Monte Cornacchia mt.2003 e Monte Sora mt.1893 da Pescosolido .
near Pescosolido, Lazio (Italia)
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Itinerary description
Grande classico ai margini del PNALM versante Laziale . Si supera il paese di Pescosolido e prima degli omonimi prati , in corrispondenza di un'evidente carrareccia sulla sinistra si parcheggia . La carrareccia conduce , ripida , ad una radura erbosa ove e' situata una casa colonica con greggi ovini . La si supera sulla sinistra , seguendo i segnavia CAI del sentiero Q9 . Di li inizia il sentiero evidente che ripido porta ad un querceto , prima di arrivare a quota di 1250 mt. circa ad un bel rifugio ristrutturato , aperto su richiesta . Si inizia ad aprire il magnifico panorama sulla Valle del Liri e su Sora , mentre il sentiero si snoda tra fitti ginepri . Superato un piccolo canyon , usciamo temporaneamente fuori-sentiero , non notando il segnavia su una bassa pietra (in quel punto sarebbe utile qualche paletto , molto piu' a vista) , per cui seguiamo tratturi battuti da bovini , ma ben presto risaliamo a ritrovare il sentiero ufficiale , con una bella appettatina . Notiamo la croce della Brecciosa sopra di noi e lo spigolo delle Scalelle ove dobbiamo arrivare a breve . Siamo intorno ai 1700 mt. e si apre il panorama sulle vette del Cornacchia e Monte Sora . Scendiamo leggermente prima di risalire sulla sella delle Scalelle da dove si apre il panorama sui Campi di Grano . Ci attende ora un atraversamento con piccoli saliscendi e tratturi a vista per raggiungere la ripida vetta del Monte Sora , con la sua maestosa croce in ferro . Non indugiamo , il meteo di questi giorni ci impone levatacce mattutine e rientri veloci per evitare temporali , e ci incamminiamo per la vetta del Monte Cornacchia . Occorre superare un dislivello di altri 120 metri e sul ripido costone la fatica inizia a farsi sentire , ma si arriva . Il vecchio prisma e' divelto , forse dal vento , ed un timido bastoncino e' posto sulla macera di pietre ad indicare la vetta . Panorama sulla Valle Roveto , Ernici e Simbruini , ed ovviamente Campo di Grano , mentre le montagne del PNALM sono parzialmente imbronciate . Riprendiamo quindi la via del ritorno , senza fare l'anello piu' lungo del Vallone Lacerno stante le condizioni meteo in peggioramento , seguendo la traccia dell'andata e soprattutto cercando di individuare , con successo , il punto in cui avevamo lasciato il sentiero ufficiale . Siamo al parcheggio , il meteo ci ha risparmiato , ma le gambe protestano , abbiamo percorso piu' di 16 km. con un dislivello superiore ai 1300 mt. ed e' tutto dire circa l'allenamento necessario per affrontare questo splendido percorso .
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