Monte Musinè da Milanere variante con ritorno nel sentiero delle pietraie. Almese (TO).

Io amo le pietre. Ma non i diamanti che secondo Marilyn sono i migliori amici delle donne, dico proprio i sassi che ci raccontano la storia del nostro pianeta.
Per questo motivo il ripido e inospitale versante sud del Musiné è quello che mi affascina di più. Enormi colate di pietra scendono verso valle apparentemente invalicabili, mentre verso la cima torrioni di roccia multicolore difendono la cima.
Questo itinerario realizza un anello lungo il versante sud: sale alla vetta con il sentiero più ripido e diretto, mentre per il rientro punta inizialmente verso ovest, per poi tornare alla base con una lunga traccia che scende di sbieco vicino alle pietraie. Fino al WP13 l’itinerario coincide con quello della gita “Il Musiné da Milanere (Almese, TO)”, che vi invito a consultare per maggiori dettagli sulla prima parte del percorso.

Fatta con Andrea il 12/11/2023. 8,7km e 755 m di dislivello.

LIVELLO DIFFICOLTÀ
DIFFICILE
La gita si svolge prevalentemente su sentiero, ma in alcuni tratti è molto ripido, con massi da superare che possono essere scivolosi con tempo umido. Inoltre, il tratto di sentiero che scende fra le pietraie che fatica a difendersi dall’invasione dei vegetali. Utilizzare questa traccia aiuterà a non perdere l’itinerario. Infine occorre non sottovalutare il calore, neppure in inverno. Durante le giornate di bel tempo le pareti e le pietraie rifrangono il calore del sole che diventa una vera tortura. Solo pochi tratti sono protetti dall’ombra degli alberi.

AVVICINAMENTO
Milanere si trova fra Almese e Casellette. Si raggiunge dalla statale 24 oppure dall’autostrada Torino-Bardonecchia dall’uscita Avigliana Est.
A Milanere recarsi nella parte più alta di via Castelletto, dove ci sono alcuni posti a spina di pesce per i non residenti. L’itinerario parte e arriva proprio lì.

ITINERARIO
L’inizio del sentiero è proprio dietro le villette a sinistra del parcheggio (1). Da lì (ma dal sentiero in piano tutto a sinistra) avverrà anche il ritorno. Il sentiero, segnalato da sbiaditi bolli blu, sale subito ripido attraversando il recinto delle vacche scozzesi (che abbiamo incontrato al ritorno al Wp15). Si sale fino a incrociare la pista taglia fuoco (2). La si prende a sinistra e subito dopo si sale a destra su un sentiero ben evidente ma non segnalato da nessun cartello (3).
Purtroppo il bosco, e con esso l’ombra, finiscono presto. Al suo posto subentra un paesaggio fantastico di rocce coloratissime. Si arriva a incrociare il sentiero balcone nei pressi di un grosso cespuglio di rovi e lo si prende girando a sinistra (5). Al primo incrocio (6), dopo poco, abbandoniamo il sentiero balcone, che prosegue il suo traverso sopra le grandi pietraie del versante sud. Noi invece giriamo a destra e puntiamo diritti verso la vetta del Musiné.
Avvicinandosi alla dorsale fra Val di Susa e Val Casternone, si incrocia il sentiero che arriva da Almese (7 bolli gialli) che si prende girando a destra e proseguendo fino alla vetta (10). Dalla vetta tornare sui propri passi fino al wp 7, dove si prosegue a destra. Si prosegue ancora a destra (12) quando si incontra il sentiero balcone (lo stesso lasciato al WP6.
Pochi metri dopo si raggiunge la panoramica area picnic della Randoliera e si deve fare attenzione a proseguire lungo il sentiero (senza farsi prendere dalla tentazione di usare la stradina). L’area picnic è anche uno splendido balcone panoramico, posta subito sopra le grandi pietraie che scendono dal Musiné. Al WP13 c’è un sentiero non segnato che scende in diagonale fino alla pista tagliafuoco, attraversando le grandi pietraie. Lo si deve percorrere tutto, aiutati da radi segni gialli, fino a raggiungere la pista. L’ambiente è solitario e selvaggio. Proseguire a sinistra sulla pista (14) fino a raggiungere l’allenamento sperimentale di vacche scozzesi (15). Si tratta di un progetto per reintrodurre l’allenamento di razze antiche e più resistenti in grado di contrastare il rinselvatichimento dei pascoli abbandonati che è dannoso per l’ambiente.
Subito prima dell’allevamento si gira a destra in discesa (16) e poi si continua dopo pochi metri a sinistra, passando nel recinto (17) e poi continuando verso valle su vaghi segni di sentiero sopravvissuti al pascolamento fino al prossimo varco (18). Si gira a sinistra sulla mulattiera e poi di nuovo a sinistra al bivio successivo (19) e in breve si chiude l’anello.

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