Monte Magnola - La Sentinella - dal Rifugio del Lupo (Parco regionale Velino-Sirente)
near Rovere, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
RIFUGIO DEL LUPO > VADO DEL CERSAO >CIMA DI ROSCIA GRANDE > MONTE MAGNOLA > RIFUGIO PANEI MAGRINI > LA SENTINELLA.
Percorso ad anello di oltre 16 Km con quasi 900 mt di dislivello -12-05-2024-
Il monte Magnola è una montagna appartenente al gruppo montuoso dei monti della Magnola sul versante orientale del massiccio Sirente-Velino nell'omonimo parco naturale regionale dell'appennino abruzzese. La cima più alta, 2.348 metri s.l.m. dell’omonimo gruppo del Sirente, compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino.
Il tracciato prevede un percorso ad anello con partenza dai Piani di Pezza, precisamente dal parcheggio antistante il Rifugio del Lupo dove si arriva comodamente percorrendo una strada asfaltata intercetta nel comune di Rocca di Mezzo.
Escursione effettuata in una bella giornata in compagnia dell’amico Elfo. Nel silenzio della prima mattina abbiamo seguita la strada bianca che in piano costeggia i Piani di Pezza fino a raggiungere il Vado del Ceraso. A questo punto abbiamo lasciata la carrareccia per svoltare a Dx e seguire il sentiero CAI nr.70. Il sentiero, ben visibile, battuto e segnalato con i caratteristici colori bianco-rossi, in costante e moderata ascesa attraverso boschi di faggio e ambi spazi aperti ci condurrà fino alla cresta della catena montuosa che dalla Cimata della Cerasa porta alla Magnola.
Circa tre Km dalla partenza abbiamo lasciato il bosco, che ritroveremo al ritorno dopo 8 km circa, pertanto gran parte del percorso è scoperto senza alcuna fonte per dissetarsi. Il paesaggio è aspro e selvaggio, la fauna per ora è assente mentre la flora è in piena fioritura anche se le piante di faggio, ad osservare le foglie arrugginite, sembrerebbe che abbiano subito una gelata dopo la prima fioritura. Così pian piano, senza sforzare su terreno pietroso ma mai impegnativo, arriviamo alla base della cresta –dove al ritorno faremo la biforcazione verso Sx- da qui l’ascesa per raggiungere la sommità è più faticosa anche per la presenza di ghiaia. Una volta in sommità, come dal waipoint, il panorama è magnifico sul versante del Velino e non solo. Soffia il vento fresco da Est ma non è fastidioso, con Elfo decidiamo di rimanere in cresta e raggiungere Cima di Roscia Grande e poi raggiungere l’obiettivo della giornta: il monte Magnola. Lungo la cresta la visuale raggiunge la catena del Gran Sasso, la Maiella, il Viglio, la piana di Avezzano, ma la vista più straordinaria è sul Velino-Sirente e i rilievi circostanti compresa la valle Majellama.
Il rifugio non custodito Panei Magrini è l’unico manufatto a quelle latitudini ma utilizzabile proprio in casi eccezionali, nei pressi prima di raggiungere la Sentinella scrutiamo pascolare liberemanente i cavalli mentre in cielo alcuni grifoni hanno fatto delle brevi comparse. Si inizia il ritorno percorrendo un breve tratto in fuori sentiero, le difficoltà sono date limitatamente da alcune lingue di neve, per poi intercettare la carrareccia che porta allo stazzo della Genzana e seguirla fino nei pressi del valico.
Pendio sdrucciolevole e forte per alcune centinaia di metri per poi piegare a Sx in fuori sentiero per 600 m (ovvero non segnato sulle mappe ma il tracciato è ben visibile e si percorrere agevolmente) puntando il rifugio del Lupo. Intercettato il sent 10 A si entra nel bosco e si esce sui piani di Pezza che attrversiamo nella parte inferiore fino a raggiungere l’auto, effettuando qualche km di defaticamento.
