Monte Melma da Laorca
near Ballabio Inferiore, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
S3E8, 12/1/2020
Partenza: parcheggio di via Paolo VI a Laorca, raggiungibile dalla strada che risale la valle del Gerenzone da Lecco in direzione di Ballabio.
Prima di dirigerci verso il Monte Melma, facciamo una piccola deviazione per visitare il cimitero e le grotte di Laorca. Imbocchiamo la stretta via Gianola sulla destra e in breve raggiungiamo il cimitero, con le caratteristiche cappelle a ridosso della parete rocciosa e l'antica chiesetta di San Giovanni ai Morti. Riscendiamo la scalinata principale e imbocchiamo via Crogno sulla destra. Poco più avanti superiamo un cancello sulla destra e imbocchiamo una scalinata che ci porta alla terrazza panoramica della grotta di Lourdes. Sulla sinistra, dietro una panchina di legno, si trova una traccia di sentiero che porta alla spettacolare grotta di San Giovanni, che si dice abbia ispirato la Vergine delle Rocce di Leonardo con le sue stalattiti imponenti. Visitato anche il suggestivo interno della grotta, in cui si possono osservare concrezioni molto particolari, ritorniamo sui nostri passi fino alla base della scalinata del cimitero. Da qui imbocchiamo via Settala, superiamo la piazzetta della chiesa, intitolata a Giovanni Paolo II, e quindi scendiamo il vicolo Spreafico fino alla strada principale (corso Monte Ortigara), che attraversiamo per imboccare via Ramello. Attraversiamo il ponte sul torrente Gerenzone e andiamo a sinistra, quindi giriamo a destra risalendo via Campovai.
Qui si trova l'imbocco del sentiero 41, o sentiero A. Spada, indicato su un pannello che mostra anche gli altri sentieri del Monte Melma. Proseguiamo verso destra, risaliamo costeggiando una radura, e poi a un bivio saliamo a sinistra tra alcune abitazioni. Da qui il sentiero procede nel bosco con una pendenza abbastanza sostenuta.
A quota 550 m si raggiunge lo sperone roccioso del Monte Melma, su cui è posto un pilone. Ne approfittiamo per fare una sosta e goderci il panorama che qui si apre sulla valle ai piedi del Coltignone.
Ritornati sul sentiero principale, incrociamo la Strada Mandria poco più in alto. La attraversiamo e imbocchiamo nuovamente il sentiero 41, segnalato da un altro pannello. Contuiamo la salita, superando una panchina con vista. Più avanti teniamo la destra al bivio e continuiamo finchè il sentiero non si fa pianeggiante, fino a raggiungere l'intersezione con il sentiero 44 che sale dall'osteria Montalbano.
Da qui inizia la salita abbastanza ripida lungo la cresta del Monte Melma, su sentiero a tratti roccioso ma mai tecnicamente impegnativo (l'indicazione EE fornita dai pannelli per il sentiero 41 pare eccessiva). Si giunge così all'intersezione tra il sentiero 41 e il sentiero 43 - Casati proveniente da Ballabio. Da qui la croce del Sass Quader è già ben visibile.
Riprendiamo la salita, sempre abbastanza ripida, e in breve arriviamo all'anticima del Monte Melma. Qui si trovano il Sass Quader, su cui sono poste una croce e una madonnina, e uno spiazzo roccioso dove ci fermiamo per pranzare. Il panorama comprende il lago di Garlate, il Lario e Lecco, di cui si scorge il campanile detto "Matitone", il Monte Barro, il Corno Medale e il Coltignone, la Grignetta, Ballabio all'imbocco della Valsassina, il Monte Due Mani e il Resegone.
Dopo esserci rifocillati, riprendiamo il cammino in direzione della vera cima del Monte Melma, che raggiungiamo dopo una salita breve e poco faticosa. Qui, a quota 914 m, è posto un ripetitore che rende la cima poco pittoresca. Ci fermiamo giusto il tempo per godere della vista verso nord, dominata dal Monte Due Mani solcato dalla strada per Morterone, quindi imbocchiamo il sentiero che scende verso Ballabio.
Il fondo è roccioso, la pendenza moderata e l'esposizione scarsa (in realtà eravamo in ombra per tutto il primo tratto di salita, ad eccezione della cresta). Giunti al bivio, teniamo la sinistra per imboccare il sentiero 43 e riportarci sulla cresta, al bivio superato in precedenza. Da qui riprendiamo il sentiero 41 e proseguiamo la discesa per la stessa via fatta all'andata.
Partenza: parcheggio di via Paolo VI a Laorca, raggiungibile dalla strada che risale la valle del Gerenzone da Lecco in direzione di Ballabio.
Prima di dirigerci verso il Monte Melma, facciamo una piccola deviazione per visitare il cimitero e le grotte di Laorca. Imbocchiamo la stretta via Gianola sulla destra e in breve raggiungiamo il cimitero, con le caratteristiche cappelle a ridosso della parete rocciosa e l'antica chiesetta di San Giovanni ai Morti. Riscendiamo la scalinata principale e imbocchiamo via Crogno sulla destra. Poco più avanti superiamo un cancello sulla destra e imbocchiamo una scalinata che ci porta alla terrazza panoramica della grotta di Lourdes. Sulla sinistra, dietro una panchina di legno, si trova una traccia di sentiero che porta alla spettacolare grotta di San Giovanni, che si dice abbia ispirato la Vergine delle Rocce di Leonardo con le sue stalattiti imponenti. Visitato anche il suggestivo interno della grotta, in cui si possono osservare concrezioni molto particolari, ritorniamo sui nostri passi fino alla base della scalinata del cimitero. Da qui imbocchiamo via Settala, superiamo la piazzetta della chiesa, intitolata a Giovanni Paolo II, e quindi scendiamo il vicolo Spreafico fino alla strada principale (corso Monte Ortigara), che attraversiamo per imboccare via Ramello. Attraversiamo il ponte sul torrente Gerenzone e andiamo a sinistra, quindi giriamo a destra risalendo via Campovai.
Qui si trova l'imbocco del sentiero 41, o sentiero A. Spada, indicato su un pannello che mostra anche gli altri sentieri del Monte Melma. Proseguiamo verso destra, risaliamo costeggiando una radura, e poi a un bivio saliamo a sinistra tra alcune abitazioni. Da qui il sentiero procede nel bosco con una pendenza abbastanza sostenuta.
A quota 550 m si raggiunge lo sperone roccioso del Monte Melma, su cui è posto un pilone. Ne approfittiamo per fare una sosta e goderci il panorama che qui si apre sulla valle ai piedi del Coltignone.
Ritornati sul sentiero principale, incrociamo la Strada Mandria poco più in alto. La attraversiamo e imbocchiamo nuovamente il sentiero 41, segnalato da un altro pannello. Contuiamo la salita, superando una panchina con vista. Più avanti teniamo la destra al bivio e continuiamo finchè il sentiero non si fa pianeggiante, fino a raggiungere l'intersezione con il sentiero 44 che sale dall'osteria Montalbano.
Da qui inizia la salita abbastanza ripida lungo la cresta del Monte Melma, su sentiero a tratti roccioso ma mai tecnicamente impegnativo (l'indicazione EE fornita dai pannelli per il sentiero 41 pare eccessiva). Si giunge così all'intersezione tra il sentiero 41 e il sentiero 43 - Casati proveniente da Ballabio. Da qui la croce del Sass Quader è già ben visibile.
Riprendiamo la salita, sempre abbastanza ripida, e in breve arriviamo all'anticima del Monte Melma. Qui si trovano il Sass Quader, su cui sono poste una croce e una madonnina, e uno spiazzo roccioso dove ci fermiamo per pranzare. Il panorama comprende il lago di Garlate, il Lario e Lecco, di cui si scorge il campanile detto "Matitone", il Monte Barro, il Corno Medale e il Coltignone, la Grignetta, Ballabio all'imbocco della Valsassina, il Monte Due Mani e il Resegone.
Dopo esserci rifocillati, riprendiamo il cammino in direzione della vera cima del Monte Melma, che raggiungiamo dopo una salita breve e poco faticosa. Qui, a quota 914 m, è posto un ripetitore che rende la cima poco pittoresca. Ci fermiamo giusto il tempo per godere della vista verso nord, dominata dal Monte Due Mani solcato dalla strada per Morterone, quindi imbocchiamo il sentiero che scende verso Ballabio.
Il fondo è roccioso, la pendenza moderata e l'esposizione scarsa (in realtà eravamo in ombra per tutto il primo tratto di salita, ad eccezione della cresta). Giunti al bivio, teniamo la sinistra per imboccare il sentiero 43 e riportarci sulla cresta, al bivio superato in precedenza. Da qui riprendiamo il sentiero 41 e proseguiamo la discesa per la stessa via fatta all'andata.
Waypoints
Car park
1,524 ft
Parcheggio via Paolo VI
Intersection
1,924 ft
Strada Mandria
Intersection
2,689 ft
Bivio 41-43
Intersection
2,580 ft
Imbocco sentiero 43
Comments (2)
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Percorso mai fatto, mi prometto di percorrerlo all'inizio di questa primavera ., grazie
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Fatto oggi. Impegnativo non perché segnalato come EE, indicazione eccessiva, ma perché presenta pendenze impegnative sia in salita che in discesa. Il mio GPS mi indica una distanza di 8.6 km