Monte Gelo, aria fresca dopo il caldo
near Valle Dorizzo, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Menek:
Un’altra bella intuizione frutto del famoso “dito puntato a caso” sulla Kompass… Monte del Gelo, è questa la meta proposta al vecio Amadeus e alla cara pirene, un giro con dislivello e chilometraggio contenuto che viene subito accettato e programmato in men che non si dica.
Visto che la relazione l’ha aperta il mio “fratellone” lascio a lui l’incombenza di descrivere il sentiero, io mi limito a dire che i posti attraversati sono veramente belli e la compagnia come al solito di gran spessore, e anche Eric, a tal proposito, ha qualcosa da dire sul Gelo…
Nota 1): Gelo…by Eric.
GELO.
Per fare questo giro ho messo l’antigelo,
scontato per il freddo ma non con questo cielo,
io penso al gran finale e non allo sfacelo.
Cielo,
la cima è un po rocciosa e non si vede un pelo,
la poca terra è umida e io ci metto il telo,
se io non vedo il fiore lo piego sullo stelo.
Cielo,
noi ci saliamo in quattro e il quinto c’ha il Vangelo,
in vetta ‘na Madonna indossa il suo bel velo,
iconoclasta come sono… gli sparo a bruciapelo.
Mi sento Salamandra e un poco Urodelo, e in fondo mi domando: perché aspettavo il Gelo?
A la prochaine! Menek
Amadeus:
Ed allora eccomi quì, caduto nella consueta "trappola" del Menego; dai pochi chilometri, dislivello ragionevole e poi "mi metto dietro a voi e non fiato".
La partenza dal Gaver, posto magnifico e con un aspetto fiabesco ci porta a salire velocemente lungo una strada militare perfettamente sistemata fino alla Malga Gnagù, da quì entriamo in una valle che si addentra ai piedi del Cornone de Blumone a Owest ed al Blumone ad Est.
Giornata fresca con molte nuvole, questo ha un vantaggio : si suda poco ma si ha sempre la preoccupazione di guardare il cielo, comunque seguitiamo a salire lungo il torrente Caffaro fra salti d'acqua e gorgoglii di piccole pozze, la valle continua ad aprirsi man mano che la quota aumenta, fino a farci scorgere il bivacco Casinello di Blumone, un edificio completamente ristrutturato e servito da due letti a castello e da una stufa.
Facciamo una sosta banana, consultando la cartina per verificare quale sentiero prendere, diversi escursionisti arrivano anche loro alla sosta bivacco, noi iniziamo a scendere qualche metro di quota e poi imbocchiamo il sentiero 35 che ci porta verso il passo di Serosine.
Da quì il terreno cambia, dopo un susseguirsi di terreno erboso, grandi ammassi di sfasciumi ci portano verso i ruderi di un ospedale italiano del 1 conflitto mondiale, siamo in vista del passo ed il Menego inizia a scalpitare, si porta in cresta guardando affascinato il susseguirsi dei massi che portano verso la cresta e la cima Serosine.
"Dai Menego, seguiamo il tracciato del 35", effettivamente scorre più in basso della cresta e della cima Serosine, a malincuore il nostro giovanotto ridiscende e riprende il cammino sorpassandoci a grandi passi, via verso Monte Gelo che inizia ad intravedersi tra le nubi che ci hanno accompagnato durante la salita.
Ora il sentiero ci porta verso un canalino dall'aspetto innoquo, ma dopo alcuni metri si rivela "tostarello" un I grado con un bel salto sulla destra che ci costringe ad alcune cautele, poi siamo sulla breve cresta finale e sulla cima.
Ora il sole fa capolino, questo ci rallegra e ci permette di scorgere la spettacolare valle che abbiamo risalito ed il possente fianco del Cornone di Blumone e del Corno di Laione, più lontano verso Owest il fianco del lunghissimo tratto del sentiero Alta Via 1 dell'Adamello.
Altro spuntino, foto della location e del cast, poi iniziamo a scendere tagliando il fianco del Monte Gelo seguendo i bolli(notevolmente nuovi e brillanti) verso il Passo del Gelo, arriviamo in questo luogo strategico per le vicende belliche, osserviamo i resti degli appostamenti militari poi transitiamo davanti ad una semplice croce spinata in ricordo di qualche povero soldato ignoto; poi scendiamo verso il basso chiudendo un bel giro ad anello verso il bivacco casinello di Blimone.
Da lì con una discesa "mozzafiato" passiamo davanti alla centrale elettrica e poi tappa alla locanda del Gaver, birra e cibarie varie concludono la bella escursione.
Cose a caso.
Il mio Garmin segnava 15,410.
Un’altra bella intuizione frutto del famoso “dito puntato a caso” sulla Kompass… Monte del Gelo, è questa la meta proposta al vecio Amadeus e alla cara pirene, un giro con dislivello e chilometraggio contenuto che viene subito accettato e programmato in men che non si dica.
