Monte Mutria 1823 mt dal sentiero dei tre frati
near Guardiaregia, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso ad anello da Guardiaregia passando per:
- I Tre Frati (3.9 km)
- Rifugio forestale (5.5 km)
- Sul Palumbaro (8.3 km)
- Monte Mutria (11.0 km)
- Cappella Sant'Antonio da Padova (11.7 km)
Monte Mutria 1823 mt
Il Monte Mutria è una montagna situata nella catena montuosa del Matese, parte degli Appennini centro-meridionali nell'Italia meridionale. Con un'altitudine di 1.823 metri, si trova nella parte orientale del massiccio, al confine tra Molise e Campania.
Questo imponente picco domina le valli dei fiumi Tammaro verso est, Calore Irpino verso sud e Volturno verso ovest. Dalla sua cima, è possibile scorgere sia il Mar Tirreno che l'Adriatico. In tempi antichi, il Monte Mutria era un luogo sacro per la tribù italica dei Sanniti.
Il versante molisano è caratterizzato da ampie foreste di pini e faggi, mentre il versante campano è più roccioso e presenta parti con topografia carsica. Proprio sotto la vetta si trova la cappella di Sant'Antonio, costruita negli anni '90 e meta di pellegrinaggi estivi. Il panorama si estende sulle grandi montagne degli Appennini e, nelle giornate più limpide, è possibile scorgere persino il mare.
Per raggiungere la vetta del Mutria ci sono principalmente tre sentieri , il più facile che parte da bocca della selva, uno che parte dal rifugio la casella e uno più difficile che passa per il Palumbaro.
La mia idea malvagia era quella di unire tutti e tre i sentieri aggiungendo anche altro !
Ed è così che decido di partire dall' inizio del sentiero dei tre frati , nei pressi di Guardiaregia.
Con me Michela che non ha ben capito in che guaio si è andata a mettere nel volermi seguire.
RELAZIONE PERCORSO
Parcheggiata l'auto nei pressi della fontana Colle Macchio (unico rifornimento di acqua del percorso) imbocchiamo il sentiero di fronte a noi (cai 132). Lo seguiamo per circa 600 mt poi si mantiene la dx imboccando il SENTIERO PER I TRE FRATI.
Il sentiero è in leggera salita e attraversa un bellissimo bosco fino ai tre enormi faggi.
I TRE FRATI
Qui ci sono i tre spettacolari faggi datati circa 550 anni
Perchè sono stati chiamati tre frati?
Tre fratelli per furto di bestiame, furono impiccati sul posto proprio sugli alberi di questa località. I faggi, da allora denominati dei “Tre Frati”, non furono più toccati nei secoli a venire, lasciati lì apposta a futura memoria del tragico ed “esemplare” episodio. Inoltre, leggenda nella leggenda, ancor oggi nelle sere di tempesta, il rumoroso turbinio del vento e della neve sui possenti rami, sembrano quasi ricordare le voci urlanti dei tre fratelli appena catturati e di lì a breve impiccati.” I faggi “un po’ maledetti” non essendo più stati tagliati possono oggi essere visti nella loro bellezza.
Riprendiamo il sentiero cai 132 che in leggera salita e un po' fangoso a causa del torrente della Lupa in piena per lo scioglimento della poca neve, ci condurrà ad un rifugio forestale, purtroppo chiuso.
Ed è di qui che il percorso (cai 100 dm prima e 21A dopo) diventa abbastanza impegnativo fino alla prima meta.
Il PALUMBARO
Siamo a 1552 mt , e qui la visuale è veramente fantastica. Ci prendiamo un attimo di pausa per ammirare il paesaggio e farci un giretto col drone. Alle nostre spalle è ben visibile la lunghissima cresta che ci condurrà in cima al Mutria.
Riprendiamo il cammino nel bosco e iniziamo a trovare alcune chiazze di neve (in verità molto poche per il periodo ) in un sentiero alquanto stretto e impervio.
Con molta attenzione sbuchiamo in cresta, di fronte a noi è ben visibile la cima del mutria.
MONTE MUTRIA 1823 MT
Dopo tre ore e oltre 10 km arriviamo in vetta. Qui la visuale è fantastica. Oltre alla Gallinola e al Miletto (le due principali vette del Matese) si vede il gran sasso innevato. Possiamo anche ammirare il lago del matese , il mar tirreno e il mar adriatico !
Spostandoci di circa 500-600 mt giungiamo anche alla cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova.
Qui una tradizionale processione storica, parte il 16 agosto da Bocca della Selva - Pietra rossa, e celebra la Santa Messa in onore di Sant’Antonio. L’escursione è aperta a tutti, anche a chi non è della zona.
Il RIENTRO (Di corsa!)
Riprendiamo il sentiero di ritorno, inizialmente in ripida discesa, entriamo ed usciamo più volte dal bosco fino a località macchia strinata.
Da qui puntiamo al rifugio le caselle.
Sono ormai le 18:00 quando arriviamo al rifugio e sulla statale (sp164 per Guardiaregia).
Dato l'imbrunire decidiamo di percorrere i restanti 7 km su asfalto e con l'ausilio delle torce frontali.
Sono le 19:30 quando arriviamo al parcheggio, dopo ben 26 km e 1230 mt di dislivello.
Escursione lunga e impegnativa ma che ci ha regalato emozioni e panorami incredibili.
Come detto all'inizio se la vostra meta è la pura vetta, ci sono altri sentieri più corti e più facili.
