Monte Greco da Roccaraso

Anello lungo e di discreto dislivello, che tocca la vetta piu’ alta dei Marsicani, oltre che passare per altri 2000 mt, un po’ sconosciuti dall’escursionista per via degli impianti di risalita che li raggiungono. E’ un escursione a due facce: si parte tra sterrate e innumerevoli impianti di risalita della zona sciistica di Roccaraso-Aremogna e, appena ci si affaccia (e si procede) sulla linea di cresta del Pratello-Toppe del Tesoro, ci si rende conto di come un parco nazionale abbia contribuito a fermare la devastazione di zone cosi’ belle. Al di qua, impianti e sbancamenti; al di la, radure, praterie d’alta quota, pareti e vette visibili e fruibili senza che l’occhio intercetti case-casette-piloni e cavi vari. Si parte dalla zona di Aremogna, camminando quasi subito su sterrata. Si toccano varie stazioni di skilift e si procede fino a giungere sulla cresta che, verso dx, porta al Pratello. Si puo’ toccare questa cima per una veloce panoramica su Rivisondoli, per poi incamminarsi sulla sterrata che ci portera’ alle Toppe del Tesoro. Finalmente si abbandona questo versante e ci si dirige verso il visibile Monte Greco, ancora lontano. Si traversa tutta la bella zona dell’Antone Rotondo e ci si porta alla base della salita su ghiaie e roccette, che si individua gia dalla base della grande radura dove si trova qualche rudere dello Stazzo Ospeduco. Con fatica, si giunge alla sella tra il Greco e la Serra le Gravare e, da li, presto ci si rende conto che la fatica, quella vera, sta per arrivare. La pettata che porta sul Greco e’ di quelle che lasciano il segno ! Panorama che ripaga abbondantemente e ritorno che, passato lo stazzo Antone Rotondo, percorre l’ennesima pista da sci.