Monte Grappa: dalla Val della Corda alla Val Pian dei Zocchi con varianti ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
near San Gaetano, Veneto (Italia)
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Itinerary description
L’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale (dismesso dal 2006) è una lunghissima traversata a mezza costa del versante occidentale del Monte Grappa, che recupera vecchi sentieri e “insegue” i piloni ENEL sui tracciati di servizio (ora i piloni ENEL sono “rimarchiati” con tabelle TERNA della nuova società, ma per comodità li chiamerò sempre ENEL).
Il tratto più difficile è senz’altro quello tra la Val Pian dei Zocchi e la Val della Corda (nominate nel senso di percorrenza consigliato da sud a nord).
Con questa escursione si esplorano delle varianti tra queste due valli, e può essere utile prima di tentare tratti più lunghi di percorrenza della traversata, che può essere spezzata in molti modi sfruttando i numerosi sentieri che salgono dalla Valsugana / Canale del Brenta.
Per il percorso completo dell’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale si può far riferimento a:
È sicuramente la via di accesso più facile per portarsi in mezzo al tratto più difficile dell’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale, e può rappresentare una breve escursione a sé stante fino all’ex baracca di caccia.
In quest’ultimo caso conviene affrontarla partendo un po’ tardi quando il sole è in arrivo da quel lato.
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Dalla partenza di Rivalta all’incrocio con l’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale lungo il CAI 934, e fino all’inizio della variante di discesa verso l’ex baracca di caccia
Da Rivalta si imbocca il ben segnalato CAI 934 che si alza fino al fondo della Val di Rivalta, si interna per un breve tratto e poi sale sul ripidino fianco destro direzione salita o di sinistra idrografica.
Si arriva così al pilone ENEL 434, e bisogna lasciare il CAI 934 da poco sotto il pilone per una traccia-sentierino che esce verso destra in direzione della Val della Corda.
Al momento (fine marzo 2022) c’è un albero schiantato a terra proprio a inizio deviazione e l’imbocco non si vede.
Ci sono alcuni rami rotti che hanno creato un “passaggino” e infilandosi in mezzo compare la traccia.
Poi si aggirano altri due schianti e finalmente si riprende in diagonale con leggera salita.
Il sentiero in breve spiana, diventa largo e si restringe di nuovo con i primi passi esposti.
Dopo circa 350 metri lineari di camminata dall’inizio deviazione, e appena prima di aggirare un piccolo crinale, c’è un albero con segnavia bianco-giallo sbiadito e si continua.
Più avanti si dovrebbe notare – una ventina di metri più in alto sulla sinistra – un tronchetto d’albero incappucciato con un tubo di plastica nero e guardando bene anche qualche ramo tagliato: non è da raggiungere ma si continua per il sentiero che qui ha un saltino di livello di un paio di metri verso il basso.
Poi, per contornare una delle varie anse del pendio, c’è una discesetta con cavo di sicurezza che a mio giudizio non servirebbe in confronto a tanti altri passaggi lasciati liberi.
Poco dopo la discesetta c’è la ripida deviazione in basso a destra verso la ex baracca di caccia: fino a qui sono circa 670 metri lineari di camminamento dall’uscita dal CAI 934.
Questo bivio si nota poco in sé ma ci sono due riferimenti più chiari per individuarlo.
Esattamente al bivio c’è un cavo di teleferica a terra e si rischia pure di inciampare, ma si potrebbe anche scavalcarlo senza accorgersene camminando normalmente.
Circa 30 metri lineari dopo il bivio, invece, c’è un’evidentissima base-terminal di una teleferica boschiva in mezzo al sentiero: se si arriva qui basta tornare indietro e si individua subito il bivio.
↓
Dal bivio di inizio variante di discesa verso l’ex baracca di caccia, alla Val Pian dei Zocchi fino a reincontrare l’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Dal bivio si passa la sopra citata base-terminal di una teleferica boschiva e si continua su sentierino sempre evidente fino al fondo della Val della Corda: non ci sono passi veramente difficili e non ci sono più segnavia di vernice.
Si passa l’impluvio in un facile punto e il sentierino riprende dall’altro lato con un diverso grado di difficoltà-esposizione.
