Monte Doppo ed eremo di San Giorgio: anello da Caino (BS)
near Caino, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Cielo limpido, sole caldo e vento fresco per questo giro ad anello (T2) che partendo da Pian delle Castagne a Caino sale gradualmente a destra, lungo il sentiero 385, segue una gradevole e regolare salita nei boschi per poi oltrepassare Baita Tanì e alcuni roccoli di caccia, giungendo quindi al crocevia con i sentieri 381-387. Arrivati a quel punto ci sono 2 opzioni per proseguire: la cresta, che porta dritta e più ripida al monte Doppo, oppure la variante bassa che conduce invece all’eremo. Opto per la prima, dato che la cima è il mio obiettivo principale. Questa scelta è sicuramente più panoramica rispetto all’altra: leggermente esposta a tratti (T3) con traccia talvolta labile, ciuffi di erba scivolosa e percorso tutto sommato soddisfacente in un ambiente abbastanza brullo e remoto. L’ultimo passaggio poco prima della cima rocciosa richiede l’uso delle mani, ma appigli e appoggi generosi non mancano di certo (II). In cima c’è una croce metallica, il panorama è ampio e fin qui non ho incontrato anima viva. È passata circa 1:40h dalla mia partenza.
La discesa avviene lungo un tratto ripido e scivoloso, che può richiedere un po’ di attenzione. Si risale poi brevemente per raggiungere l’eremo di San Giorgio, posto che merita senz’altro una visita. Dopodiché si giunge alla forcella di Calone - da qui il santuario di Conche dista pochissimo (lo dimostra la quantità di persone che provengono da quel tratto di sentiero), ma non ho intenzione di andarci: imbocco quindi il 382 che prosegue solitario a mezza costa, fino a giungere presso un roccolo dove la traccia scompare. Per fortuna non serve ravanare troppo: aggirato il roccolo ritrovo la traccia, che prosegue in lieve discesa zigzagando nel bosco per riportarmi rapidamente al punto di partenza (3,10h totali con una mezz’ora di pausa in cima).
La discesa avviene lungo un tratto ripido e scivoloso, che può richiedere un po’ di attenzione. Si risale poi brevemente per raggiungere l’eremo di San Giorgio, posto che merita senz’altro una visita. Dopodiché si giunge alla forcella di Calone - da qui il santuario di Conche dista pochissimo (lo dimostra la quantità di persone che provengono da quel tratto di sentiero), ma non ho intenzione di andarci: imbocco quindi il 382 che prosegue solitario a mezza costa, fino a giungere presso un roccolo dove la traccia scompare. Per fortuna non serve ravanare troppo: aggirato il roccolo ritrovo la traccia, che prosegue in lieve discesa zigzagando nel bosco per riportarmi rapidamente al punto di partenza (3,10h totali con una mezz’ora di pausa in cima).
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