Monte Campo, Malga Presolana, Valle dei Mulini e Chiesa di S. Peder da Rusio
near Rusio, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Gita effettuata il 2 Giugno 2018
Si lascia l'auto presso il parcheggio prima della frazione di Rusio e imbocco il sentiero cai 317 (anche chiamato Via del Latte) che sale lungo una mulattiera cementata che sale con pendenza media servendo le baite dei dintorni. Ad un bivio, lascio la mulattiera e proseguo lungo il sentiero che sale nel bosco. Una volta arrivato presso la diroccata Malga Spina,
giro a sinistra e torno lungo la mulattiera "Via del Latte" che , con alcuni tornanti, mi porta presso la Malga Pozzetto.
Qui finiscono gli alberi ed inizano gli ampi pascoli sotto il Monte Campo.Una volta arrivato al bivio presso il laghetto della Malga di Campo, seguo il sentiero per il Rifugio Olmo, ed al bivio successivo , seguo il segnavia per il Monte Valsacco, Parre e Clusone.
Questo sentiero sale con pendenza elevata e parecchi tornanti lungo la larte erbosa tra due pareti rocciose che dividono il Monte Campo e la Cima di Bares,
Arrivato presso la parete rocciosa di quest'ultimo, giro a sinistra e salgo con pendenza bassa e qualche tratto di sentiero leggermente esposto sino a scavalcare il promontorio roccioso dove mi si apre la vista sui pascoli presso la Baita Alpe Zò e la croce che orna la cima del Monte Campo.
Qui il sentiero si perde nell'erba, ma è facile intuire il percorso di salita sino ad arrivare presso la croce di legno.
Il panorama sulle creste rocciose in direzione di Clusone, La cima di Barens, la Val Vurzio e Castione della Presolana sotto di me , e magnifico. Peccato per le nuvole e la foschia che mi nasconde la maggior parte delle cime della zona.
Mi fermo per una breve merenda e parecchie foto, ma data la profonda nuvolosità, decido di ridiscendere presso la malga Campo dove ogni tanto appare il sole, e a questo punto, vedo un solitario Camoscio che mi guarda preoccupato.
Gli faccio alcune foto e poi si allontana con calma, mentre io proseguo la mia discesa.
Arrivato presso la parete rocciosa sotto la Cima di Barens, trovo un bivio che indica per il Rifugio Olmo e decido di provare a scendere da qui, ma quasi subito mi pento.
il sentiero è quasi inesistente e seguo i radi bolli scoloriti su alcune rocce, e arrivato su una costa erbosa, perdo anche quelli, pertanto, decido di scendere lungo il prato sino ad incrociare il sentiero sottostante che collega la Malga Campo e il Passo Olone.
Da qui, seguo il sentiero in discesa sino ad arrivare poco sopra la Malga, dove provo a fermarmi per il pranzo, ma nel frattempo, le nuvole sono aumentate e ogni tanto pioviggina.Dopo un primo lontano tuono, metto il preservativo allo zaino e indosso la giacca antiacqua e decido di proseguire sulla strada sterrata in direzione della Malga Presolana.
Fortunatamente, incomincia a tuonare, piovere e grandinare proprio quando arrivo all'Alpeggio dove trovo un bel portico riparato con panche di legno e camino.
Qui decido di fermarmi e pranzare in attesa che il temporale passi.
Dopo mezz'ora, piove e grandiana ancora. La temperatura è scesa e io mi metto addosso tutto quello che ho nello zaino e mi sdraio sulla panca godendomi il finimondo che imperversa fuori.
Alle 14:00 finalmente spiove e si affaccia un timido sole dalle nuvole e decido di intraprendere il cammino del ritorno imboccando il sentiero che scende per la valle dei Mulino (Cai 318).Il sentiero è ben segnato e sche de nel bosco lungo il corso del torrente Borzo che scende leggermente ingrossato e con un acqua torbida giallastra a causa del temporale.
Alcuni tratti del sentiero sono leggermente esposti in alto sopra il corso del torrente, ma fattibilissimi.Basta fare attenzione a dove si mettono i piedi sul terreno bagnato.
Arrivato ad un certo punto, purtroppo un albero caduto sul sentiero, mi fa fare una deviazione non troppo piacevole, ma poi il sentiero continua come prima sino a scendere sempre più lungo la falesia rocciosa scavata da tempo immemore dal torrente.
Ad un certo punto il sentiero incrocia numerose volte il torrente costringendomi ad alcuni guadi, solitamnete facili, ma che con il torrente ingrossato, diventano particolarmente difficili.