Si inizia fuori dal bosco con un traverso a base STRETTA ma solida arrivando ben presto al primo dei due passaggi delicati di questa parte.
È una quasi interruzione o irregolarità della cornicetta del sentierino, dove c’è qualche passo (base comunque solida) dove si appoggia solo un piede alla volta occupando tutta la linea di passaggio.
Poi si entra nel bosco e su traccia a terra più tranquilla si arriva al secondo passaggio delicato.
Qui c’è un breve franamento della base terrosa che lascia scoperta una lista rocciosa esposta e sporca di terra instabile con sassolini: è più infida di quanto sembra al primo colpo d’occhio e serve attenzione.
Con un po’ … di buona volontà si può aggirare dal basso scendendo nel bosco.
Poco dopo si arriva a un pulpito con un’altra base-terminal di una teleferica boschiva e si prosegue sul sentiero tra numerosi tagli di rami.
Avanti sul facile e si arriva a una selletta che sta appena sotto al dolce cucuzzolo di vetta di Col Pieri: questa selletta introduce nella Val Pian dei Zocchi.
Si scende dall’altro lato della selletta su traccia diagonale continua nelle vicinanze della fascia rocciosa di sinistra e si incontra, questa volta in mezzo al sentiero, un altro tronchetto d’albero incappucciato con un tubo di plastica nero.
Continuando si arriva in modo naturale a un facile canaletto di pochi metri che cala sull’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale in corrispondenza di un segnavia ENEL con freccia rossa e numero 433 dipinti su una roccetta a terra.
In realtà all’andata ho tagliato in giù prima del canaletto finale più corretto perché avevo visto dei segnavia in basso sotto un comunque facile vallone boschivo.
Da quel punto di collegamento all’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale sono poi ritornato (con meno di 100 metri lineari) al numero 433 dipinto.
Per tornare in Val della Corda ho risalito il canaletto corretto stando sul crinale erboso a fianco, e poi ho rifatto esattamente lo stesso percorso.
I punti salienti da ricordare per il ritorno sono: 1) tronchetto d’albero incappucciato con un tubo di plastica nero; 2) selletta di Col Pieri; 3) base-terminal di una teleferica boschiva; 4) passaggio esposto su franamento che al ritorno ho aggirato dal basso; 5) dopo l’uscita dal bosco, irregolarità molto stretta della cornicetta del sentierino.
Ripassato l’impluvio della Val della Corda, senza vere difficoltà si ritorna al bivio di inizio variante di discesa verso l’ex baracca di caccia, che si trova circa 30 metri lineari dopo una base-terminal di una teleferica boschiva.
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Discesa verso l’ex baracca di caccia in Val della Corda lungo l’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
È difficile!
L’inizio è in discesa quasi diretta su loppe scivolose, e la traccia conduce su brevi svolte non lontane dal cavo di teleferica che si trova a terra all’inizio.
Si passa il cavo allontanandosi un po’ verso sinistra in un punto dove c’è ancora una sbiaditissima coloritura bianco-gialla di segnavia.
Poi lo si ripassa tornando verso destra con altra pittura sbiadita bianco-gialla.
Poco dopo c’è un segnavia bianco-giallo su roccetta a fianco e inizia la parte più DELICATA di traversi verso destra.
In pratica è una traccia-viàz dove il problema più grosso è la frequente alternanza di fondo: roccette sporche di ghiaia e inclinate, loppe sul morbido, loppe ricresciute di lato e “adagiate” sopra il duro con ghiaia, e qualsiasi altra combinazione che non può farti scegliere in modo deciso se vale la pena utilizzare i ramponcini che fino a qui sarebbero stati molto utili.
Però, quanto è possibile e/o consigliabile calzare e togliere i ramponcini in condizioni così precarie di equilibrio?
A ognuno la sua scelta in base alla propria esperienza con i ramponcini.
Fatto il traverso a fondo variabile si arriva su un crinale e si scende per poco sul filo con una base dura senza loppe.
Poi ancora loppe ripide con svolte tenendo d’occhio un abete isolato più in basso e il canaletto-vallone che sta a destra.
