via obbligata. Si tratta di circa 900 metri con pendenza del 40%, che in caso di neve possono diventare molto impegnativi.
Intuendo che in cresta avrei trovato un vento forte e fastidioso, arrivato a quota 1.900 ho scelto di seguire una traiettoria obliqua, in direzione nord-ovest, per ritardare il più possibile l'arrivo sul tratto esposto alle intemperie. Volendo, si può invece proseguire la salita sul versante orientale fino alla sua fine naturale, e da qui proseguire sul sentiero di cresta, il T1 (quello che sale da Pescocostanzo).
Nella mia traccia, si giunge in cresta poco prima della vetta del Rotella. Da qui (2.129 mt) si gode un fantastico panorama sul gruppo della Majella nord (monte Amaro e cime limitrofe) e sud (Porrara/Ogniquota), separate dal profondo intaglio del Guado di Coccia.
Dalla vetta il sentiero prosegue come T2 sulla cresta, caratterizzata da continui saliscendi, con tratti in cui diventa piuttosto sottile e rocciosa, ma senza mai passaggi tecnicamente impegnativi.
Si percorrono quasi 4 km sulla linea di cresta, perdendo circa 350 metri di quota rispetto alla vetta del Rotella, fino al punto in cui si lascia il T2 e si prende a destra per il T4, che scende sensibilmente più ripido nella faggeta, sempre ottimamente marcato.
Si esce dal bosco a quota 1.530 mt e ci si trova all'imbocco della valle Bucchianico, segnata dagli alti pali metallici del metanodotto. Occorrono ancora 3,2 km di passeggiata in lieve discesa per raggiungere il parcheggio.
N.B. nel tratto finale, poco prima della Fonte Fredda, si passa nelle vicinanze di una masseria (credo sia la Calabrese) protetta da numerosi cani, irresponsabilmente lasciati liberi di infastidire i passanti: per me che ero solo e al buio (era ormai calato il sole) non è stata un'esperienza piacevole. Di qui la visibile deviazione dal sentiero sul mio tracciato.
Il percorso parte da Bosco Sant'Antonio, località Aceretta: c'è un ottimo parcheggio accanto al Bar Equisef, sulla strada provinciale 55. Si attraversa la strada e si prende subito il sentiero, debolmente tracciato, lo O1 che percorre il lato sinistro della Valle Bucchianico, avendo sempre accanto il rio La Vera, che costringe a qualche manovra per evitare il fango.
Aperto un cancelletto nella recinzione (ricordarsi di richiuderlo alle proprie spalle!) si continua al centro del fondovalle, sempre combattendo con il terreno fangoso, fino ad arrivare (1,9 km dalla partenza, all'altezza della masseria Coccopalmieri) a un punto in cui il sentiero svolta decisamente a destra e prende a salire il versante orientale del Rotella.
Dopo una svolta a sinistra, si percorre in falsopiano a mezza costa, in parte inoltrandosi nel bosco.
A 4 km dalla partenza si raggiunge un tratto in cui il fianco della montagna è libero dagli alberi, e si prende a salire senza via obbligata. Si tratta di circa 900 metri con pendenza del 40%, che in caso di neve possono diventare molto impegnativi.
Intuendo che in cresta avrei trovato un vento forte e fastidioso, arrivato a quota 1.900 ho scelto di seguire una traiettoria obliqua, in direzione nord-ovest, per ritardare il più possibile l'arrivo sul tratto esposto alle intemperie. Volendo, si può invece proseguire la salita sul versante orientale fino alla sua fine naturale, e da qui proseguire sul sentiero di cresta, il T1 (quello che sale da Pescocostanzo).
Nella mia traccia, si giunge in cresta poco prima della vetta del Rotella. Da qui (2.129 mt) si gode un fantastico panorama sul gruppo della Majella nord (monte Amaro e cime limitrofe) e sud (Porrara/Ogniquota), separate dal profondo intaglio del Guado di Coccia.
Dalla vetta il sentiero prosegue come T2 sulla cresta, caratterizzata da continui saliscendi, con tratti in cui diventa piuttosto sottile e rocciosa, ma senza mai passaggi tecnicamente impegnativi.
Si percorrono quasi 4 km sulla linea di cresta, perdendo circa 350 metri di quota rispetto alla vetta del Rotella, fino al punto in cui si lascia il T2 e si prende a destra per il T4, che scende sensibilmente più ripido nella faggeta, sempre ottimamente marcato.
Si esce dal bosco a quota 1.530 mt e ci si trova all'imbocco della valle Bucchianico, segnata dagli alti pali metallici del metanodotto. Occorrono ancora 3,2 km di passeggiata in lieve discesa per raggiungere il parcheggio.
N.B. nel tratto finale, poco prima della Fonte Fredda, si passa nelle vicinanze di una masseria (credo sia la Calabrese) protetta da numerosi cani, irresponsabilmente lasciati liberi di infastidire i passanti: per me che ero solo e al buio (era ormai calato il sole) non è stata un'esperienza piacevole. Di qui la visibile deviazione dal sentiero sul mio tracciato.
Waypoints
Waypoint
4,562 ft
Parcheggio del maneggio Equisef
Parcheggio del maneggio Equisef sulla strada provinciale 55, base dell'escursione
Waypoint
4,407 ft
Inizio della prima salita
All'altezza della masseria Coccopalmieri, il sentiero svolta a destra e inizia a salire
Panorama
4,756 ft
Sotto la cresta del Rotella
La cresta orientale del monte Rotella vista da quota 1.450 mt
Panorama
6,610 ft
Panorama della Majella
Panorama del versante occidentale della Majella da quota 2.015 mt
Waypoint
6,360 ft
Omino di pietre
Omino di pietre lungo la cresta nord del Rotella (sentiero T2). Alle spalle, i saliscendi che portano alla vetta
Waypoint
5,964 ft
Inizio sentiero T4
Punto in cui si lascia il sentiero di cresta (T2) e si svolta a destra per iniziare la discesa nella faggeta (sentiero T4)
Waypoint
4,947 ft
Segnavia nella valle Bucchianico
Segnavia del sentiero T4 all'inizio della valle Bucchianico
Comments (2)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Traccia ben segnata, consigliato! Col bel tempo panorama bellissimo su Monte Amaro, Porrara, Morrone ecc..
Grazie, buona montagna!