Per i primi due , me la cavo facilmente passando sulle rocce, ma per gli altri tre, purtroppo l'acqua è più profonda, e per non rischiare scivolate sui sassi, decido di guadare immergendo completamente gli scarponi nell'acqua ed aiutato dai bastoncini, attraverso il torrente in buona sicurezza per tre volte.
Arrivato al bivio col sentiero che sale presso la chiesetta di San Peder, decido di salire per andarla a visitare.
La chiesetta è posta su un pianoro roccioso lungo la parete destra della Valle dei Mulini, e da qui si ha un meraviglioso panorama su Rusio e sulle falesie sino alle pareti della Presolana.Vi consiglio caldamente di visitarla, ne vale la pena.
Mi fermo un pò qui, per una veloce merenda e per svuotare dall'acqua i miei scarponi che , ad ogni passo, fanno il rumore di raganelle in amore.
Dalla chiesetta, riprendo il sentiero fatto all'andata e poi imbocco il sentiero Tognò di Broi che scende con pendenza media e parecchi tornanti sino ad incrociarsi nuovamente col sentiero 318. Da qui seguento la strada, torno direttamente al parcheggio di partenza.
Difficoltà:
il sentiero 317 sino alla malga di Campo è facile, poi il tratto che sale al Monte Campo è di tipo E con qualche tratto leggermente esposto, da evitare se soffrite di vertigini.
Non viconsiglio di prendere il sentiero che ho seguito io , ma di scendere tramite lo stesso percorso fatto all'andata sino alla Malga di Campo.
Il sentiero della Valle dei Mulini è di tipo E con qualche tratto leggermente esposto.
Sconsiglio di farlo dopo abbondanti piogge come ho fatto io.Fate parecchia attenzione nel tratto bloccato dall'albero caduto. Sperando che lo sistemino presto, è l'unico tratto veramente pericoloso del sentiero.
I Miei Tempi:
Da Rusio alla Malga di Campo: 1h e 10 minuti
Dalla Malga di Campo alla cima del Monte Campo: 40 minuti
Dal Monte Campo alla Malga Presolana: 1h e 10 minuti
Dalla Baita Presolana alla Chiesetta di S. Peder: 1h e 20 minuti
Dalla Chiesetta al archeggio di partenza: 30 minuti
Buon Divertimento
Si lascia l'auto presso il parcheggio prima della frazione di Rusio e imbocco il sentiero cai 317 (anche chiamato Via del Latte) che sale lungo una mulattiera cementata che sale con pendenza media servendo le baite dei dintorni. Ad un bivio, lascio la mulattiera e proseguo lungo il sentiero che sale nel bosco. Una volta arrivato presso la diroccata Malga Spina,
giro a sinistra e torno lungo la mulattiera "Via del Latte" che , con alcuni tornanti, mi porta presso la Malga Pozzetto.
Qui finiscono gli alberi ed inizano gli ampi pascoli sotto il Monte Campo.Una volta arrivato al bivio presso il laghetto della Malga di Campo, seguo il sentiero per il Rifugio Olmo, ed al bivio successivo , seguo il segnavia per il Monte Valsacco, Parre e Clusone.
Questo sentiero sale con pendenza elevata e parecchi tornanti lungo la larte erbosa tra due pareti rocciose che dividono il Monte Campo e la Cima di Bares,
Arrivato presso la parete rocciosa di quest'ultimo, giro a sinistra e salgo con pendenza bassa e qualche tratto di sentiero leggermente esposto sino a scavalcare il promontorio roccioso dove mi si apre la vista sui pascoli presso la Baita Alpe Zò e la croce che orna la cima del Monte Campo.
Qui il sentiero si perde nell'erba, ma è facile intuire il percorso di salita sino ad arrivare presso la croce di legno.
Il panorama sulle creste rocciose in direzione di Clusone, La cima di Barens, la Val Vurzio e Castione della Presolana sotto di me , e magnifico. Peccato per le nuvole e la foschia che mi nasconde la maggior parte delle cime della zona.
Mi fermo per una breve merenda e parecchie foto, ma data la profonda nuvolosità, decido di ridiscendere presso la malga Campo dove ogni tanto appare il sole, e a questo punto, vedo un solitario Camoscio che mi guarda preoccupato.
Gli faccio alcune foto e poi si allontana con calma, mentre io proseguo la mia discesa.
Arrivato presso la parete rocciosa sotto la Cima di Barens, trovo un bivio che indica per il Rifugio Olmo e decido di provare a scendere da qui, ma quasi subito mi pento.
il sentiero è quasi inesistente e seguo i radi bolli scoloriti su alcune rocce, e arrivato su una costa erbosa, perdo anche quelli, pertanto, decido di scendere lungo il prato sino ad incrociare il sentiero sottostante che collega la Malga Campo e il Passo Olone.
