Monte Marrone (1.805 m) ed Eremo di Charles Moulin (1.750 m)

Si può partire sia dal parcheggio attrezzato da pic-nic dove c'è una fontana e poco distante anche il monumento ai caduti, sia poco più avanti dove c'è uno slargo in cui si può parcheggiare la macchina. Percorso abbastanza semplice ma con pendenze costanti fino alla vetta, bisogna essere almeno in forma fisicamente e indossare scarpette da trekking, altrimenti diventa un calvario perché ci sono quasi 800 metri di dislivello di salita in poco più di 5 km.
Si parte con il Sentiero CAI M5, molto visibile e largo, praticamente una mulattiera, si potrebbe avere una minima difficoltà nel metterlo a fuoco soltanto in autunno quando è tutto ricoperto di foglie,ma visto che è battuto ogni tanto dai fuoristrada, è davvero impossibile avere difficoltà nell'individuazione. Dopo non molto dalla partenza si possono trovare un paio di fontane con acqua fresca, e da qui parte invece il sentiero CAI M7, ed è presente anche una nella spianata in cima al sentiero alla base della vetta del monte Mare (2020 m s.l.m.), la fonte San Giorgio, però non l'ho raggiunta e quindi non presente nel waypoint. Il sentiero è al 95% nel bosco,e quasi in cima, alla fine del tratto boschivo, si raggiunge un altopiano,dove sulla sinistra si possono osservare il Monte Ferruccia (2005 m) e il Monte Mare (2020 m), sulla destra invece la croce degli alpini in vetta al Monte Marrone (1805 m). Sempre sulla destra, quasi come se uno volesse tornare indietro, non facilissimo da trovare, ma basta seguire sulla destra alcuni alberi marcati di vernice blu, c'è l'eremo del pittore Charles Moulin, una capanna di pietre tra due rocce. Dall'eremo in giornate serene con aria pulita c'è un panorama bellissimo dove si può osservare il lago di Castel San Vincenzo. Stesso discorso anche dal monte Marrone,poco più alto, c'è un panorama bellissimo,dove si può osservare oltre che le Mainarde, anche la Majella e il massiccio del Matese.