Monte Godi mt.2011 , anello da Bocca di Pantano , invernale 13.01.2024

In questo inverno siccitoso il versante est abruzzese e' uno dei pochi ad aver ricevuto qualche spruzzata abbondante di neve da tramontana . Partiamo quindi da Bocca di Pantano , subito dopo Passo Godi in direzione Scanno , ciaspole ai piedi . La sterrata Y7 , ricoperta di neve , ci porta sulla Valle dei Campanili , ove dopo una piccola salita si apre il panorama sui Monti della Terratta ed in particolare sulla piramide di Serra di Capra Morta . Si prosegue fino allo Stazzo di Ziomas . Si apre splendido il panorama sull'omonima Serra e di li inizia nuovamente a salire il sentiero , che lasciamo come numerazione Y7 dato che devia sulla destra portando alla Fonte del Tasso , e proseguiamo come Y1 per un breve tratto , infatti il segnavia 23 ci dice che dobbiamo deviare per salire alla stele di Giovanni PAOLO II , posta giusto sul valico . Si apre lo scenario del Ferroio di Scanno e del Marsicano dal lato di Valle Orsara . Decidiamo di salire col 23 in direzione di Monte Godi , salendo in modo deciso un traverso aperto , sempre in ciaspola , che ad un certo punto si immerge per un breve tratto in bosco . Poco piu' avanti dell'uscita del bosco il Rifugio o Stazzo di Godi , abbandonato ma sempre caratteristico , specie con la neve . La meta e' ancora lontana , infatti occorre salire decisamente su un costone che poi traversa incrociando il sentiero di ritorno 24 , per portarci sull'anticima di Monte Godi . Da li poi si sale nuovamente in filo di cresta , superando con difficolta' (date le ciaspole) alcuni punti rocciosi che poi conducono alla vetta di Mote Godi . Panorama superbo , non manca niente , dalla Lontana Maja e Gran Sasso a Chiarano , Mainarde , Terratta , Marsicano . Il vento sferza freddissimo e torniamo per riprendere non subito il sentiero 24 , infatti la neve abbondante ci consente qualche fuori pista per accorciare . La tentazione di tagliare viene dopo abortita piu' avanti , ove il ripido sarebbe troppo pericoloso e seguiamo quindi la buona segnaletica che con qualche tornante e traverso ci abbassa di quota , sino a consentirci qualche taglio . Siamo nelle vecchie stazioni di arrivo degli skilift , ora in disuso , e vediamo Passo Godi con la folla dei turisti . Tagliamo con difficolta' su un ripido , il fondo e' roccioso e data la neve abbondante ma non compatta le ciaspole sfregano sulle rocce . Incrociamo nuovamente il sentiero per poi tagliarlo comodamente verso la fine che ci porta direttamente al bivacco dello Scoiattolo , ove ci attende una calda polenta con salsicce . Escursione di media difficolta' per dislivello e lunghezza , ma le condizioni invernali richiedono tutte le attrezzature (ciaspole, ramponi e piccozza) e quindi occorre molta esperienza per affrontare questi percorsi .