Poco prima dell’abete (10/15 metri?) la traccia porta ad attraversare il canaletto-vallone su delle piccole placchette rocciose quasi piatte che stanno sopra un salto (qui ho trovato la traccia molto poco visibile, ma è abbastanza intuitivo il punto di passaggio a cui puntare).
Dall’altro lato del canaletto-vallone riprende l’esile camminamento con un paio di segni bianco-gialli a terra su roccette, poi uno su alberello, e si arriva alle 4 betulle di riferimento che anticipano di pochi metri l’ex baracca di caccia (anche sulle betulle c’è un segnavia, ma si vede solo dall’altra direzione).
L’ex baracca di caccia e il gruppo di 4 betulle sono ben visibili in tutto il finale di questa discesa.
Ripeto che è una discesa difficile, e che il senso consigliato di percorrenza dell’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale è l’altro.
↓
Dall’ex baracca di caccia, uscita in discesa per la destra idrografica della Val della Corda fino alla SS 47 in Valsugana
Dall’ex baracca di caccia si scende a fianco dei terrazzamenti fino all’impluvio della Val della Corda.
Si cammina per meno di 100 metri dentro il facile impluvio e si esce per evidente traccia-sentierino verso destra.
Il sentiero prosegue fino a un grande segnavia rosso a sinistra su albero, nel punto dove diventa spettacolare cornice di cengia, larga e godibile.
Con qualche non difficile restringimento la cornice continua assecondando varie anse del pendio e si interrompe quando manca poco ad arrivare sulla verticale della SS 47.
Qui c’è un bel segnavia rosso che indica di scendere per ripido sentierino verso sinistra.
Ora bisogna seguire con attenzione la contorta ma non difficile via ben segnata dai bolli rossi.
Pochi metri prima di arrivare alle reti finali di contenimento frane sopra la SS 47, la traccia segnata svolta più decisa verso sinistra rientrando per una trentina di metri verso la Val della Corda ma ancora alta rispetto all’impluvio.
Poco dopo una piccola ansa con segnavia rossi c’è la ripida traccia di discesa finale a destra nell’impluvio.
È poco visibile (almeno per me che non l’ho vista subito 😉) e se si va diritti si finisce ad un’altra base-terminal di una teleferica boschiva: dietro front e la deviazione si individua (ho cancellato l’errore dalla registrazione GPS).
Questo saltino finale è di circa 4 metri e si può definire un quasi I° grado con roccette solide e radici di aiuto: io sono sceso faccia a valle tanto per dire.
Alla base del salto c’è un bollo rosso di aiuto per chi deve imboccare il sentiero in senso contrario a quello di oggi.
Da qui altri 30 metri piani e si è sulla SS 47, tra il km 58-VI e 58-VII, sul lato nord del ponte della Val della Corda proprio in corrispondenza del cartello che indica lo svincolo di Rivalta.
L’auto è a meno di 300 metri di cui pochi sulla SS 47 e il resto dallo svincolo in poi.
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Il dislivello reale dell’escursione è di circa 100 metri in meno di quanto indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.
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Il tratto più difficile è senz’altro quello tra la Val Pian dei Zocchi e la Val della Corda (nominate nel senso di percorrenza consigliato da sud a nord).
Con questa escursione si esplorano delle varianti tra queste due valli, e può essere utile prima di tentare tratti più lunghi di percorrenza della traversata, che può essere spezzata in molti modi sfruttando i numerosi sentieri che salgono dalla Valsugana / Canale del Brenta.
Per il percorso completo dell’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale si può far riferimento a:
- Massiccio del Monte Grappa: ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale dismesso – parte 1 sud da Solagna a Londa
- Massiccio del Monte Grappa: ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale dismesso – parte 2 nord da Londa a San Marino
È sicuramente la via di accesso più facile per portarsi in mezzo al tratto più difficile dell’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale, e può rappresentare una breve escursione a sé stante fino all’ex baracca di caccia.
In quest’ultimo caso conviene affrontarla partendo un po’ tardi quando il sole è in arrivo da quel lato.
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Dalla partenza di Rivalta all’incrocio con l’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale lungo il CAI 934, e fino all’inizio della variante di discesa verso l’ex baracca di caccia
Da Rivalta si imbocca il ben segnalato CAI 934 che si alza fino al fondo della Val di Rivalta, si interna per un breve tratto e poi sale sul ripidino fianco destro direzione salita o di sinistra idrografica.
