Monte Mutria (1.823m) ed Edicola di Sant'Antonio da Padova da Bocca della Selva (1.393m)
near Bocca della Selva, Campania (Italia)
Viewed 35 times, downloaded 5 times
Trail photos
Itinerary description
Percorso non molto impegnativo e non particolarmente difficile, ovviamente bisogna essere un minimo allenati perché il dislivello c'è e strada da fare anche, ma nulla di particolarmente impegnativo per chi ogni tanto fa trekking. Bisogna ovviamente avere un equipaggiamento adeguato e consono ad un'escursione in montagna, bisogna portarsi anche dietro l'acqua perché non ci sono fontane o sorgenti lungo il percorso e in caso di sole e caldo estivo c'è da mettere la crema solare o cappellino perché arrivati in zona crinale è praticamente tutto scoperto e non c'è più la faggeta a proteggere dal sole. È abbastanza segnato, cosa abbastanza rara sul Matese, quindi bisogna soltanto fare attenzione ad alcune intersezioni altrimenti se si sbaglia strada si arriva a Sella del Perrone, ovviamente tutti i punti più salienti e le intersezioni li ho messi nei waypoint. In questa registrazione sono partito proprio da Bocca della selva, ma ho diverse registrazioni che partono dalla fine della strada asfaltata in salita e facendo così si risparmiano un paio di chilometri, ma consiglio sempre di partire da Bocca della selva perché ci sono alcuni punti verso la parte finale della strada asfaltata che sono un po' sconnessi e poi perché altrimenti sarebbe veramente troppo breve il percorso. In questa registrazione purtroppo c'era un po' di foschia e c'era un vento allucinante, quindi non rendono molto le foto, però arrivati in zona crinale c'è un panorama davvero molto bello, dove si può vedere verso Ovest tutta la Campania con il Vesuvio, massiccio del Taburno, il Partenio i Picentini etc, verso nord parte del massiccio del Matese con il Monte Miletto, La Gallinola, e ai suoi piedi e il bel lago del Matese. In giornate con aria veramente pulita senza umidità e limpida si può vedere tutto il golfo di Napoli con Ischia e Capri, verso nord la Maiella, Mainarde e in certi casi anche il Gran Sasso con il Corno Grande, nonché verso Est il mar Adriatico.
Si parte come dicevo da Bocca della selva, stando alle cartine la salita asfaltata che parte da Bocca della selva sarebbe il Sentiero CAI 19A, però le cartine al momento di questa registrazione sono davvero vecchie di decenni, e non c'è nulla di scritto in loco o tabelle, però come dicevo all'inizio fortunatamente i segni CAI ci sono. Continuando a salire a zig zag per la comoda strada asfaltata si arriva in un punto dove in teoria si potrebbe arrivare anche in macchina facendo attenzione, e come dicevo si evitano un paio di chilometri però secondo me non ne vale la pena. Da qui comincia il vero trekking di montagna, e passato l'abbeveratoio artificiale degli animali, subito dopo una breve salita si incontra il primo bivio, qui bisogna fare attenzione a girare a destra. Continuando per il comodo e abbastanza intuibile sentiero, si comincia a percorrere anche parte del crinale, e continuando a salire si arriva abbastanza agevolmente al secondo bivio importante, che stando alle cartine teoricamente, qui si lascia il Sentiero CAI 19A e si prende il più famoso e ufficiale sentiero CAI 100DM, che sarebbe il sentiero della dorsale del Matese. Da qui continuando a salire alternando un paio di fasi in dorsale aperta e faggeta si arriva alla fine proprio della faggeta dove c'è soltanto la dorsale aperta, qui con una pendenza abbastanza dolce e costante attraversata tutta la zona aperta godendo anche di un bel paesaggio, si arriva a vedere la doppia vetta del Monte Mutria di fronte a noi. Se si volesse seguire il sentiero ufficiale come indicato nel waypoint c'è da girare lievemente a sinistra continuando sulla dorsale fino a raggiungere la prima cima a quota 1.822 m, e poco dopo continuando sempre lungo la dorsale si raggiunge proprio il Monte Mutria a quota 1.823 m. Volendo si può raggiungere la vetta del Mutria anche raggiungendo prima l'edicola di Sant'Antonio, essendo zona aperta è abbastanza intuibile, bisogna soltanto fare attenzione in che periodo dell'anno si volesse andare perché in alcuni periodi è facile imbattersi in una nebbia fitta e bisogna comunque fare attenzione a non perdere l'orientamento. In questa registrazione ho fatto il sentiero ufficiale, lungo il crinale, e raggiunta la vetta del Mutria sono stato poco in quota perché c'era un vento che sfiorava i 100 km orari, quindi invece che tornare indietro per il sentiero ufficiale e poi raggiungere l'edicola di Sant'Antonio sono sceso nell'altipiano che c'è sotto la vetta perché c'era una piacevole assenza di vento. Raggiunto il sito religioso, poi facendo il sentiero che taglia in mezzo ai vari altipiani mi sono ricongiunto con il sentiero dell'andata facendo una specie di palloncino. Comunque lungo il crinale, in vetta e non da meno nei pressi dell'edicola di Sant'Antonio il panorama come diceva all'inizio è davvero spettacolare, peccato che in questa registrazione c'era una visibilità non eccezionale e il tempo non dei migliori. Raggiunto comunque il sentiero dell'andata si fa il percorso inverso, facendo attenzione alle due intersezioni principali che ho specificato nei waypoint. Sia all'andata che al ritorno ci sono alcuni punti dove sembrano esserci dei bivi veri e propri, ma in realtà se si dovesse sbagliare strada porterebbe comunque ad incrociarsi con il sentiero principale.
