Monte Morricone - (Sentiero dei Briganti) da Mugnano del Cardinale (AV)
near Quadrelle, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza dalla Pineta di San Pietro a Cesarano in Mugnano del Cardinale (AV).
Il monte Morricone è situato nella parte collinare del territorio di Mugnano del Cardinale (AV) a circa 850 metri sul livello del mare. La zona sottostante è ricoperta da una fitta pineta e un ricco castagneto selvatico. Una volta in cima, attraversando un sentiero semplice e panoramico, goderemo di una veduta mozzafiato sulla valle, il Vesuvio le isole di Capri e Ischia e dietro le bellissime cime del parco regionale del Partenio.
Il Sentiero dei briganti
La storia della fuga di Angelo Bianco
(turri turri)
Il brigantaggio del Baianese
La fuga
Turri-Turri, che dai Borbone non aveva avuto che processo e carcere, improvvisatosi “campione borbonico”, andava in giro impugnando una bandiera borbonica. Riuscì a formare una banda di circa trecento briganti. In un giorno dell’agosto 1862 fermò una carrozza proveniente da Avellino, e chiese ai quattro viaggiatori atterriti: viva chi? Uno di essi rispose “viva Vittorio Emanuele”. Turri-Turri spianò la carabina e lo fulminò. Gli altri tre, vista la fine del loro compagno di viaggio, si affrettarono a rispondere “viva Francesco”. Le milizie mandamentali di Baiano ed una compagnia di bersaglieri si misero alla caccia dei briganti su per le montagne mugnanesi.
Il monte Morricone è situato nella parte collinare del territorio di Mugnano del Cardinale (AV) a circa 850 metri sul livello del mare. La zona sottostante è ricoperta da una fitta pineta e un ricco castagneto selvatico. Una volta in cima, attraversando un sentiero semplice e panoramico, goderemo di una veduta mozzafiato sulla valle, il Vesuvio le isole di Capri e Ischia e dietro le bellissime cime del parco regionale del Partenio.
Il Sentiero dei briganti
La storia della fuga di Angelo Bianco
(turri turri)
Il brigantaggio del Baianese
La fuga
Turri-Turri, che dai Borbone non aveva avuto che processo e carcere, improvvisatosi “campione borbonico”, andava in giro impugnando una bandiera borbonica. Riuscì a formare una banda di circa trecento briganti. In un giorno dell’agosto 1862 fermò una carrozza proveniente da Avellino, e chiese ai quattro viaggiatori atterriti: viva chi? Uno di essi rispose “viva Vittorio Emanuele”. Turri-Turri spianò la carabina e lo fulminò. Gli altri tre, vista la fine del loro compagno di viaggio, si affrettarono a rispondere “viva Francesco”. Le milizie mandamentali di Baiano ed una compagnia di bersaglieri si misero alla caccia dei briganti su per le montagne mugnanesi.
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