Si arriva così al pilone ENEL 434, e bisogna lasciare il CAI 934 da poco sotto il pilone per una traccia-sentierino che esce verso destra in direzione della Val della Corda.
Al momento (fine marzo 2022) c’è un albero schiantato a terra proprio a inizio deviazione e l’imbocco non si vede.
Ci sono alcuni rami rotti che hanno creato un “passaggino” e infilandosi in mezzo compare la traccia.
Poi si aggirano altri due schianti e finalmente si riprende in diagonale con leggera salita.
Il sentiero in breve spiana, diventa largo e si restringe di nuovo con i primi passi esposti.
Dopo circa 350 metri lineari di camminata dall’inizio deviazione, e appena prima di aggirare un piccolo crinale, c’è un albero con segnavia bianco-giallo sbiadito e si continua.
Più avanti si dovrebbe notare – una ventina di metri più in alto sulla sinistra – un tronchetto d’albero incappucciato con un tubo di plastica nero e guardando bene anche qualche ramo tagliato: non è da raggiungere ma si continua per il sentiero che qui ha un saltino di livello di un paio di metri verso il basso.
Poi, per contornare una delle varie anse del pendio, c’è una discesetta con cavo di sicurezza che a mio giudizio non servirebbe in confronto a tanti altri passaggi lasciati liberi.
Poco dopo la discesetta c’è la ripida deviazione in basso a destra verso la ex baracca di caccia: fino a qui sono circa 670 metri lineari di camminamento dall’uscita dal CAI 934.
Questo bivio si nota poco in sé ma ci sono due riferimenti più chiari per individuarlo.
Esattamente al bivio c’è un cavo di teleferica a terra e si rischia pure di inciampare, ma si potrebbe anche scavalcarlo senza accorgersene camminando normalmente.
Circa 30 metri lineari dopo il bivio, invece, c’è un’evidentissima base-terminal di una teleferica boschiva in mezzo al sentiero: se si arriva qui basta tornare indietro e si individua subito il bivio.
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Dal bivio di inizio variante di discesa verso l’ex baracca di caccia, alla Val Pian dei Zocchi fino a reincontrare l’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Dal bivio si passa la sopra citata base-terminal di una teleferica boschiva e si continua su sentierino sempre evidente fino al fondo della Val della Corda: non ci sono passi veramente difficili e non ci sono più segnavia di vernice.
Si passa l’impluvio in un facile punto e il sentierino riprende dall’altro lato con un diverso grado di difficoltà-esposizione.
Si inizia fuori dal bosco con un traverso a base STRETTA ma solida arrivando ben presto al primo dei due passaggi delicati di questa parte.
È una quasi interruzione o irregolarità della cornicetta del sentierino, dove c’è qualche passo (base comunque solida) dove si appoggia solo un piede alla volta occupando tutta la linea di passaggio.
Poi si entra nel bosco e su traccia a terra più tranquilla si arriva al secondo passaggio delicato.
Qui c’è un breve franamento della base terrosa che lascia scoperta una lista rocciosa esposta e sporca di terra instabile con sassolini: è più infida di quanto sembra al primo colpo d’occhio e serve attenzione.
Con un po’ … di buona volontà si può aggirare dal basso scendendo nel bosco.
Poco dopo si arriva a un pulpito con un’altra base-terminal di una teleferica boschiva e si prosegue sul sentiero tra numerosi tagli di rami.
Avanti sul facile e si arriva a una selletta che sta appena sotto al dolce cucuzzolo di vetta di Col Pieri: questa selletta introduce nella Val Pian dei Zocchi.
Si scende dall’altro lato della selletta su traccia diagonale continua nelle vicinanze della fascia rocciosa di sinistra e si incontra, questa volta in mezzo al sentiero, un altro tronchetto d’albero incappucciato con un tubo di plastica nero.
Continuando si arriva in modo naturale a un facile canaletto di pochi metri che cala sull’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale in corrispondenza di un segnavia ENEL con freccia rossa e numero 433 dipinti su una roccetta a terra.