Percorso ad anello di oltre 16 Km con quasi 900 mt di dislivello -12-05-2024-
Il monte Magnola è una montagna appartenente al gruppo montuoso dei monti della Magnola sul versante orientale del massiccio Sirente-Velino nell'omonimo parco naturale regionale dell'appennino abruzzese. La cima più alta, 2.348 metri s.l.m. dell’omonimo gruppo del Sirente, compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino.
Il tracciato prevede un percorso ad anello con partenza dai Piani di Pezza, precisamente dal parcheggio antistante il Rifugio del Lupo dove si arriva comodamente percorrendo una strada asfaltata intercetta nel comune di Rocca di Mezzo.
Escursione effettuata in una bella giornata in compagnia dell’amico Elfo. Nel silenzio della prima mattina abbiamo seguita la strada bianca che in piano costeggia i Piani di Pezza fino a raggiungere il Vado del Ceraso. A questo punto abbiamo lasciata la carrareccia per svoltare a Dx e seguire il sentiero CAI nr.70. Il sentiero, ben visibile, battuto e segnalato con i caratteristici colori bianco-rossi, in costante e moderata ascesa attraverso boschi di faggio e ambi spazi aperti ci condurrà fino alla cresta della catena montuosa che dalla Cimata della Cerasa porta alla Magnola.
Circa tre Km dalla partenza abbiamo lasciato il bosco, che ritroveremo al ritorno dopo 8 km circa, pertanto gran parte del percorso è scoperto senza alcuna fonte per dissetarsi. Il paesaggio è aspro e selvaggio, la fauna per ora è assente mentre la flora è in piena fioritura anche se le piante di faggio, ad osservare le foglie arrugginite, sembrerebbe che abbiano subito una gelata dopo la prima fioritura. Così pian piano, senza sforzare su terreno pietroso ma mai impegnativo, arriviamo alla base della cresta –dove al ritorno faremo la biforcazione verso Sx- da qui l’ascesa per raggiungere la sommità è più faticosa anche per la presenza di ghiaia. Una volta in sommità, come dal waipoint, il panorama è magnifico sul versante del Velino e non solo. Soffia il vento fresco da Est ma non è fastidioso, con Elfo decidiamo di rimanere in cresta e raggiungere Cima di Roscia Grande e poi raggiungere l’obiettivo della giornta: il monte Magnola. Lungo la cresta la visuale raggiunge la catena del Gran Sasso, la Maiella, il Viglio, la piana di Avezzano, ma la vista più straordinaria è sul Velino-Sirente e i rilievi circostanti compresa la valle Majellama.
Il rifugio non custodito Panei Magrini è l’unico manufatto a quelle latitudini ma utilizzabile proprio in casi eccezionali, nei pressi prima di raggiungere la Sentinella scrutiamo pascolare liberemanente i cavalli mentre in cielo alcuni grifoni hanno fatto delle brevi comparse. Si inizia il ritorno percorrendo un breve tratto in fuori sentiero, le difficoltà sono date limitatamente da alcune lingue di neve, per poi intercettare la carrareccia che porta allo stazzo della Genzana e seguirla fino nei pressi del valico.
Pendio sdrucciolevole e forte per alcune centinaia di metri per poi piegare a Sx in fuori sentiero per 600 m (ovvero non segnato sulle mappe ma il tracciato è ben visibile e si percorrere agevolmente) puntando il rifugio del Lupo. Intercettato il sent 10 A si entra nel bosco e si esce sui piani di Pezza che attrversiamo nella parte inferiore fino a raggiungere l’auto, effettuando qualche km di defaticamento.
Waypoints
Intersection
5,150 ft
Vado del Ceraso
a Vado del ceraso si lascia la carrareccia diretta ad Ovindoli per svoltare a Dx e percorrere il Sent. 70.
Panorama
5,948 ft
foto panoramica
Nelle foto rappresentano il Sirente, il Gran Sasso e costa della Cerasa.
Waypoint
6,260 ft
Waypoint
Sentiero non riportato ma facilmente percorribile anche se non segnalato.
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Tracciato pulito e paesaggi favolosi peccato di non aver visto alcunché di animali che popolano queste montagne.