Monte Mutria (1.823 m) da Bocca della Selva via normale più breve. (Sentiero ufficiale)
near Bocca della Selva, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ho fatto pochi giorni fa lo stesso percorso, quindi copio e incollo quello che ho scritto nell'altro. Unica differenza è che in questo ho fatto totalmente il sentiero CAI ufficiale, nell'altro ho fatto due piccolissimi tratti del vecchio sentiero, ma non cambia nulla. Purtroppo anche oggi la giornata non era un granché favorevole alla visibilità del panorama.
Percorso piacevole e non particolarmente impegnativo, è la via più breve per arrivare sul Monte Mutria. Si può partire anche da Bocca della Selva, come ho fatto in un'altra registrazione, altrimenti si può partire anche da qui, arrivandoci con l'auto facendo una serie di tornanti con una via asfaltata un pochino rovinata soltanto nel tratto finale. Facendo così si evitano circa 160 metri di dislivello. Il percorso è all'inizio in faggeta e poi si alternano faggeta e zone aperte, per arrivare a metà percorso che si percorre tutto in zona aperta. Consiglio nei periodi caldi spray anti insetti e bisogna portarsi l'acqua perché durante il percorso non ci sono fontane o sorgenti. Non è particolarmente faticoso si sale soprattutto all'inizio poi finito il tratto di salita maggiore, è praticamente un piacevole saliscendi, consiglio ovviamente l'abbigliamento da trekking comodo. Durante questa registrazione ho visto che hanno, bene o male, segnato di nuovo il sentiero, quindi è abbastanza accettabile. Soltanto in un paio di punti non è segnato un granché, però diciamo che se si sceglie una strada o l'altra, alla fine si arriva a destinazione e cambia poco. Poi comunque è abbastanza battuto, e anche grazie agli animali da pascolo percorrendo sempre la stessa strada è intuibile a terra.
Si parte con il Sentiero CAI 19A, dalla fine della strada asfaltata, dove c'è un cancelletto in legno che si può aprire, ma bisogna chiuderlo come recita la scritta perché altrimenti fuoriescono gli animali da pascolo. L'inizio del percorso come dicevo è in faggeta, ma all'inizio si alternano zone aperte e faggeta, e ci sono alcuni bivi da prendere, in particolare uno proprio all'inizio e bisogna stare attenti altrimenti si scende fino ad arrivare a Sella del Perrone, ovviamente nei waypoint ho sognato tutto. Passato il primo bivio salendo a destra si continua sempre sul Sentiero CAI 19A, e ci sono un paio di tratti dove si può scegliere appunto si percorrere il sentiero non ufficiale oppure quello ufficiale, ma cambia ben poco. Continuando si arriva in una zona aperta dove si incrocia il Sentiero CAI 100 DM che sarebbe la dorsale del Matese, e dopo la faggeta, interrotta soltanto da un paio di zone aperte, si apre definitivamente, e il paesaggio arrivando nella zona alta spoglia di alberi, si comincia a vedere un bellissimo paesaggio e purtroppo durante questa registrazione non si vede granché dalle foto perché era nuvoloso in lontananza e c'era vento con nebbia a banchi. Durante le giornate serene con aria pulita si può vedere verso sud-est il mare con il golfo di Napoli, il Vesuvio, il massiccio del Taburno, il Partenio, i Monti Lattari, i Picentini, Ischia, Capri etcc. Verso nord-ovest si può vedere vicinissimo al massiccio del Monte Miletto, la Gallinola e ai suoi piedi il lago del Matese. Ancora più lontani nella stessa direzione in giornate con aria pulita e serena tutta la catena delle Mainarde e a distanza anche la Maiella e perché no, anche il Gran Sasso. Dalla pianeggiante vetta si può fare il percorso inverso, magari passando come ho fatto io dall'edicola di Sant'Antonio, un punto religioso dove nei pressi c'è anche un altarino. Da qui si fa praticamente il percorso inverso però come all'inizio bisognava essere attenti al tratto iniziale a non sbagliare bivio, nel tratto di discesa bisogna stare attenti a non continuare sul Sentiero CAI 100DM ma girare a sinistra e scendere prendendo il sentiero CAI 19A. Comunque come sempre è tutto segnato nei waypoint.
