MONTE META da Pianoro Campitelli (ANELLO L1 - M1 -L4)
near Pizzone, Molise (Italia)
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Itinerary description
Percorso ad anello da Pizzone. Situata sul confine delle tre regioni, tra i comuni di Pizzone (IS), Alfedena (AQ) e Picinisco (FR), i Monti della Meta sono una piccola catena montuosa nella zona al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise. Fanno parte della dorsale occidentale dell'Appennino Centrale abruzzese, lungo lo spartiacque appenninico, all'interno dei Monti Marsicani. Le montagne più alte sono: il Monte Meta (2242 m), il Monte Petroso (2.249 m.), il Monte Altare (2.174 m.), il Monte Tartaro (2.191 m.), Torretta di Paradiso (1.976 m.), il Monte A- Mare (2.161 m.),la Metuccia (2.105 m.), il Monte Forcellone (2.030 m.), il Monte Cavallo (2.039 m.). Dal punto di vista toponomastico con il nome di Mainarde si fa riferimento alle cime poste a meridione del Passo dei Monaci, 1942 m, mentre con il nome di Monti della Meta, quelle a N di tale valico nonostante non vi sia una vera e propria distinzione morfologica o geologica. Siamo all'interno del PNALM.
Il Monte Meta, come le altre aree interessate da una particolare concentrazione di camosci è regolamentata dal numero chiuso controllato che ne limita l’accesso a piccoli gruppi prenotati ed accompagnati da una guida autorizzata dall’Ente Parco, nel periodo che va dall’ultima decade di luglio alla prima di settembre.
L1: Dal pianoro di Campitelli dove c’è parcheggio e finisce la strada asfaltata, si prende il sentiero "L1" che inizia con una carrareccia in leggera salita. Dopo 500 metri c'è il bivio a destra che scende verso il Lago Vivo. Si trascura questo bivio e si continua su carrareccia fino al sentiero vero e proprio, in salita che attraversa la faggeta per circa 2,5 km. Prima, con una breve deviazione sulla dr c’è il Rifugio La Vedetta (chiuso).
Il sentiero prosegue con maggior pendenza e sbuca su un prato detto Altopiano dei Biscurri (quota 1700 circa) da qui si inizia a vedere il Monte La Meta che è di fronte in direzione ovest. Il sentiero prosegue costeggiando sulla sinistra il Monte Miele (1942 m.sl ) e sulla destra, più lontane, le pareti delle montagne. I ruderi di un fortino e vari muretti a secco.
L'Altopiano dei Biscurri (le piccole valli e colline che lo formano sono state modellate dal peso di antichi ghiacciai e dalla forza delle acque generate dal loro scioglimento e sono coronate dalle maestose vette del Monte Meta, del Monte Tartaro (2191), di Cima Biscurri e Monte Miele m1942) è lungo circa 2 km arriva ai piedi della Meta e si incontra con il sentiero M1 al Passo dei Monaci (quota 1967), contrassegnato da un grosso masso calcareo; da qui si procede a destra (direzione nord), lungo il sentiero che porta alla cime del Monte La Meta; oggi però il forte vento e la coltre nuvolosa che impediva la visuale ci hanno sconsigliato di proseguire. Abbiamo impiegato oltre 4 ore in movimento e circa 6 in totale senza andare in vetta.
Il sentiero è comunque piuttosto a vista, facendo un po' a zig-zag si arriva sulla cima della Meta (mt 2242) con la presenza di una croce e un parallelepipedo in ferro (gabbia metallica IGM). Al ritorno si procede sulla stessa traccia fino al Passo dei Monaci.
M1: Passo dei Monaci è facilmente riconoscibile perchè è un valico tra la Meta e la Metuccia per la presenza di un grosso masso (piccolo blocco calcareo) su cui c'è anche una lapide in pietra. Questo è il confine Lazio-Molise.
Da Passo dei Monaci salendo ripidamente e imboccando il sentiero M1, si prosegue verso NE quasi in modo rettilineo rimanendo in quota, in un'ambiente tipicamente alpino tra detriti, ghiaioni, piccoli nevai, ed enormi blocchi calcarei sul sentiero a mezza costa. Questa è la Valle Pagana. (1,15 ore di cammino).
Alla vostra destra noterete una faggeta, a sinistra la cresta di Monte Miele (1942 mt).
Proseguite lungo i pianori carsici, incrociando Fonte degli Alpini a 1780 m, caratteristiche formazioni rocciose di piccole collinette intervallate da grossi massi erratici fino ad entrare nel bosco.