Da qui, seguo il sentiero in discesa sino ad arrivare poco sopra la Malga, dove provo a fermarmi per il pranzo, ma nel frattempo, le nuvole sono aumentate e ogni tanto pioviggina.Dopo un primo lontano tuono, metto il preservativo allo zaino e indosso la giacca antiacqua e decido di proseguire sulla strada sterrata in direzione della Malga Presolana.
Fortunatamente, incomincia a tuonare, piovere e grandinare proprio quando arrivo all'Alpeggio dove trovo un bel portico riparato con panche di legno e camino.
Qui decido di fermarmi e pranzare in attesa che il temporale passi.
Dopo mezz'ora, piove e grandiana ancora. La temperatura è scesa e io mi metto addosso tutto quello che ho nello zaino e mi sdraio sulla panca godendomi il finimondo che imperversa fuori.
Alle 14:00 finalmente spiove e si affaccia un timido sole dalle nuvole e decido di intraprendere il cammino del ritorno imboccando il sentiero che scende per la valle dei Mulino (Cai 318).Il sentiero è ben segnato e sche de nel bosco lungo il corso del torrente Borzo che scende leggermente ingrossato e con un acqua torbida giallastra a causa del temporale.
Alcuni tratti del sentiero sono leggermente esposti in alto sopra il corso del torrente, ma fattibilissimi.Basta fare attenzione a dove si mettono i piedi sul terreno bagnato.
Arrivato ad un certo punto, purtroppo un albero caduto sul sentiero, mi fa fare una deviazione non troppo piacevole, ma poi il sentiero continua come prima sino a scendere sempre più lungo la falesia rocciosa scavata da tempo immemore dal torrente.
Ad un certo punto il sentiero incrocia numerose volte il torrente costringendomi ad alcuni guadi, solitamnete facili, ma che con il torrente ingrossato, diventano particolarmente difficili.
Per i primi due , me la cavo facilmente passando sulle rocce, ma per gli altri tre, purtroppo l'acqua è più profonda, e per non rischiare scivolate sui sassi, decido di guadare immergendo completamente gli scarponi nell'acqua ed aiutato dai bastoncini, attraverso il torrente in buona sicurezza per tre volte.
Arrivato al bivio col sentiero che sale presso la chiesetta di San Peder, decido di salire per andarla a visitare.
La chiesetta è posta su un pianoro roccioso lungo la parete destra della Valle dei Mulini, e da qui si ha un meraviglioso panorama su Rusio e sulle falesie sino alle pareti della Presolana.Vi consiglio caldamente di visitarla, ne vale la pena.
Mi fermo un pò qui, per una veloce merenda e per svuotare dall'acqua i miei scarponi che , ad ogni passo, fanno il rumore di raganelle in amore.
Dalla chiesetta, riprendo il sentiero fatto all'andata e poi imbocco il sentiero Tognò di Broi che scende con pendenza media e parecchi tornanti sino ad incrociarsi nuovamente col sentiero 318. Da qui seguento la strada, torno direttamente al parcheggio di partenza.
Difficoltà:
il sentiero 317 sino alla malga di Campo è facile, poi il tratto che sale al Monte Campo è di tipo E con qualche tratto leggermente esposto, da evitare se soffrite di vertigini.
Non viconsiglio di prendere il sentiero che ho seguito io , ma di scendere tramite lo stesso percorso fatto all'andata sino alla Malga di Campo.
Il sentiero della Valle dei Mulini è di tipo E con qualche tratto leggermente esposto.
Sconsiglio di farlo dopo abbondanti piogge come ho fatto io.Fate parecchia attenzione nel tratto bloccato dall'albero caduto. Sperando che lo sistemino presto, è l'unico tratto veramente pericoloso del sentiero.
I Miei Tempi:
Da Rusio alla Malga di Campo: 1h e 10 minuti
Dalla Malga di Campo alla cima del Monte Campo: 40 minuti
Dal Monte Campo alla Malga Presolana: 1h e 10 minuti
Dalla Baita Presolana alla Chiesetta di S. Peder: 1h e 20 minuti
Dalla Chiesetta al archeggio di partenza: 30 minuti
Buon Divertimento
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Una bella Avventura.....Complimenti ! :)
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Complimenti.
Bella gita. peccato per il tempo.
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Ho fatto , molti anni fa il sentiero della Valle dei mulini, e in effetto lo ricordo un pò probblematico.
Comunque, complimenti per il percorso.
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Bellissime foto.
Ultimamente il tempo ci sta rovinando parecchie gite.
Peccato.Andrà meglio la prossima.
Bella descrizione e belle foto.
Accidenti che acquazzone.
Bravo
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Ottimo anello e spiegazione precisa.
Grazie!
GG bro