In realtà all’andata ho tagliato in giù prima del canaletto finale più corretto perché avevo visto dei segnavia in basso sotto un comunque facile vallone boschivo.
Da quel punto di collegamento all’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale sono poi ritornato (con meno di 100 metri lineari) al numero 433 dipinto.
Per tornare in Val della Corda ho risalito il canaletto corretto stando sul crinale erboso a fianco, e poi ho rifatto esattamente lo stesso percorso.
I punti salienti da ricordare per il ritorno sono: 1) tronchetto d’albero incappucciato con un tubo di plastica nero; 2) selletta di Col Pieri; 3) base-terminal di una teleferica boschiva; 4) passaggio esposto su franamento che al ritorno ho aggirato dal basso; 5) dopo l’uscita dal bosco, irregolarità molto stretta della cornicetta del sentierino.
Ripassato l’impluvio della Val della Corda, senza vere difficoltà si ritorna al bivio di inizio variante di discesa verso l’ex baracca di caccia, che si trova circa 30 metri lineari dopo una base-terminal di una teleferica boschiva.
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Discesa verso l’ex baracca di caccia in Val della Corda lungo l’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
È difficile!
L’inizio è in discesa quasi diretta su loppe scivolose, e la traccia conduce su brevi svolte non lontane dal cavo di teleferica che si trova a terra all’inizio.
Si passa il cavo allontanandosi un po’ verso sinistra in un punto dove c’è ancora una sbiaditissima coloritura bianco-gialla di segnavia.
Poi lo si ripassa tornando verso destra con altra pittura sbiadita bianco-gialla.
Poco dopo c’è un segnavia bianco-giallo su roccetta a fianco e inizia la parte più DELICATA di traversi verso destra.
In pratica è una traccia-viàz dove il problema più grosso è la frequente alternanza di fondo: roccette sporche di ghiaia e inclinate, loppe sul morbido, loppe ricresciute di lato e “adagiate” sopra il duro con ghiaia, e qualsiasi altra combinazione che non può farti scegliere in modo deciso se vale la pena utilizzare i ramponcini che fino a qui sarebbero stati molto utili.
Però, quanto è possibile e/o consigliabile calzare e togliere i ramponcini in condizioni così precarie di equilibrio?
A ognuno la sua scelta in base alla propria esperienza con i ramponcini.
Fatto il traverso a fondo variabile si arriva su un crinale e si scende per poco sul filo con una base dura senza loppe.
Poi ancora loppe ripide con svolte tenendo d’occhio un abete isolato più in basso e il canaletto-vallone che sta a destra.
Poco prima dell’abete (10/15 metri?) la traccia porta ad attraversare il canaletto-vallone su delle piccole placchette rocciose quasi piatte che stanno sopra un salto (qui ho trovato la traccia molto poco visibile, ma è abbastanza intuitivo il punto di passaggio a cui puntare).
Dall’altro lato del canaletto-vallone riprende l’esile camminamento con un paio di segni bianco-gialli a terra su roccette, poi uno su alberello, e si arriva alle 4 betulle di riferimento che anticipano di pochi metri l’ex baracca di caccia (anche sulle betulle c’è un segnavia, ma si vede solo dall’altra direzione).
L’ex baracca di caccia e il gruppo di 4 betulle sono ben visibili in tutto il finale di questa discesa.
Ripeto che è una discesa difficile, e che il senso consigliato di percorrenza dell’ex Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale è l’altro.
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Dall’ex baracca di caccia, uscita in discesa per la destra idrografica della Val della Corda fino alla SS 47 in Valsugana
Dall’ex baracca di caccia si scende a fianco dei terrazzamenti fino all’impluvio della Val della Corda.
Si cammina per meno di 100 metri dentro il facile impluvio e si esce per evidente traccia-sentierino verso destra.
Il sentiero prosegue fino a un grande segnavia rosso a sinistra su albero, nel punto dove diventa spettacolare cornice di cengia, larga e godibile.
Con qualche non difficile restringimento la cornice continua assecondando varie anse del pendio e si interrompe quando manca poco ad arrivare sulla verticale della SS 47.
Qui c’è un bel segnavia rosso che indica di scendere per ripido sentierino verso sinistra.
Ora bisogna seguire con attenzione la contorta ma non difficile via ben segnata dai bolli rossi.
