Monte Papa (2.005m) - Via normale (primavera)
near Casale Serino, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Itinerario/nota percorso: Percorso classico, breve e con un dislivello appena avvertibile. Affrontata in primavera (tra metà e fine maggio) - con gli ultimi residui dell'inverno (ampie lingue di neve) ancora presenti, con i fiori e il verde vivido dell'erba, con il rigoglio del fogliame giovane dei faggi - questa montagna si presenta indubbiamente dal suo lato più attraente. Detto ciò, bisogna comunque tenere in mente che non va mai sottovalutato la neve primaverile granulosa e talora insidiosa. La vista dalla vetta del Monte Papa non delude praticamente mai.
Punto di partenza/d'arrivo: parcheggio presso Lago Laudemio (1.550m)
Tempo effettivamente impegnato: circa 2 ore (solo salita, tutte le soste comprese)
Condizioni: Salita intrapresa a metà maggio, con cielo poco nuvoloso, temperature miti e vento leggero da nord-ovest (cresta e vetta). Abbiamo trovato delle lingue di neve molto estese, specie nella conca e nel bosco.
Salita: Dal parcheggio si scende pochi metri verso il Lago per prendere il sentiero che costeggia la sponda occidentale (destra) e, superato il lago, continua nel bosco in leggera salita. Raggiunto un'ampia radura si contiua dritto, in direzione di un cavalletto della seggiovia. Dopo un breve tratto più ripido ci si sposta a destra (uomini di pietra). Arrivato all'altezza di un costone roccioso è più facile traversare eventuali residui di neve primaverile - verso sinistra. Seguendo tracce di sentiero si sale pochi metri per piegare poi decisamente a destra, puntando all'evidente sella tra il Monte Papa e la vicina Timpa Scazzeriddo (1.930m).
Dalla sella si sale più o meno in linea dritta un pendio ripido ma facile che porta in cresta. Da questo punto l'antecima (piccola croce e stazione meteo) è già in vista. Raggiunto l'antecima (2.003m) mancano circa 200 metri su terreno praticamente pianeggiante alla vetta primcipale (cumulo di pietre con croce di vetta in metallo).
Discesa: A secondo delle condizioni (quantità e qualità della neve) potrebbe convenire scendere sulla stessa via di salita. Trovando l'aerea cresta nord della montagna completamente libera della neve, abbiamo deciso di chiudere l'annello, riprendendo poi un vecchio sentiero (segnaletica molto scarsa!) che riporta al lago Laudemio e quindi al punto di partenza. La discesa della cresta nord (rocciosa e almeno a tratti ripida e un po' esposta) è comunque consigliabile a chi vuole aggiungere quel tocco in più a una salita molto bella ma un po' effimera.
Attrezzatura: scarponi da montagna, bastoncini da trekking; meglio portare anche piccozza e/o ramponi (in questa stagione la neve può essere molto insidiosa).
Accompagnando un bambino di 6 anni ho portato imbraghi, qualche moschettone, casco e uno spezzone di corda (20m), il quale, tra l'altro, risultava utilissimo anche - se non soprattutto - durante la nostra discesa della bellissima cresta nord (e sulla neve trovata nel bosco!!).
Punto di partenza/d'arrivo: parcheggio presso Lago Laudemio (1.550m)
Tempo effettivamente impegnato: circa 2 ore (solo salita, tutte le soste comprese)
Condizioni: Salita intrapresa a metà maggio, con cielo poco nuvoloso, temperature miti e vento leggero da nord-ovest (cresta e vetta). Abbiamo trovato delle lingue di neve molto estese, specie nella conca e nel bosco.
Salita: Dal parcheggio si scende pochi metri verso il Lago per prendere il sentiero che costeggia la sponda occidentale (destra) e, superato il lago, continua nel bosco in leggera salita. Raggiunto un'ampia radura si contiua dritto, in direzione di un cavalletto della seggiovia. Dopo un breve tratto più ripido ci si sposta a destra (uomini di pietra). Arrivato all'altezza di un costone roccioso è più facile traversare eventuali residui di neve primaverile - verso sinistra. Seguendo tracce di sentiero si sale pochi metri per piegare poi decisamente a destra, puntando all'evidente sella tra il Monte Papa e la vicina Timpa Scazzeriddo (1.930m).
Dalla sella si sale più o meno in linea dritta un pendio ripido ma facile che porta in cresta. Da questo punto l'antecima (piccola croce e stazione meteo) è già in vista. Raggiunto l'antecima (2.003m) mancano circa 200 metri su terreno praticamente pianeggiante alla vetta primcipale (cumulo di pietre con croce di vetta in metallo).
Discesa: A secondo delle condizioni (quantità e qualità della neve) potrebbe convenire scendere sulla stessa via di salita. Trovando l'aerea cresta nord della montagna completamente libera della neve, abbiamo deciso di chiudere l'annello, riprendendo poi un vecchio sentiero (segnaletica molto scarsa!) che riporta al lago Laudemio e quindi al punto di partenza. La discesa della cresta nord (rocciosa e almeno a tratti ripida e un po' esposta) è comunque consigliabile a chi vuole aggiungere quel tocco in più a una salita molto bella ma un po' effimera.
Attrezzatura: scarponi da montagna, bastoncini da trekking; meglio portare anche piccozza e/o ramponi (in questa stagione la neve può essere molto insidiosa).
Accompagnando un bambino di 6 anni ho portato imbraghi, qualche moschettone, casco e uno spezzone di corda (20m), il quale, tra l'altro, risultava utilissimo anche - se non soprattutto - durante la nostra discesa della bellissima cresta nord (e sulla neve trovata nel bosco!!).
Waypoints
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Grazie per aver condiviso questo bel percorso! E' la prima volta che veniamo nelle montagne della Basilicata e il nostro inizio non poteva essere dei migliori. Abbiamo fatto l'anello passando anche il Monte Sirino e la cima Fabio Limongi. Il panorama e' varamente ampio e rende l'idea di tutte le vette esplorabili nei dintorni.
L'inizio si fa in una faggeta con alberi molto belli. Poi la salita e' ripida fino alla vetta dato che abbiamo deciso di prendere anche noi la scorciatoia in salita e poi ridiscendere attraverso l'anello che passa dal Monte Sirino.
Credo che questa non sara' la prima escursione nella zona.
Segnalo solo due cose, abbiamo trovato un cane sciolto che guardava le mucche. Si e' sempre tenuto a distanza. Pero' puo' essere utile saperlo a chi si mette in cammino con altri cani.
Il sentiero e' chiaramente visibile dato che passa lungo l'impianto di risalita, anche se i segni sono radi ed e' facile perderli di vista.