Monte Giano 1820mt.slm (anello classico con NEVE)
near Vignola, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Monte Giano 1820mt.slm. ad anello dalla Madonna delle Grotte,con neve.Percorso fattibile in entrambi i sensi orari, con le idonee attrezzature. CONSIGLIATO anche senza neve, in tutte le stagioni dell'anno.
Premessa dovuta: 1°)Ho ripercorso per l'ennesima volta questo tracciato per registrare una traccia ben precisa e con l'obiettivo di fornire ausilio a chi vorrà prodigarsi in questa escursione.
2°)Non tenete presente il tempo totale, ma solo il tempo in movimento(adeguandolo alle vostre prestazioni), perché a noi piace effettuare lunghe soste per goderci al meglio lo scenario circostante che la natura ci offre gratuitamente e con il rispetto totale per essa.]
In una strepitosa giornata di sole invernale, nonostante fossimo agli inizi di febbraio, abbiamo deciso(Scipione & Teppa; i fratelli Francesco & Sabatino; MarzioFuturista) di effettuare per l'ennesima volta un'escursione ad anello sul famosissimo Monte Giano1820mt.slm.(DVX)[Montagna impegnstiva da raggiungere, è una delle vette più suggestive dell'intera area e da queste montagne è possibile godere di viste a 360 gradi sui giganti over 2000 del Centro Appennino]...con tanta tanta neve,trovata in abbondanza da sotto la scritta(in salita)fino alla cava di ghiaia(in discesa).
Il percorso comincia nei pressi del Santuario Madonna delle Grotte, dove è presente una fontanella per rifornirsi di acqua alla partenza ed al ritorno,e dove rinfrescarsi all’arrivo alla macchina. Sulla destra del Santuario è presente una strada asfaltata dove si parcheggia comodamente l'autovettura e/o un camper (il nostro "MULO") in totale sicurezza,ed all’inizio di questa strada c'é la segnaletica che indica l’inizio del percorso 410 per il Monte Giano.
Il sentiero si dimostra da subito ripido, efa capire che la salita è decisa, ed effettivamente di prima mattina spezza un po il fiato. Dopo poche decine metri si supera facilmente una palizzata-cancello per arginare la fuga del bestiame al pascolo, e si prosegue su strada sterrata.
Passati pochi minuti si raggiunge il bivio ben segnalato dal quale si lascia la stradina sterrata percorsa da trattorino gommati dei pastori, e sulla destra c'è un sentiero più stretto che passa vicino una casa di rocce (diroccata) e risale nel bosco su sentiero con poche bandierine, ma facilmente intuibile. Raggiunta quota di 900mt.slm si incontra un secondo bivio ben segnalato dove si svolta nuovamente a destra per sentiero che prosegue la sua ascesa per boschi, al momento spogli, ma freschi d'estate. Si guadagna rapidamente quota su sentiero sempre comodo ed evidente, ma non per questo da non sottovalutare le energie che bisogna impiegare per proseguire, fino ad arrivare allo spiano sotto la famosa scritta DVX, circa a quota 1300mt.slm., da dove abbiamo iniziato a trovare "tanta tanta" neve, nonostante fosse il versante più esposto al sole.
Da subito si capisce che il bosco (che compone la scritta) appare in stato pessimo, a causa dell'ultimo incendio che ne ha distrutto parte della flora.
Proseguiamo lungo lo spiano fino ad arrivare alla Chiesetta Alpina della "Madonna della Julia"sul ciglio del burrone soprastante Antrodoco, da dove si gode da subito un fantastico panorama. Foto di rito e poi abbiamo proseguito verso il rifugio "Giuseppe Cardellini"(pittoresco rifugio a quota 1340mt.slm., non custodito, una volta aperto a tutti, ora chiuso per l'inciviltà di escursionisti zozzoni), dove abbiamo ripetuto le immancabili foto di rito.
Dal rifugio, ci si dirige verso la croce seguendo il sentiero intuitivo, ma non sempre, visto che passando per il tracciolino tra le roccie si potrebbe sbagliare, quindi consiglio di tenere ben attenzionata la vista e/o di seguire la traccia gps a livello di controllo.
Passato la prima parte della salita alla vetta, prestando molta attenzionecome nel nostro caso per la presenza di neve, siamo arrivati nei pressi del bosco d'acero, dove il sentiero porterebbe all'interno verso la sella delle due cime del Giano(sentiero più morbido), ma siccome era presente molta-molta neve ghiacciata abbiamo deciso di optare per una direttissima puntato prima anticima a sx e poi la croce, faticando non poco lungo la costa completamente ricoperta di neve fitta e semi-ghiacciata(ciò che non troverete nelle altre 3 stagioni dell'anno)e con pendenza più accentuata (tratto di percorso che solitamente si pratica in discesa dalla vetta).