Giuseppe e Michela
- I Tre Frati (3.9 km)
- Rifugio forestale (5.5 km)
- Sul Palumbaro (8.3 km)
- Monte Mutria (11.0 km)
- Cappella Sant'Antonio da Padova (11.7 km)
Monte Mutria 1823 mt
Il Monte Mutria è una montagna situata nella catena montuosa del Matese, parte degli Appennini centro-meridionali nell'Italia meridionale. Con un'altitudine di 1.823 metri, si trova nella parte orientale del massiccio, al confine tra Molise e Campania.
Questo imponente picco domina le valli dei fiumi Tammaro verso est, Calore Irpino verso sud e Volturno verso ovest. Dalla sua cima, è possibile scorgere sia il Mar Tirreno che l'Adriatico. In tempi antichi, il Monte Mutria era un luogo sacro per la tribù italica dei Sanniti.
Il versante molisano è caratterizzato da ampie foreste di pini e faggi, mentre il versante campano è più roccioso e presenta parti con topografia carsica. Proprio sotto la vetta si trova la cappella di Sant'Antonio, costruita negli anni '90 e meta di pellegrinaggi estivi. Il panorama si estende sulle grandi montagne degli Appennini e, nelle giornate più limpide, è possibile scorgere persino il mare.
Per raggiungere la vetta del Mutria ci sono principalmente tre sentieri , il più facile che parte da bocca della selva, uno che parte dal rifugio la casella e uno più difficile che passa per il Palumbaro.
La mia idea malvagia era quella di unire tutti e tre i sentieri aggiungendo anche altro !
Ed è così che decido di partire dall' inizio del sentiero dei tre frati , nei pressi di Guardiaregia.
Con me Michela che non ha ben capito in che guaio si è andata a mettere nel volermi seguire.
RELAZIONE PERCORSO
Parcheggiata l'auto nei pressi della fontana Colle Macchio (unico rifornimento di acqua del percorso) imbocchiamo il sentiero di fronte a noi (cai 132). Lo seguiamo per circa 600 mt poi si mantiene la dx imboccando il SENTIERO PER I TRE FRATI.
Il sentiero è in leggera salita e attraversa un bellissimo bosco fino ai tre enormi faggi.
I TRE FRATI
Qui ci sono i tre spettacolari faggi datati circa 550 anni
Perchè sono stati chiamati tre frati?
Tre fratelli per furto di bestiame, furono impiccati sul posto proprio sugli alberi di questa località. I faggi, da allora denominati dei “Tre Frati”, non furono più toccati nei secoli a venire, lasciati lì apposta a futura memoria del tragico ed “esemplare” episodio. Inoltre, leggenda nella leggenda, ancor oggi nelle sere di tempesta, il rumoroso turbinio del vento e della neve sui possenti rami, sembrano quasi ricordare le voci urlanti dei tre fratelli appena catturati e di lì a breve impiccati.” I faggi “un po’ maledetti” non essendo più stati tagliati possono oggi essere visti nella loro bellezza.
Riprendiamo il sentiero cai 132 che in leggera salita e un po' fangoso a causa del torrente della Lupa in piena per lo scioglimento della poca neve, ci condurrà ad un rifugio forestale, purtroppo chiuso.
Ed è di qui che il percorso (cai 100 dm prima e 21A dopo) diventa abbastanza impegnativo fino alla prima meta.
Il PALUMBARO
Siamo a 1552 mt , e qui la visuale è veramente fantastica. Ci prendiamo un attimo di pausa per ammirare il paesaggio e farci un giretto col drone. Alle nostre spalle è ben visibile la lunghissima cresta che ci condurrà in cima al Mutria.
Riprendiamo il cammino nel bosco e iniziamo a trovare alcune chiazze di neve (in verità molto poche per il periodo ) in un sentiero alquanto stretto e impervio.
Con molta attenzione sbuchiamo in cresta, di fronte a noi è ben visibile la cima del mutria.
MONTE MUTRIA 1823 MT
Dopo tre ore e oltre 10 km arriviamo in vetta. Qui la visuale è fantastica. Oltre alla Gallinola e al Miletto (le due principali vette del Matese) si vede il gran sasso innevato. Possiamo anche ammirare il lago del matese , il mar tirreno e il mar adriatico !
Spostandoci di circa 500-600 mt giungiamo anche alla cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova.
Qui una tradizionale processione storica, parte il 16 agosto da Bocca della Selva - Pietra rossa, e celebra la Santa Messa in onore di Sant’Antonio. L’escursione è aperta a tutti, anche a chi non è della zona.
Il RIENTRO (Di corsa!)
Riprendiamo il sentiero di ritorno, inizialmente in ripida discesa, entriamo ed usciamo più volte dal bosco fino a località macchia strinata.
Da qui puntiamo al rifugio le caselle.
Sono ormai le 18:00 quando arriviamo al rifugio e sulla statale (sp164 per Guardiaregia).
Dato l'imbrunire decidiamo di percorrere i restanti 7 km su asfalto e con l'ausilio delle torce frontali.
Sono le 19:30 quando arriviamo al parcheggio, dopo ben 26 km e 1230 mt di dislivello.
Escursione lunga e impegnativa ma che ci ha regalato emozioni e panorami incredibili.
Come detto all'inizio se la vostra meta è la pura vetta, ci sono altri sentieri più corti e più facili.
Giuseppe e Michela
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https://youtu.be/cSRAyIAbFFM?si=Lcv7ZlyLrJl97qDN