Monte Corvo - cima Ovest M.Corvo - Mozzone da Prato Selva
near Prato Selva, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione impegnativa tratta dalla traccia del compianto Giampiero Brasile.
Partenza da Prato Selva alle 7:20, mattinata limpida con aumento della nuvolosità nelle ore centrali, ma nebbia sui 2000 già alle 9:00. Seguiamo i piloni dell'impianto di risalita della seggiovia (ormai abbandonato dal 2018), giunti in prossimità di una carrareccia erroneamente crediamo di aver sbagliato percorso ma in realtà questa carrareccia si ricollega più avanti con il sentiero, sta di fatto che la seguiamo per qualche centinaio di metri e decidiamo di riprendere il sentiero per il Colle Andreole salendo per una ripidissima pentima e ritonati sul 100B (alcuni tratti sono bellissimi per le sculture rocciose modellate dalla natura!) lo seguiamo sino all'incrocio con il sentiero per il Rifugio del Monte, svoltiamo a destra e scendiamo sino al sentiero 134 e di lì alla Valle Crivellaro, qui lasciamo il sentiero e saliamo all'interno del fosso sino al trovarci sotto il Mozzone, in corrispondenza di un grande masso decidiamo che saliremo sulla sinistra sul Mozzone al ritorno e che impetteremo sulla cresta Ovest del Corvo attraveso un ripido canale dove scorre un rivolo d'acqua. La salita è impegnativa ma divertente, giunti sulla sella con affaccio sul Lago di Campotosto ci rendiamo conto che manca ancora molto per giungere in vetta e che la pendenza della dorsale è molto elevata.
Saliamo lentamente sino alla cresta, a pochi metri sulla nostra sinistra incontriamo la cima Ovest del Corvo 2533mt, di fronte a noi tra un turbinio di nuvole appaiono lo Ienca il Morrone e il Camarda, poi via via le Malecoste e in lontananza Pizzo Cefalone, purtroppo il resto è immerso tra le nuvole.
Lungo la cresta senza molto impegno si arriva ad una sella sotto l'ultimo tratto di salita per la croce del Corvo, vi è un piccolo spiazzo con l'erba sulla sinistra e sotto un ripido ghiaione, sarà il punto di discesa per il Mozzone. Saliti in vetta al Monte Corvo 2623m, facciamo la conoscenza di Roberto e il suo cane Maya che ci seguiranno per tutta la via del ritorno. Visibilità pessima causa nebbia purtroppo!
Tornati indietro scendiamo lungo il ghiaione sino a giungere alla sella che precede la parete del Mozzone, sulla nostra destra un branco di camosci e il Fosso del Monte con i suoi imponenti bastioni, sulla sinistra il ghiaione per scendere sulla Valle Crivellaro e di fronte a noi le rocce con passaggi di III° esposti per la direttissima del Mozzone. La nebbia, la stanchezza e la tipologia di roccia ci fanno rinunciare a correre un rischio inutile salendo per la parete del Mozzone.
Giù in basso torniamo indietro sino a raggiungere il terreno erboso per salire con maggior presa sulla schiena del Mozzone, salire questa particolare montagna è una bella fatica (non sottovalutatela), anche se la salita è breve e si altrerna tra erba e rocce, questa è molto ripida. Giunti in vetta 2290m, la nebbia! I tuoni che provengono dai Sibillini e dalla Laga ci fanno sloggiare in breve tempo, scendiamo percorrendo tutta la dorsale sempre fuori sentiero, molto impegnativo, tratti erbosi e rocciosi sino ad un canale con acqua sorgiva, incrociamo a valle il 134 che porta al 100B e di lì rifacciamo a ritroso tutto il percorso dell'andata. Arrivo al parcheggio di Prato Selva alle 17:00. Terzo tempo a Fano Adriano con Roberto e Maya e poi spediti a casa.
Partenza da Prato Selva alle 7:20, mattinata limpida con aumento della nuvolosità nelle ore centrali, ma nebbia sui 2000 già alle 9:00. Seguiamo i piloni dell'impianto di risalita della seggiovia (ormai abbandonato dal 2018), giunti in prossimità di una carrareccia erroneamente crediamo di aver sbagliato percorso ma in realtà questa carrareccia si ricollega più avanti con il sentiero, sta di fatto che la seguiamo per qualche centinaio di metri e decidiamo di riprendere il sentiero per il Colle Andreole salendo per una ripidissima pentima e ritonati sul 100B (alcuni tratti sono bellissimi per le sculture rocciose modellate dalla natura!) lo seguiamo sino all'incrocio con il sentiero per il Rifugio del Monte, svoltiamo a destra e scendiamo sino al sentiero 134 e di lì alla Valle Crivellaro, qui lasciamo il sentiero e saliamo all'interno del fosso sino al trovarci sotto il Mozzone, in corrispondenza di un grande masso decidiamo che saliremo sulla sinistra sul Mozzone al ritorno e che impetteremo sulla cresta Ovest del Corvo attraveso un ripido canale dove scorre un rivolo d'acqua. La salita è impegnativa ma divertente, giunti sulla sella con affaccio sul Lago di Campotosto ci rendiamo conto che manca ancora molto per giungere in vetta e che la pendenza della dorsale è molto elevata.
Saliamo lentamente sino alla cresta, a pochi metri sulla nostra sinistra incontriamo la cima Ovest del Corvo 2533mt, di fronte a noi tra un turbinio di nuvole appaiono lo Ienca il Morrone e il Camarda, poi via via le Malecoste e in lontananza Pizzo Cefalone, purtroppo il resto è immerso tra le nuvole.
Lungo la cresta senza molto impegno si arriva ad una sella sotto l'ultimo tratto di salita per la croce del Corvo, vi è un piccolo spiazzo con l'erba sulla sinistra e sotto un ripido ghiaione, sarà il punto di discesa per il Mozzone. Saliti in vetta al Monte Corvo 2623m, facciamo la conoscenza di Roberto e il suo cane Maya che ci seguiranno per tutta la via del ritorno. Visibilità pessima causa nebbia purtroppo!
Tornati indietro scendiamo lungo il ghiaione sino a giungere alla sella che precede la parete del Mozzone, sulla nostra destra un branco di camosci e il Fosso del Monte con i suoi imponenti bastioni, sulla sinistra il ghiaione per scendere sulla Valle Crivellaro e di fronte a noi le rocce con passaggi di III° esposti per la direttissima del Mozzone. La nebbia, la stanchezza e la tipologia di roccia ci fanno rinunciare a correre un rischio inutile salendo per la parete del Mozzone.
Giù in basso torniamo indietro sino a raggiungere il terreno erboso per salire con maggior presa sulla schiena del Mozzone, salire questa particolare montagna è una bella fatica (non sottovalutatela), anche se la salita è breve e si altrerna tra erba e rocce, questa è molto ripida. Giunti in vetta 2290m, la nebbia! I tuoni che provengono dai Sibillini e dalla Laga ci fanno sloggiare in breve tempo, scendiamo percorrendo tutta la dorsale sempre fuori sentiero, molto impegnativo, tratti erbosi e rocciosi sino ad un canale con acqua sorgiva, incrociamo a valle il 134 che porta al 100B e di lì rifacciamo a ritroso tutto il percorso dell'andata. Arrivo al parcheggio di Prato Selva alle 17:00. Terzo tempo a Fano Adriano con Roberto e Maya e poi spediti a casa.
Waypoints
Photo
5,719 ft
Via diretta per il Mozzone a sinistra e attacco sentiero cresta Ovest M.Corvo a destra
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