Con fatica, ma alleviata dallo splendido panorama nonostante il vento sferzante, siamo arrivati alla croce(quota 1780mt.slm)da dove si godeva uno scenario fantastico grazie alla limpida giornata. La vista spaziava fino ad arrivare a individuare il Monye Zappi(detto monte Gennaro) che sovrasta la pianura Romana. Difronte invece, come in una cartolina il Monte Nuria, mentre a valle si distinguevano le vie di Antrodoco, come in una cartina stradale...foto di rito e via nel "scendi-sali" verso la vera vetta del Monte Giano1820mt.slm., che impegna ancora una volta le nostre risorse energetiche per percorrere quest'ultimo strappo.
Arrivati in cima siamo rimasti appagati della fatica grazie al favoloso panorama a 360° girando lo sguardo dal Terminillo al Nuria(Lazio), da Velino in lontananza alla catena del gran Sasso(Abruzzo), ed infine alla schiera dei monti della Laga(Gorzano-Cima Lepri-Pizzo Sevo-ecc) per terminare con il Vettore & Redentore(confine Lazio-Marche)...tutte vette e cime rigorosamente innevate.
Qui dopo la "super foto" con la nostra bandiera del gruppo escursionistico, abbiamo deciso do scendere seguendo la panoramicissima e kilometrica cresta[[attenzione: sul grafico appare una linea retta continua a causa della bassissima temperatura che ha fatto scendere in picco le batterie dei cellulari navigatori creando uno standby, ma basta seguire la cresta fino alla bandierina del bivio di svolta nel bosco]] arrivando in fondo dove si può effettuare una pausa ristoro riparati dal vento che tipicamente batte sul monte Giano.
Da qui si ripiega a sx seguendo il sentiero ben visibile e ben battuto che si inoltra nel bosco e scende fino alla sterrata-carreccia che porta fino alla cava di ghiaia e poi a modi di defaticamento finora Vignole, per poi percorrere l'ultime centinaia di metri su strada asfaltata qper arrivare alla macchina ed...al nostro "MULO".
Che dire?!? GIORNATA STREPITOSA, e percorso fattibile in tutte le stagioni dell'anno(d'inverno con l'adeguata attrezzatura)...ed in entrambi i sensi di marcia....BUON DIVERTIMENTO!!!
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Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico ""ANIMALI MONTANI""".
https://instagram.com/animalimontani?utm_medium=copy_link
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(Annuncio importante di "Disclaimer":
•Le informazioni contenute nei percorsi My wikiloc sono dati, opinioni ed esperienze dell'autore. Queste informazioni non possono mai essere considerate sufficienti per svolgere uno dei percorsi o delle attività descritte.
•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
Premessa dovuta: 1°)Ho ripercorso per l'ennesima volta questo tracciato per registrare una traccia ben precisa e con l'obiettivo di fornire ausilio a chi vorrà prodigarsi in questa escursione.
2°)Non tenete presente il tempo totale, ma solo il tempo in movimento(adeguandolo alle vostre prestazioni), perché a noi piace effettuare lunghe soste per goderci al meglio lo scenario circostante che la natura ci offre gratuitamente e con il rispetto totale per essa.]
In una strepitosa giornata di sole invernale, nonostante fossimo agli inizi di febbraio, abbiamo deciso(Scipione & Teppa; i fratelli Francesco & Sabatino; MarzioFuturista) di effettuare per l'ennesima volta un'escursione ad anello sul famosissimo Monte Giano1820mt.slm.(DVX)[Montagna impegnstiva da raggiungere, è una delle vette più suggestive dell'intera area e da queste montagne è possibile godere di viste a 360 gradi sui giganti over 2000 del Centro Appennino]...con tanta tanta neve,trovata in abbondanza da sotto la scritta(in salita)fino alla cava di ghiaia(in discesa).
Il percorso comincia nei pressi del Santuario Madonna delle Grotte, dove è presente una fontanella per rifornirsi di acqua alla partenza ed al ritorno,e dove rinfrescarsi all’arrivo alla macchina. Sulla destra del Santuario è presente una strada asfaltata dove si parcheggia comodamente l'autovettura e/o un camper (il nostro "MULO") in totale sicurezza,ed all’inizio di questa strada c'é la segnaletica che indica l’inizio del percorso 410 per il Monte Giano.
Il sentiero si dimostra da subito ripido, efa capire che la salita è decisa, ed effettivamente di prima mattina spezza un po il fiato. Dopo poche decine metri si supera facilmente una palizzata-cancello per arginare la fuga del bestiame al pascolo, e si prosegue su strada sterrata.
Passati pochi minuti si raggiunge il bivio ben segnalato dal quale si lascia la stradina sterrata percorsa da trattorino gommati dei pastori, e sulla destra c'è un sentiero più stretto che passa vicino una casa di rocce (diroccata) e risale nel bosco su sentiero con poche bandierine, ma facilmente intuibile. Raggiunta quota di 900mt.slm si incontra un secondo bivio ben segnalato dove si svolta nuovamente a destra per sentiero che prosegue la sua ascesa per boschi, al momento spogli, ma freschi d'estate. Si guadagna rapidamente quota su sentiero sempre comodo ed evidente, ma non per questo da non sottovalutare le energie che bisogna impiegare per proseguire, fino ad arrivare allo spiano sotto la famosa scritta DVX, circa a quota 1300mt.slm., da dove abbiamo iniziato a trovare "tanta tanta" neve, nonostante fosse il versante più esposto al sole.