Visto che la relazione l’ha aperta il mio “fratellone” lascio a lui l’incombenza di descrivere il sentiero, io mi limito a dire che i posti attraversati sono veramente belli e la compagnia come al solito di gran spessore, e anche Eric, a tal proposito, ha qualcosa da dire sul Gelo…
Nota 1): Gelo…by Eric.
GELO.
Per fare questo giro ho messo l’antigelo,
scontato per il freddo ma non con questo cielo,
io penso al gran finale e non allo sfacelo.
Cielo,
la cima è un po rocciosa e non si vede un pelo,
la poca terra è umida e io ci metto il telo,
se io non vedo il fiore lo piego sullo stelo.
Cielo,
noi ci saliamo in quattro e il quinto c’ha il Vangelo,
in vetta ‘na Madonna indossa il suo bel velo,
iconoclasta come sono… gli sparo a bruciapelo.
Mi sento Salamandra e un poco Urodelo, e in fondo mi domando: perché aspettavo il Gelo?
A la prochaine! Menek
Amadeus:
Ed allora eccomi quì, caduto nella consueta "trappola" del Menego; dai pochi chilometri, dislivello ragionevole e poi "mi metto dietro a voi e non fiato".
La partenza dal Gaver, posto magnifico e con un aspetto fiabesco ci porta a salire velocemente lungo una strada militare perfettamente sistemata fino alla Malga Gnagù, da quì entriamo in una valle che si addentra ai piedi del Cornone de Blumone a Owest ed al Blumone ad Est.
Giornata fresca con molte nuvole, questo ha un vantaggio : si suda poco ma si ha sempre la preoccupazione di guardare il cielo, comunque seguitiamo a salire lungo il torrente Caffaro fra salti d'acqua e gorgoglii di piccole pozze, la valle continua ad aprirsi man mano che la quota aumenta, fino a farci scorgere il bivacco Casinello di Blumone, un edificio completamente ristrutturato e servito da due letti a castello e da una stufa.
Facciamo una sosta banana, consultando la cartina per verificare quale sentiero prendere, diversi escursionisti arrivano anche loro alla sosta bivacco, noi iniziamo a scendere qualche metro di quota e poi imbocchiamo il sentiero 35 che ci porta verso il passo di Serosine.
Da quì il terreno cambia, dopo un susseguirsi di terreno erboso, grandi ammassi di sfasciumi ci portano verso i ruderi di un ospedale italiano del 1 conflitto mondiale, siamo in vista del passo ed il Menego inizia a scalpitare, si porta in cresta guardando affascinato il susseguirsi dei massi che portano verso la cresta e la cima Serosine.
"Dai Menego, seguiamo il tracciato del 35", effettivamente scorre più in basso della cresta e della cima Serosine, a malincuore il nostro giovanotto ridiscende e riprende il cammino sorpassandoci a grandi passi, via verso Monte Gelo che inizia ad intravedersi tra le nubi che ci hanno accompagnato durante la salita.
Ora il sentiero ci porta verso un canalino dall'aspetto innoquo, ma dopo alcuni metri si rivela "tostarello" un I grado con un bel salto sulla destra che ci costringe ad alcune cautele, poi siamo sulla breve cresta finale e sulla cima.
Ora il sole fa capolino, questo ci rallegra e ci permette di scorgere la spettacolare valle che abbiamo risalito ed il possente fianco del Cornone di Blumone e del Corno di Laione, più lontano verso Owest il fianco del lunghissimo tratto del sentiero Alta Via 1 dell'Adamello.
Altro spuntino, foto della location e del cast, poi iniziamo a scendere tagliando il fianco del Monte Gelo seguendo i bolli(notevolmente nuovi e brillanti) verso il Passo del Gelo, arriviamo in questo luogo strategico per le vicende belliche, osserviamo i resti degli appostamenti militari poi transitiamo davanti ad una semplice croce spinata in ricordo di qualche povero soldato ignoto; poi scendiamo verso il basso chiudendo un bel giro ad anello verso il bivacco casinello di Blimone.
Da lì con una discesa "mozzafiato" passiamo davanti alla centrale elettrica e poi tappa alla locanda del Gaver, birra e cibarie varie concludono la bella escursione.
Cose a caso.
Il mio Garmin segnava 15,410.
Waypoints
Waypoint
6,890 ft
Bivacco Casinello di Blumone
Waypoint
7,944 ft
Ruderi Ospedale '15/'18
Waypoint
7,973 ft
Passo Serosine
Waypoint
8,603 ft
Monte del Gelo
Waypoint
7,628 ft
Passo del Gelo
Waypoint
7,612 ft
Tomba Milite Ignoto '15/'18
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