Il sentiero è facilmente riconoscibile, grazie ai segni bianco-rossi sugli alberi che permettono meglio di orientarsi e proseguite per circa un’ora in discesa zigzagando lungo il bosco. Giungerete quindi al bivio (per il Bivacco le Forme a sn) aggirabile al suddetto bivio se si va a dr, e poi alla fontana al Pianoro le Forme (1415 mt) Giungerete poi, nei pressi di un piccolo ruscello stagionale alimentato dalle acque provenienti dallo scoglie
mento delle nevi e proseguite ancora giù lungo la carrareccia fino a raggiungere Vallefiorita (1400 mt). Dalla fontana al pianoro Le Forme, prendiamo il sentiero L4 che sale verso il crinale boscoso che aggira verso est e svalica a quota 1480m e scende nel Pianoro Campitelli. Attraversa la restante macchia boschiva per spuntare definitivamente sul pianoro, con abbeveratoio e area tavoli pic-nic.
Il Monte Meta, come le altre aree interessate da una particolare concentrazione di camosci è regolamentata dal numero chiuso controllato che ne limita l’accesso a piccoli gruppi prenotati ed accompagnati da una guida autorizzata dall’Ente Parco, nel periodo che va dall’ultima decade di luglio alla prima di settembre.
L1: Dal pianoro di Campitelli dove c’è parcheggio e finisce la strada asfaltata, si prende il sentiero "L1" che inizia con una carrareccia in leggera salita. Dopo 500 metri c'è il bivio a destra che scende verso il Lago Vivo. Si trascura questo bivio e si continua su carrareccia fino al sentiero vero e proprio, in salita che attraversa la faggeta per circa 2,5 km. Prima, con una breve deviazione sulla dr c’è il Rifugio La Vedetta (chiuso).
Il sentiero prosegue con maggior pendenza e sbuca su un prato detto Altopiano dei Biscurri (quota 1700 circa) da qui si inizia a vedere il Monte La Meta che è di fronte in direzione ovest. Il sentiero prosegue costeggiando sulla sinistra il Monte Miele (1942 m.sl ) e sulla destra, più lontane, le pareti delle montagne. I ruderi di un fortino e vari muretti a secco.
L'Altopiano dei Biscurri (le piccole valli e colline che lo formano sono state modellate dal peso di antichi ghiacciai e dalla forza delle acque generate dal loro scioglimento e sono coronate dalle maestose vette del Monte Meta, del Monte Tartaro (2191), di Cima Biscurri e Monte Miele m1942) è lungo circa 2 km arriva ai piedi della Meta e si incontra con il sentiero M1 al Passo dei Monaci (quota 1967), contrassegnato da un grosso masso calcareo; da qui si procede a destra (direzione nord), lungo il sentiero che porta alla cime del Monte La Meta; oggi però il forte vento e la coltre nuvolosa che impediva la visuale ci hanno sconsigliato di proseguire. Abbiamo impiegato oltre 4 ore in movimento e circa 6 in totale senza andare in vetta.
Il sentiero è comunque piuttosto a vista, facendo un po' a zig-zag si arriva sulla cima della Meta (mt 2242) con la presenza di una croce e un parallelepipedo in ferro (gabbia metallica IGM). Al ritorno si procede sulla stessa traccia fino al Passo dei Monaci.
M1: Passo dei Monaci è facilmente riconoscibile perchè è un valico tra la Meta e la Metuccia per la presenza di un grosso masso (piccolo blocco calcareo) su cui c'è anche una lapide in pietra. Questo è il confine Lazio-Molise.
Da Passo dei Monaci salendo ripidamente e imboccando il sentiero M1, si prosegue verso NE quasi in modo rettilineo rimanendo in quota, in un'ambiente tipicamente alpino tra detriti, ghiaioni, piccoli nevai, ed enormi blocchi calcarei sul sentiero a mezza costa. Questa è la Valle Pagana. (1,15 ore di cammino).
Alla vostra destra noterete una faggeta, a sinistra la cresta di Monte Miele (1942 mt).
Proseguite lungo i pianori carsici, incrociando Fonte degli Alpini a 1780 m, caratteristiche formazioni rocciose di piccole collinette intervallate da grossi massi erratici fino ad entrare nel bosco.
Il sentiero è facilmente riconoscibile, grazie ai segni bianco-rossi sugli alberi che permettono meglio di orientarsi e proseguite per circa un’ora in discesa zigzagando lungo il bosco. Giungerete quindi al bivio (per il Bivacco le Forme a sn) aggirabile al suddetto bivio se si va a dr, e poi alla fontana al Pianoro le Forme (1415 mt) Giungerete poi, nei pressi di un piccolo ruscello stagionale alimentato dalle acque provenienti dallo scoglie
mento delle nevi e proseguite ancora giù lungo la carrareccia fino a raggiungere Vallefiorita (1400 mt). Dalla fontana al pianoro Le Forme, prendiamo il sentiero L4 che sale verso il crinale boscoso che aggira verso est e svalica a quota 1480m e scende nel Pianoro Campitelli. Attraversa la restante macchia boschiva per spuntare definitivamente sul pianoro, con abbeveratoio e area tavoli pic-nic.
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Il percorso si è svolto precisamente come avevamo tracciato, solo arrivati al passo dei monaci, il vento e la mancanza di visibilità ci hanno fatto desistere da proseguire per la vetta.