Da subito si capisce che il bosco (che compone la scritta) appare in stato pessimo, a causa dell'ultimo incendio che ne ha distrutto parte della flora.
Proseguiamo lungo lo spiano fino ad arrivare alla Chiesetta Alpina della "Madonna della Julia"sul ciglio del burrone soprastante Antrodoco, da dove si gode da subito un fantastico panorama. Foto di rito e poi abbiamo proseguito verso il rifugio "Giuseppe Cardellini"(pittoresco rifugio a quota 1340mt.slm., non custodito, una volta aperto a tutti, ora chiuso per l'inciviltà di escursionisti zozzoni), dove abbiamo ripetuto le immancabili foto di rito.
Dal rifugio, ci si dirige verso la croce seguendo il sentiero intuitivo, ma non sempre, visto che passando per il tracciolino tra le roccie si potrebbe sbagliare, quindi consiglio di tenere ben attenzionata la vista e/o di seguire la traccia gps a livello di controllo.
Passato la prima parte della salita alla vetta, prestando molta attenzionecome nel nostro caso per la presenza di neve, siamo arrivati nei pressi del bosco d'acero, dove il sentiero porterebbe all'interno verso la sella delle due cime del Giano(sentiero più morbido), ma siccome era presente molta-molta neve ghiacciata abbiamo deciso di optare per una direttissima puntato prima anticima a sx e poi la croce, faticando non poco lungo la costa completamente ricoperta di neve fitta e semi-ghiacciata(ciò che non troverete nelle altre 3 stagioni dell'anno)e con pendenza più accentuata (tratto di percorso che solitamente si pratica in discesa dalla vetta).
Con fatica, ma alleviata dallo splendido panorama nonostante il vento sferzante, siamo arrivati alla croce(quota 1780mt.slm)da dove si godeva uno scenario fantastico grazie alla limpida giornata. La vista spaziava fino ad arrivare a individuare il Monye Zappi(detto monte Gennaro) che sovrasta la pianura Romana. Difronte invece, come in una cartolina il Monte Nuria, mentre a valle si distinguevano le vie di Antrodoco, come in una cartina stradale...foto di rito e via nel "scendi-sali" verso la vera vetta del Monte Giano1820mt.slm., che impegna ancora una volta le nostre risorse energetiche per percorrere quest'ultimo strappo.
Arrivati in cima siamo rimasti appagati della fatica grazie al favoloso panorama a 360° girando lo sguardo dal Terminillo al Nuria(Lazio), da Velino in lontananza alla catena del gran Sasso(Abruzzo), ed infine alla schiera dei monti della Laga(Gorzano-Cima Lepri-Pizzo Sevo-ecc) per terminare con il Vettore & Redentore(confine Lazio-Marche)...tutte vette e cime rigorosamente innevate.
Qui dopo la "super foto" con la nostra bandiera del gruppo escursionistico, abbiamo deciso do scendere seguendo la panoramicissima e kilometrica cresta[[attenzione: sul grafico appare una linea retta continua a causa della bassissima temperatura che ha fatto scendere in picco le batterie dei cellulari navigatori creando uno standby, ma basta seguire la cresta fino alla bandierina del bivio di svolta nel bosco]] arrivando in fondo dove si può effettuare una pausa ristoro riparati dal vento che tipicamente batte sul monte Giano.
Da qui si ripiega a sx seguendo il sentiero ben visibile e ben battuto che si inoltra nel bosco e scende fino alla sterrata-carreccia che porta fino alla cava di ghiaia e poi a modi di defaticamento finora Vignole, per poi percorrere l'ultime centinaia di metri su strada asfaltata qper arrivare alla macchina ed...al nostro "MULO".
Che dire?!? GIORNATA STREPITOSA, e percorso fattibile in tutte le stagioni dell'anno(d'inverno con l'adeguata attrezzatura)...ed in entrambi i sensi di marcia....BUON DIVERTIMENTO!!!
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Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico ""ANIMALI MONTANI""".
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•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
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Comments (6)
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Percorso che toglie il fiato, non per la fatica ma per la straordinaria bellezza del panorama che si gode passo dopo passo. Bellissimo!
Non avrei saputo dire di meglio...daje!!!
Grazie per l'articolata spiegazione oltreché per la condivisione :)
Daje...mi fa piacere che hai fatto questo anello.
Grazie per il commento. L'unico "punto negativo" è il tratto di "switch" che ha fatto il tracciatore nella discesa sulla cresta, ma c'è da dire che è impossibile sbagliarsi in quel punto.
Cmq, se ti interessa, ho caricato altre traccie con altri anelli da effettuare....CI SI VEDE IN VETTA!!!
Bellissima escursione
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bellissimo percorso!