Monte Gennaro -dal Sentiero Luigi Roveda- + Fonte Campitello -da sentiero Valle Longa-Freddara- - da Prato Favale.

PRATO FAVALE > SENTIERO LUIGI ROVEDA > MONTE GENNARO > PRATONE S. DONATO >SENTIERO VALLE LONGA-FREDDARA > FONTE CAMPITELLO BASSA >PRATO FAVALE.
Percorso ad anello di 14,4 Km con 730 mt di dislivello --27-11-2023--

MONTI LUCRETILI

I Monti Lucretili sono una meta ambita, sia per i panorami cangianti e le bellezze paesaggistiche sia perché facilmente raggiungibili motivi per cui è mia consuetudine effettuare almeno una escursione all’anno. In una soleggiata ma fredda giornata con debole vento che spira da Nord io e mio figlio, non ancora tredicenne, abbiamo deciso di effettuare una traccia diversa dal solito. Ovvero raggiungere la vetta, Monte Gennaro, percorrendo per intero il sentiero Luigi Roveda che permette, per quasi tutto il tratto, di beneficiare del panorama verso la parte Ovest, dalle isole Ponziane al lago di Bracciano, Roma etc. Poi la cima del Gennaro e discesa fino al Pratone San Donato per poi seguire altro tratto non battuto imboccando a Dx lungo la Valle dell’Inferno per la strada vicinale Valle Longa-Freddara (NON SEGNATA) con foliage autunnale in una stupenda faggeta fino a raggiungere la fonte Campitello bassa.
Si parte da prato Favale, al termine della strada asfaltata, ha inizio in leggera salita il sentiero CAI nr. 302B fino a Malepasso, dove dopo circa 800 mt si abbandona per imboccare sulla Sx, senza palina segnaletica, il sentiero Luigi Roveda. Il tracciato Roveda, in costante ascesa fino a 600 mt dalla vetta, è segnato con bolli fucsia e omini in pietra è in gran parte scoperto, per cui permette un costante affaccio su Roma e il lontano mar Tirreno, si snoda per lo più tra pietraie con poca vegetazione. Il sentiero poco frequentato se non da animali, mucche e cavalli, ci condurrà, intersecando altri tracciati, fino alla vetta senza necessità di superare particolare ostacoli. Gli ultimi 600 mt sono più impegnativi, ma il panorama è è sempre più ampio prima verso Ovest dove, grazie alla nitida giornata, le isole ponziane si vedono distintamente come il lago di Bracciano i borghi sottostanti e tutta la città di Roma, poi in cima si spazia a 360 ° continuando: monti Cimini, M. Terminillo, Monti Sibillini (Vettore), monti della Laga e Gran Sasso (Corno Grande), massiccio del Velino (Velino) e per terminare i Simbruini fino al Circeo. Molto suggestiva la visuale dei monti con la prima neve dai 2000 mt. Dal Gennaro abbiamo puntato al pratone, lungo il sentiero segnato e moto battuto, dove grazie a monumentali faggi abbiamo iniziato ad assaporare l’autunno svanito nuovamente quando si è giunti al verde pratone popolato di cavalli e mucche.
Si attraversa il pratone San Donato per intersecare il sentiero per valle dell’Inverno fino a tenere la Dx per seguire il sentiero vicinale valle Longa-Freddara e poi ara Freddare-Campitello segnati sulle mappe MA NON SEGNALATI da palina NE’ LUNGO TUTTO IL PERCORSO FINO alla fonte Campitello bassa, per cui è indispensabile un buon orientamento, mappa, gps. Il sentiero si snoda, con le difficoltà di un tracciato che è solo sulla carta, lungo una lussureggiante faggeta dove abbiamo respirato il profumo dell’autunno in un silenzio assoluto rotto solo dai nostri passi sull’incontaminato tappeto di foglie secche, senza incotrare nessuno.
Arrivati a fonte Campitello ci siamo rilassati e consumato il classico panino per poi proseguire verso il sentiero la Corta e far rientro a prato Favale da valle Cavalera soddisfatti della bella giornata trascorsa.