Monte Molare mt.1444 , Croce della Conocchia mt.1387 , Santuario S. Michele Arcangelo , da Pimonte sentiero delle Tese .
near Piazza-Tralia-Pendolo, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il Monte Molare , la vetta piu' alta del gruppo dei Lattari , puo' essere raggiunta con vari percorsi , abbiamo scelto uno dei meno frequentati e forse conosciuti , ossia il sentiero delle Tese 334 da Pimonte . Le Tese nel gergo locale non sono altro che i tornanti , che si sviluppano , numerosi , in detto sentiero . Si parcheggia in localita' Tralia di Pimonte di fronte al campo sportivo . All'inizio si segue una strada asfaltata che costeggia alcune abitazioni , finche' dopo una ripida salita vediamo il segnavia verticale che indica il Monte Molare . Si continua in sterrata ma cominciano i problemi in quanto non vediamo segnavia e quindi , continuando sulla sterrata in mezzo al bosco di castagni , giungiamo in una abitazione privata ove il proprietario gentilmente ci fa presente che l'inizio del sentiero e' piu' in basso (al ritorno proprio all'inizio della sterrata notiamo due segnavia CAI su un castagno , ma posti in alto quasi invisibili , che sarebbero l'inizio del sentiero ) . Torniamo nei propri passi e ad intuito prendiamo un ripido canale nel bosco che piu' in avanti ci portera' nel sentiero ufficiale . Purtroppo la segnaletica e' carente e ben presto incappiamo in un altro errore , in quanto un tratturo bel delimitato da legni di contenimento ci fa pensare di essere nella strada giusta , errore , dobbiamo tornare indietro e riprendere il sentiero ove piu' avanti si scorge un timido segnavia . Qualche rado segnavia si intravede ogni tanto ma siamo sempre concentrati , in quanto spesso si diramano tratturi che portano inganno , come l'ultimo a quota 770 mt. sul quale poi dobbiamo tornare indietro . Nella mappa si possono notare tre virgole che corrispondono agli errori citati e che , se qualcuno usufruisce del percorso , deve evitare . Il bosco si fa un po' piu' rado e il sentiero appare piu' chiaro , sempre con questi tornanti alla fine di lunghi traversi che rendono la salita non troppo affannosa . Intorno ai 1000 mt. iniziano formazioni rocciose strapiombanti che non incidono sul nostro cammino . Notevoli muri a secco appaiono in continuazione , il pascolo ovino in passato ha regnato in questi luoghi . Dopo esserci reimmessi in un altro piccolo bosco , arriviamo alla Sella ben segnata denominata Porta del Faito a quota 1200 mt. La flora cambia radicalmente in uno splendido faggeto e non si puo' ricordare la vicenda della bimba scomparsa anni fa , proprio in questo vasto bosco . Da li prendiamo l'evidentissimo sentiero che con segnavia 350 ci porta al Santuario di S.Michele Arcangelo . Una breve visita all'interno della Chiesa e riprendiamo il cammino zig-zagando tra la strada asfaltata e il bosco , arrivando al Castellone , ove il segnavia riprende per il Molare . Scendiamo incontrando subito la Sorgente Scorchie (delimitata da un orribile vasca tipo bagno) . Il sentiero scende per poi ripianare e costeggiare il dirupo (in un punto balaustre in metallo proteggono il passaggio) . Si incontrano alcune deviazioni per la Croce della Conocchia (che visiteremo dopo) , una Madonnina incastonata in un ampio antro naturale . Infine , con la presenza di alcune chiazze di neve , si sale per la rampa che porta sotto la verticale del Molare . Poco piu' avanti un altro segnavia indica ove salire , ovvero un ripido costone con passaggi di 1 grado , mai esposto , che permette l'arrivo all'anticima , caratterizzata da una grossa croce , e la cima vera e propria col cartello Monte Molare 1444 mt. La salita cmnq e' da prendere con circospezione sia per il fondo che per piccoli passaggi su roccia che necessitano , come si sul dire , di mani e piedi . Un improbabile schermo di pannelli solari e' li vicino . Il cielo si e' un po' imbruttito , ma ogni tanto permette la vista sul circostante , il Monte Canino , Golfo di Salerno , Golfo di Napoli , Punta Campanella e la stessa Pimonte . Dopo il meritato riposo si scende e si prende in direzione della Croce della Conocchia . Dalla croce torniamo parzialmente indietro , soffermandoci su alcuni blocchi in pietra , somiglianti a giganteschi maori, tra cui la Roccia dell'Elefante , per poi tagliare in bosco su segnavia rossi non ufficiali , che permettono cmnq di portarci sul sentiero dell'andata . Arrivati alla Sorgente Scorchie , lasciamo il Santuario sulla destra per tagliare in bosco e giungere alla Porta del Faito , da cui poi iniziamo la discesa finale sul sentiero 334 . Escursione difficile , per lunghezza e dislivello , nonche' per le difficolta' di orientamento . Appagante cmnq per la visione mozzafiato del Golfo di Napoli e Vesuvio , che in giornate limpide regala sodisfazioni anche sul versante di Positano . Quando seguirete la traccia di salita , ricordate gli errori segnalati , evidenziati da deviazioni evidenti sul tracciato .
Waypoints
Comments (2)
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Non posso valutare il percorso poiché non pianificato per raggiungere il Molare (costruita una traccia e delineato un piano personale), ma posso confermare che le Tese non sono un percorso banale, ma una traccia talvolta apparente, affondato nell'erba, "sporcato" da rovi, rami vivi, cardi, alberi caduti in lingue di sentiero anche ristretto. L'esposizione è spesso occulta e alcuni tratti presentano frane. Non abbiamo difficoltà nell'individuare inizio e la maggioranza delle svolte, negli ultimi 400 metri abbiamo tagliato per incrociare il CAI 350.
Noi lo abbiamo percorso alla fine di marzo quindi immagino che in questo periodo la vegetazione sia ancor piu invadente , cmnq confermo la mia opinione sulla bellezza di questo percorso .