Monte Marcolano e Rocca Genovese
near Gioia Vecchio, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Si parte dal rifugio del Diavolo, raggiungibile in auto lungo la strada che da Gioia dei Marsi porta a Pescasseroli.
Si parcheggia in prossimità dell’accesso “T” del P.N. d'Abruzzo, da cui si imbocca una strada sterrata (segnavia "T1") che attraversa una zona prativa praticamente pianeggiante; prima di giungere al bosco si incontra un primo bivio: si trascura il sentiero di sinistra “T3” che percorre la val Lampazzo verso il Monte di Valle Caprara, e si procede su quello di destra, giungendo in brevissimo tempo ad un altro bivio. Qui si abbandona il segnavia “T1” e si segue la mulattiera che entra nel bosco verso sinistra (segnavia T4) e che incomincia a salire. La mulattiera attraversa i prati della Fossa Perrone, poi, al di là di questi, rientra nel bosco di faggi. Ben presto si incontra il bivio con il sentiero “T6”, che si dirige a sinistra e che si tralascia per continuare diritto nel bosco, in leggera salita. Alternando tratti più ripidi a tratti meno faticosi e zone di fitta faggeta a radure in cui è piacevole camminare o sostare per riposarsi, si perviene infine al limite del bosco, uscendo su un pianoro a pascolo (Camposecco) che si attraversa completamente, gustando l’ampio panorama circostante. Il sentiero diviene qui meno visibile e, dopo un ultimo tratto più ripido, raggiunge la sella che si apre sulla cresta tra il monte Marcolano e la Rocca Genovese: il panorama si amplia ulteriormente comprendendo anche i Prati d’Angro, al di là della sella. La cresta rocciosa del monte Marcolano è l’ultima facile fatica che resta da affrontare: dalla vetta lo sguardo spazia poi sui vasti territori del Parco Nazionale d'Abruzzo e su Villavallelonga. Per il ritorno si segue l’itinerario di salita. Ritornati alla sella si raggiunge facilmente anche la non lontana Rocca Genovese.
Si parcheggia in prossimità dell’accesso “T” del P.N. d'Abruzzo, da cui si imbocca una strada sterrata (segnavia "T1") che attraversa una zona prativa praticamente pianeggiante; prima di giungere al bosco si incontra un primo bivio: si trascura il sentiero di sinistra “T3” che percorre la val Lampazzo verso il Monte di Valle Caprara, e si procede su quello di destra, giungendo in brevissimo tempo ad un altro bivio. Qui si abbandona il segnavia “T1” e si segue la mulattiera che entra nel bosco verso sinistra (segnavia T4) e che incomincia a salire. La mulattiera attraversa i prati della Fossa Perrone, poi, al di là di questi, rientra nel bosco di faggi. Ben presto si incontra il bivio con il sentiero “T6”, che si dirige a sinistra e che si tralascia per continuare diritto nel bosco, in leggera salita. Alternando tratti più ripidi a tratti meno faticosi e zone di fitta faggeta a radure in cui è piacevole camminare o sostare per riposarsi, si perviene infine al limite del bosco, uscendo su un pianoro a pascolo (Camposecco) che si attraversa completamente, gustando l’ampio panorama circostante. Il sentiero diviene qui meno visibile e, dopo un ultimo tratto più ripido, raggiunge la sella che si apre sulla cresta tra il monte Marcolano e la Rocca Genovese: il panorama si amplia ulteriormente comprendendo anche i Prati d’Angro, al di là della sella. La cresta rocciosa del monte Marcolano è l’ultima facile fatica che resta da affrontare: dalla vetta lo sguardo spazia poi sui vasti territori del Parco Nazionale d'Abruzzo e su Villavallelonga. Per il ritorno si segue l’itinerario di salita. Ritornati alla sella si raggiunge facilmente anche la non lontana Rocca Genovese.
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