Pochi metri prima di arrivare alle reti finali di contenimento frane sopra la SS 47, la traccia segnata svolta più decisa verso sinistra rientrando per una trentina di metri verso la Val della Corda ma ancora alta rispetto all’impluvio.
Poco dopo una piccola ansa con segnavia rossi c’è la ripida traccia di discesa finale a destra nell’impluvio.
È poco visibile (almeno per me che non l’ho vista subito 😉) e se si va diritti si finisce ad un’altra base-terminal di una teleferica boschiva: dietro front e la deviazione si individua (ho cancellato l’errore dalla registrazione GPS).
Questo saltino finale è di circa 4 metri e si può definire un quasi I° grado con roccette solide e radici di aiuto: io sono sceso faccia a valle tanto per dire.
Alla base del salto c’è un bollo rosso di aiuto per chi deve imboccare il sentiero in senso contrario a quello di oggi.
Da qui altri 30 metri piani e si è sulla SS 47, tra il km 58-VI e 58-VII, sul lato nord del ponte della Val della Corda proprio in corrispondenza del cartello che indica lo svincolo di Rivalta.
L’auto è a meno di 300 metri di cui pochi sulla SS 47 e il resto dallo svincolo in poi.
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Il dislivello reale dell’escursione è di circa 100 metri in meno di quanto indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.
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Waypoints
Waypoint
653 ft
02 - Inizio sentiero CAI 934
Waypoint
1,380 ft
03 - Uscita a destra dal CAI 934 poco sotto il pilone ENEL 434 immettendosi nel Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Waypoint
1,506 ft
04 - Foto dal tratto alto del Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale in destra idrografica della Val della Corda
Waypoint
1,540 ft
05 - Tronchetto di riferimento incappucciato con tubo nero di plastica circa 20 metri sopra il sentiero
Waypoint
1,461 ft
06 - Foto dal tratto alto del Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale in destra idrografica della Val della Corda
Waypoint
1,436 ft
07 - Base-terminal di teleferica boschiva poco a sud del bivio di discesa del Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Waypoint
1,453 ft
08 - Foto sul sentiero in destra idrografica che arriva al fondo della Val della Corda
Waypoint
1,614 ft
10 - Vetta di Col Pieri poco sopra la sella che divide la Val della Corda dalla Val Pian dei Zocchi
Waypoint
1,313 ft
11 - Rientro sul tracciato del Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale in destra idrografica della Val Pian dei Zocchi
Waypoint
1,391 ft
12 - Uscita a un bivio segnalato dal Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale in direzione della Sella di Col Pieri
Waypoint
1,590 ft
16 - Base-terminal di teleferica boschiva tra la Sella del Col Pieri e il fondo della Val della Corda
Waypoint
1,540 ft
17 - Tratto infido franato del sentiero in discesa dalla Sella del Col Pieri verso la Val della Corda
Waypoint
1,590 ft
18 - Foto scendendo sul sentiero di sinistra idrografica dell'alta Val della Corda
Waypoint
1,434 ft
19 - Passaggio molto stretto ed esposto nel finale di discesa in sinistra idrografica della Val della Corda
Waypoint
1,511 ft
20 - Bivio inizio discesa all'ex baracca di caccia in Val della Corda lungo il Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Waypoint
1,454 ft
21 - Foto in discesa verso l'ex baracca di caccia in Val della Corda lungo il Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Waypoint
1,339 ft
22 - Foto in discesa verso l'ex baracca di caccia in Val della Corda lungo il Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Waypoint
1,208 ft
23 - Foto in discesa verso l'ex baracca di caccia in Val della Corda lungo il Sentiero CAI Castelfranco del Grappa Occidentale
Waypoint
1,118 ft
24 - Ex baracca di caccia in Val della Corda con grande freccia segnavia bianco-gialla
Waypoint
999 ft
26 - Uscita dall'impluvio della Val della Corda per sentierino in destra idrografica
Waypoint
939 ft
30 - Inizio discesa dalla cornice di cengia del sentiero in destra idrografica della Val della Corda
Waypoint
777 ft
31 - Foto scendendo verso il piano stradale dalla cornice di cengia del sentiero in destra idrografica della Val della Corda
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