Monte Gorzano da Padula, via Rifugio della Fiumata. Ritorno per Il Monticello, Colle della Pietra, Macchiatornella
near Macchiatornella, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Un percorso bellissimo ma difficoltoso per raggiungere la vetta del Monte Gorzano (2458 m) partendo da Padula.
Sarebbe bello partire dal centro con il sentiero che passa sul ponte del Vecchio Mulino sul Fiume Tordino. Ma, nei giorni d'estate, il borgo è un pollaio di turisti bercianti che, per poche settimane l'anno, riescono a tirare fuori il becco dalla principale gabbia italiana e vanno starnazzando per i sentieri insozzando come da loro abitudine.
Imboccando il sentiero che si introduce nel bosco, si arriva in pochi minuti al Ponte Flammagno da cui si potrebbe deviare e raggiungere in pochi minuti lo spettacolo delle Cascate Cantagalli, in cui il fosso della Cavata confluisce nel fiume Tordino.
Continuando a salire nel bosco si arriva dapprima alla radura Le Macere (1145 m) e poi al Rifugio Enel Tordino (1336 m) da dove si apprezza tutta la melodia dell'acqua che scorre impetuosa nel sottostante Fosso della Cavata.
Sempre rimanendo nel fitto del bosco, si arriva ai resti della vecchia Teleferica della Fiumata (1535 m). Poco dopo, il bosco finisce e ci si affaccia sullo splendido panorama della cresta est del Monte Gorzano e delle valli in cui pascolano mucche.
Si può decidere di lasciare il sentiero verso il Monte Gorzano, distante circa 2h50m per seguire le tracce lasciate dal pascolare degli animali a zig zag per ammirare ancora meglio il paesaggio che si trova dopo una salita di pietra lastricata dallo scorrere di neve e acqua: la Sella del Monte Spaccato. Tuttavia, il percorso risulta molto difficile. Meglio mantenersi sul sentiero segnato.
La salita al Gorzano è abbastanza faticosa da quel versante ma, arrivati in cima (2458 m), lo spettacolo offerto agli occhi è appagante: dalle lontane vette dei Monti Sibillini, ai Monti della Laga fino alla catena dei monti che fanno da spalla a Sua Maestà il Gran Sasso.
La discesa fino a Il Monticello (1827 m) è davvero piacevole: con il sole di lato e alle spalle, sembra quasi di correre incontro al vento dei boschi più a valle.
Prendendo a destra, ci si immette nel primo tratto boscoso che termina allo spiazzo di Colle della Pietra (1654 m). Poi, a sinistra, inizia la discesa nel bosco che, ravvivato dalla vivace musica dell'acqua del Malvese e dal piacevole attraversamento di piccoli rivoli d'acqua del sottobosco, fa trascorrere circa 5 fantastici km per arrivare a Macchiatornella con 643m di dislivello.
Da qui si può imboccare la vecchia mulattiera per Padula (sentiero 300H) che, purtroppo, almeno nel primissimo tratto, non è sgombro da rovi e sterpaglie.
L'escursione è sicuramente da annoverare come tra le più belle della zona.
Sarebbe bello partire dal centro con il sentiero che passa sul ponte del Vecchio Mulino sul Fiume Tordino. Ma, nei giorni d'estate, il borgo è un pollaio di turisti bercianti che, per poche settimane l'anno, riescono a tirare fuori il becco dalla principale gabbia italiana e vanno starnazzando per i sentieri insozzando come da loro abitudine.
Imboccando il sentiero che si introduce nel bosco, si arriva in pochi minuti al Ponte Flammagno da cui si potrebbe deviare e raggiungere in pochi minuti lo spettacolo delle Cascate Cantagalli, in cui il fosso della Cavata confluisce nel fiume Tordino.
Continuando a salire nel bosco si arriva dapprima alla radura Le Macere (1145 m) e poi al Rifugio Enel Tordino (1336 m) da dove si apprezza tutta la melodia dell'acqua che scorre impetuosa nel sottostante Fosso della Cavata.
Sempre rimanendo nel fitto del bosco, si arriva ai resti della vecchia Teleferica della Fiumata (1535 m). Poco dopo, il bosco finisce e ci si affaccia sullo splendido panorama della cresta est del Monte Gorzano e delle valli in cui pascolano mucche.
Si può decidere di lasciare il sentiero verso il Monte Gorzano, distante circa 2h50m per seguire le tracce lasciate dal pascolare degli animali a zig zag per ammirare ancora meglio il paesaggio che si trova dopo una salita di pietra lastricata dallo scorrere di neve e acqua: la Sella del Monte Spaccato. Tuttavia, il percorso risulta molto difficile. Meglio mantenersi sul sentiero segnato.
La salita al Gorzano è abbastanza faticosa da quel versante ma, arrivati in cima (2458 m), lo spettacolo offerto agli occhi è appagante: dalle lontane vette dei Monti Sibillini, ai Monti della Laga fino alla catena dei monti che fanno da spalla a Sua Maestà il Gran Sasso.
La discesa fino a Il Monticello (1827 m) è davvero piacevole: con il sole di lato e alle spalle, sembra quasi di correre incontro al vento dei boschi più a valle.
Prendendo a destra, ci si immette nel primo tratto boscoso che termina allo spiazzo di Colle della Pietra (1654 m). Poi, a sinistra, inizia la discesa nel bosco che, ravvivato dalla vivace musica dell'acqua del Malvese e dal piacevole attraversamento di piccoli rivoli d'acqua del sottobosco, fa trascorrere circa 5 fantastici km per arrivare a Macchiatornella con 643m di dislivello.
Da qui si può imboccare la vecchia mulattiera per Padula (sentiero 300H) che, purtroppo, almeno nel primissimo tratto, non è sgombro da rovi e sterpaglie.
L'escursione è sicuramente da annoverare come tra le più belle della zona.
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