Monte Pollino (Piani di Pollino - Piano Gaudolino - Il Patriarca)

Escursione sul Monte Pollino con affaccio sui piani di Pollino (03-02-2024):


DESCRIZIONE PERCORSO:

Il Monte Pollino è la seconda vetta più elevata del Massiccio, da cui quest'ultimo prende il nome, e dell’Appennino Meridionale, esso è raggiungibile da Colle dell’Impiso, punto di partenza di molti itinerari all’interno dell’area protetta.
Il percorso si presenta simile ad anello.
Si è deciso di dirigersi verso il piano di Vacquarro basso per passare di fianco al torrente Frido, per poi risalire verso la strada che porta a Piano Gaudolino fino a Vacquarro Alto, dove si svolta a sinistra per andare ad incrociare l'IPV diretto verso il colle del Malevento, appena si svolta si incrociano delle piccole valli percorse da limpidi torrenti.
Si segue il sentiero verso i Piani di Toscano, oltrepassando il bivio che porta a Fonte Rummo, e il bivio del SI che porta a Gaudolino.
Una volta arrivati nei Piani la vista è spettacolare, sulla sinistra si possono ammirare i Pini Gendarmi in lontananza e Serra delle Ciavole (anche lei ricoperta di Pini fin su in vetta), di fronte si ha il Dolcedorme (vetta più elevata del massiccio) e sulla destra in primo piano il Pollino.
Il paesaggio si presentava scarno di neve per il periodo, date le scarse precipitazioni invernali, ma comunque queste valli sono sempre fantastiche da ammirare.
Dopo questo affaccio sui Piani, si torna verso il SI, e ci si dirige verso Piano Gaudolino in un percorso stretto, semplice e ricco di faggete.
Arrivati al Piano si può sfruttare la presenza del Bivacco per rilassarsi e e di un abbeveratoio con fontana per rinfrescarsi.
Dall'abbeveratoio ci si immerge nelle faggete del costone sud-occidentale del Pollino, lungo il sentiero 920 verso Pollinello e Patriarca, passeggiando lungo questo semplice sentiero in falsopiano, in alto si inerpicano tra le rocce diversi Pini Loricati e dall'altro lato si ha ampia visuale sui monti dell'Orsomarso, su Serra del Prete, Coppola di Paola, e i Timponi della Capanna e di Viggianello.
ATTENZIONE quando si arriva al bivio per Pollinello, segnalato con apposito cartello, si intravedono due piccoli sentieri, mantenersi sulla sinistra per procedere verso il Patriarca.
Una volta arrivati ai piedi di questo maestoso albero si rimane a bocca aperta data la sua immensità.
Il percorso che si intraprende per raggiungerlo e il 920C che ci porterà fino in vetta, attenzione, perché quando si arriva nella zona sottostante al Patriarca la segnaletica viene un pò meno, mantenersi sulla sinistra e guardare sempre l'albero aiuta a trovare il viottolo stretto e ripido che ci ha condotto fino ai suoi piedi.
Da questo punto e fin su un vetta non è presente vegetazione, a parte qualche Pino Loricato, e ci si dirige verso Serretta del Pollinello (2044m s.l.m.), dove si possono ammirare Serra del Prete e Serra Dolcedorme rispettivamente ad ovest e ad est, di fronte si ha il Massiccio dell'Orsomarso e i comuni di Castrovillari e Morano Calabro, in lontananza si intravede il Mar Tirreno.
Si prosegue verso il Nevaio del pollino sito a 2225m s.l.m., lo si costeggia sulla destra e ci si dirige in vetta, dove la vista è a 360°, davvero spettacolare, dallo Ionio al Tirreno.
Abbiamo deciso di aspettare il tramonto in vetta, ed è stata una scelta azzeccata, infatti grazie al cielo terso siamo riusciti ad intravedere Stromboli, davvero favoloso.
La discesa si è effettuata lungo il sentiero 920B che conduce a Piano Gaudolino, tutto accompagnato da i colori del tramonto e osservando il sole scomparire all'orizzonte.
Nella discesa verso Gaudolino, tra la fitta vegetazione del costone occidentale del Monte, abbiamo incontrato neve ghiacciata che ci ha messo in leggera difficoltà.
Dal Piano di Gaudolino si prosegue lungo il sentiero 901 fino al piano di Vacquarro Alto dove si svolta a sinistra verso Colle dell'Impiso.
Non appena si inizia la discesa lungo il 901 si incontra la Fonte di Spezzavummola.

CONDIZIONI METEO:

Le condizioni meteo erano buone, cielo terso e soleggiato ci ha accompagnato per l'intera escursione.
Temperatura intorno ai 3°C sul luogo di partenza (ore 10 circa), con totale assenza di vento, mentre in vetta (ore 16 circa) era presente un fortissimo vento da nord e la temperatura era di qualche grado sotto lo zero.
Rientro al calar del sole, e parte del percorso effettuato di notte, temperatura sotto zero e cielo stellato ci hanno accompagnato all'arrivo.

I NOSTRI CONSIGLI E INFO SUPPLEMENTARI:

Nel complesso la scalata non risulta molto difficile, ma è abbastanza lunga.
Consigliamo un abbigliamento invernale, scarpe e bastoncini da trekking.
Risulta importante precisare che si tratta di un'annata particolare per quanto concerne la neve, quindi vi consigliamo di non fare affidamento sulle nostre foto, e di partire con ciaspole e ramponcini e/o ramponi sempre con voi, perché di solito in questo periodo la neve abbonda.
Abbiamo comunque incontrato neve e ghiaccio nei punti ombrosi e coperti dai boschi (da Colle dell'Impiso ai Piani di Toscano - dai Piani di Toscano a Gaudolino - nella parte boschiva che del 920B scendendo verso Gaudolino - e da Gaudolino fino a Colle dell'Impiso).
Una sosta per rinfrescarsi e mangiare un pò può essere effettuata al BIVACCO di Piano Gaudolino o all'imbocco dei Piani di Toscano, mentre vi godete la vista spettacolare.