Monte Grappa giro delle malghe

Saliti da Pederobba e parcheggiato a Bocca di Forca siamo scesi lungo la strada asfaltata fino alla Malga Paradiso. Li’ abbiamo abbandonato la strada e passando per la forcella Camparoneta arriviamo giù alla omonima Malga. Da lì scesi a riprendere la strada siano arrivati alla Malga Domador. Abbiamo preso la strada forestale che ci ha condotto a Malga Valderoa. Poco più avanti vi è un bivio e noi abbiamo proseguito pe Malga Fontanasecca. Lungo la salita avevamo incrociato diversi camion carichi di cippato - legno triturato ricavato dai rami e dai ceppi degli alberi tagliati - e poco più avanti abbiamo incrociato il bestione che fa questo lavoro: un mulino alimentato da un motore da 800 hp capace di macinare tronchi fino due metri di diametro. Arrivati alla Malga di Fontanasecca ci siamo fermati per mangiare il panino. La Malga è da tempo abbandonata, la pendana (la grande stalla) crollata. Per fortuna l’ultima padrona ha donato malga e terreni al FAI: spero trovino presto i soldi per restaurarla. Io sono molto legato a quei posti: 53 anni fa (ahimè quanto sono vecchio) ragazzo di 16 anni ho trascorso un mese ospite/aiutante di mio zio che aveva “cargato” la malga (preso in affitto e raggruppato una cinquantina di mucche dei tanti piccoli agricoltori della valle) Quanti ricordi!
Da Fontanasecca siamo saliti per un sentiero alla forcella Valderoa e poi tagliato il versante dei Solaroi fino all’omonima Malga. Da li’ una strada forestale - che ad un certo punto abbiamo tagliato per il bosco - ci ha portato a fondovalle all’altezza della Casera col dell’Orso. Proseguendo per la strada abbiamo incrociato la Malga Cason Del Sol e la Malga Mure. Da qui presa la strada statale “dorsale del grappa” siamo tornati al parcheggio dell’auto.

Stupenda giornata di sole in un paesaggio immerso nei colori dell’autunno.