Percorso piacevole e non particolarmente impegnativo, è la via più breve per arrivare sul Monte Mutria. Si può partire anche da Bocca della Selva, come ho fatto in un'altra registrazione, altrimenti si può partire anche da qui, arrivandoci con l'auto facendo una serie di tornanti con una via asfaltata un pochino rovinata soltanto nel tratto finale. Facendo così si evitano circa 160 metri di dislivello. Il percorso è all'inizio in faggeta e poi si alternano faggeta e zone aperte, per arrivare a metà percorso che si percorre tutto in zona aperta. Consiglio nei periodi caldi spray anti insetti e bisogna portarsi l'acqua perché durante il percorso non ci sono fontane o sorgenti. Non è particolarmente faticoso si sale soprattutto all'inizio poi finito il tratto di salita maggiore, è praticamente un piacevole saliscendi, consiglio ovviamente l'abbigliamento da trekking comodo. Durante questa registrazione ho visto che hanno, bene o male, segnato di nuovo il sentiero, quindi è abbastanza accettabile. Soltanto in un paio di punti non è segnato un granché, però diciamo che se si sceglie una strada o l'altra, alla fine si arriva a destinazione e cambia poco. Poi comunque è abbastanza battuto, e anche grazie agli animali da pascolo percorrendo sempre la stessa strada è intuibile a terra.
Si parte con il Sentiero CAI 19A, dalla fine della strada asfaltata, dove c'è un cancelletto in legno che si può aprire, ma bisogna chiuderlo come recita la scritta perché altrimenti fuoriescono gli animali da pascolo. L'inizio del percorso come dicevo è in faggeta, ma all'inizio si alternano zone aperte e faggeta, e ci sono alcuni bivi da prendere, in particolare uno proprio all'inizio e bisogna stare attenti altrimenti si scende fino ad arrivare a Sella del Perrone, ovviamente nei waypoint ho sognato tutto. Passato il primo bivio salendo a destra si continua sempre sul Sentiero CAI 19A, e ci sono un paio di tratti dove si può scegliere appunto si percorrere il sentiero non ufficiale oppure quello ufficiale, ma cambia ben poco. Continuando si arriva in una zona aperta dove si incrocia il Sentiero CAI 100 DM che sarebbe la dorsale del Matese, e dopo la faggeta, interrotta soltanto da un paio di zone aperte, si apre definitivamente, e il paesaggio arrivando nella zona alta spoglia di alberi, si comincia a vedere un bellissimo paesaggio e purtroppo durante questa registrazione non si vede granché dalle foto perché era nuvoloso in lontananza e c'era vento con nebbia a banchi. Durante le giornate serene con aria pulita si può vedere verso sud-est il mare con il golfo di Napoli, il Vesuvio, il massiccio del Taburno, il Partenio, i Monti Lattari, i Picentini, Ischia, Capri etcc. Verso nord-ovest si può vedere vicinissimo al massiccio del Monte Miletto, la Gallinola e ai suoi piedi il lago del Matese. Ancora più lontani nella stessa direzione in giornate con aria pulita e serena tutta la catena delle Mainarde e a distanza anche la Maiella e perché no, anche il Gran Sasso. Dalla pianeggiante vetta si può fare il percorso inverso, magari passando come ho fatto io dall'edicola di Sant'Antonio, un punto religioso dove nei pressi c'è anche un altarino. Da qui si fa praticamente il percorso inverso però come all'inizio bisognava essere attenti al tratto iniziale a non sbagliare bivio, nel tratto di discesa bisogna stare attenti a non continuare sul Sentiero CAI 100DM ma girare a sinistra e scendere prendendo il sentiero CAI 19A. Comunque come sempre è tutto segnato nei waypoint.
Waypoints
Intersection
5,288 ft
Bivio:Andare dritto,volendo si può salire anche a destra.È soltanto più ripido e un po' più scomodo ma è un tratto brevissimo
Intersection
5,542 ft
Intersezione: Continuare a salire tenendo la destra. Al ritorno scendere a sinistra.
Intersection
5,685 ft
Bivio: Salire a destra. Ma se si sale dritto nel bosco si arriva comunque al bivio dopo.
Intersection
5,888 ft
Intersezione: Girare a sinistra. Se si scende a destra si arriva comunque al prossimo bivio.
Intersection
5,376 ft
Bivio: Tenere la destra. A sinistra si taglia ma è un pochino più ripido e scomodo.
Intersection
5,377 ft
Intersezione: Tenere la destra, a sinistra si taglia ma è un pochino più ripido e scomodo.
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