Si parte come dicevo da Bocca della selva, stando alle cartine la salita asfaltata che parte da Bocca della selva sarebbe il Sentiero CAI 19A, però le cartine al momento di questa registrazione sono davvero vecchie di decenni, e non c'è nulla di scritto in loco o tabelle, però come dicevo all'inizio fortunatamente i segni CAI ci sono. Continuando a salire a zig zag per la comoda strada asfaltata si arriva in un punto dove in teoria si potrebbe arrivare anche in macchina facendo attenzione, e come dicevo si evitano un paio di chilometri però secondo me non ne vale la pena. Da qui comincia il vero trekking di montagna, e passato l'abbeveratoio artificiale degli animali, subito dopo una breve salita si incontra il primo bivio, qui bisogna fare attenzione a girare a destra. Continuando per il comodo e abbastanza intuibile sentiero, si comincia a percorrere anche parte del crinale, e continuando a salire si arriva abbastanza agevolmente al secondo bivio importante, che stando alle cartine teoricamente, qui si lascia il Sentiero CAI 19A e si prende il più famoso e ufficiale sentiero CAI 100DM, che sarebbe il sentiero della dorsale del Matese. Da qui continuando a salire alternando un paio di fasi in dorsale aperta e faggeta si arriva alla fine proprio della faggeta dove c'è soltanto la dorsale aperta, qui con una pendenza abbastanza dolce e costante attraversata tutta la zona aperta godendo anche di un bel paesaggio, si arriva a vedere la doppia vetta del Monte Mutria di fronte a noi. Se si volesse seguire il sentiero ufficiale come indicato nel waypoint c'è da girare lievemente a sinistra continuando sulla dorsale fino a raggiungere la prima cima a quota 1.822 m, e poco dopo continuando sempre lungo la dorsale si raggiunge proprio il Monte Mutria a quota 1.823 m. Volendo si può raggiungere la vetta del Mutria anche raggiungendo prima l'edicola di Sant'Antonio, essendo zona aperta è abbastanza intuibile, bisogna soltanto fare attenzione in che periodo dell'anno si volesse andare perché in alcuni periodi è facile imbattersi in una nebbia fitta e bisogna comunque fare attenzione a non perdere l'orientamento. In questa registrazione ho fatto il sentiero ufficiale, lungo il crinale, e raggiunta la vetta del Mutria sono stato poco in quota perché c'era un vento che sfiorava i 100 km orari, quindi invece che tornare indietro per il sentiero ufficiale e poi raggiungere l'edicola di Sant'Antonio sono sceso nell'altipiano che c'è sotto la vetta perché c'era una piacevole assenza di vento. Raggiunto il sito religioso, poi facendo il sentiero che taglia in mezzo ai vari altipiani mi sono ricongiunto con il sentiero dell'andata facendo una specie di palloncino. Comunque lungo il crinale, in vetta e non da meno nei pressi dell'edicola di Sant'Antonio il panorama come diceva all'inizio è davvero spettacolare, peccato che in questa registrazione c'era una visibilità non eccezionale e il tempo non dei migliori. Raggiunto comunque il sentiero dell'andata si fa il percorso inverso, facendo attenzione alle due intersezioni principali che ho specificato nei waypoint. Sia all'andata che al ritorno ci sono alcuni punti dove sembrano esserci dei bivi veri e propri, ma in realtà se si dovesse sbagliare strada porterebbe comunque ad incrociarsi con il sentiero principale.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments