Monte Massaruccio e valle del sorbo
near Monte Massaruccio, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partendo dall'ampio parcheggio in via del Sorbo, si scende su di un ripido sentierino dove mucche al pascolo non si scompongono alla vista dell'uomo.
La valle è solcata da sentieri e sterrate che verso Sud conducono attraversando un ponte alla Mola di Formello, e alla cascata annessa. Per osservare da vicino le rovine e godere di diverse prospettive dell'imponente cascata si attraversa un antico ponte. Attenzione l'area è transennata ma è possibile accedervi a propio rischio e pericolo.
Più a Sud lungo il placido Cremera prosegue il sentiero 207g ma è necessario guadare il fiume.
Verso Nord, lungo la carrareccia si arriva alla strada asfaltata via del Sorbo e in breve al Santuario della Madonna del Sorbo. In origine (996 d.C.) costello per la difesa delle invasioni saracene venne successivamente abbandonato e nel 1427 donato da Martino V ai Frati del Carmelo che ne fecero un santuario.
La via del ritorno passa in un colorato e secolare bosco di quercie, si costeggia un maneggio e si incontrano numerosi cavalli in libertà. Lungo il sentiero un ponte romano oramai in rovina regala uno scorcio meraviglioso.
Più avanti si attraversa un piccolo affluente del Cremera e un'altra valle sino a giungere di nuovo sul ponte in legno e riprendere il sentierino per il parcheggio.
La valle è solcata da sentieri e sterrate che verso Sud conducono attraversando un ponte alla Mola di Formello, e alla cascata annessa. Per osservare da vicino le rovine e godere di diverse prospettive dell'imponente cascata si attraversa un antico ponte. Attenzione l'area è transennata ma è possibile accedervi a propio rischio e pericolo.
Più a Sud lungo il placido Cremera prosegue il sentiero 207g ma è necessario guadare il fiume.
Verso Nord, lungo la carrareccia si arriva alla strada asfaltata via del Sorbo e in breve al Santuario della Madonna del Sorbo. In origine (996 d.C.) costello per la difesa delle invasioni saracene venne successivamente abbandonato e nel 1427 donato da Martino V ai Frati del Carmelo che ne fecero un santuario.
La via del ritorno passa in un colorato e secolare bosco di quercie, si costeggia un maneggio e si incontrano numerosi cavalli in libertà. Lungo il sentiero un ponte romano oramai in rovina regala uno scorcio meraviglioso.
Più avanti si attraversa un piccolo affluente del Cremera e un'altra valle sino a giungere di nuovo sul ponte in legno e riprendere il sentierino per il parcheggio.
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Stupenda e serenità