Monte Boragine
near Cittareale, Lazio (Italia)
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Itinerary description
MONTE BORAGINE
Per la prima uscita post covid fuori dalla provincia di Roma, abbiamo scelto Monte Boragine, una montagna facente parte dell'alto Velino-Sirente a confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo.
È una montagna poco conosciuta a causa dei suoi "solo" 1824 metri di altezza e per questo non è apprezzata dai "cacciatori" over 2000 dell'Appennino, e nemmeno da chi si avventura da questi parti, preferendo il Monte Pizzuto (1903 mt.) leggermente più alto.
Scelto il Boragine e finalmente utilizzando una sola auto, percorriamo in due ore i circa 130 chilometri che ci separano dall'attacco del sentiero: il parcheggio antistante il Santuario della Madonna di Capodacqua appena fuori Cittareale.
Il sentiero parte in salita sull'asfalto,con segnali e cartelli ben evidenti e si inoltra dopo 400 metri nel bosco, sempre in salita.
Si cammina riparati dal sole dalla folta vegetazione e si esce allo scoperto a circa 1600 metri di quota.
Si vede subito il Monte Boragine in lontananza ed il sentiero è sempre ben tracciato.
Arrivati in vetta in poco meno di tre ore, il panorama è stupendo a 360 gradi. Si vede il Gran Sasso ancora un po innevato, il gruppo dei Monti Reatini, in lontananza il Monte Ocre, poi Monte Gorzano con gli altri monti della Laga: Pizzo di Moscio e di Sevo.
Riscriviamo il nome della montagna su un grande sasso che si era sbiadito con il tempo, facciamo qualche foto, mangiamo e torniamo giu per lo stesso sentiero dell'andata con qualche piccolissima deviazione per cercare di scendere più comodi.
Lungo il percorso si incontrano diverse fonti, da dove esce pochissima acqua, quindi è consigliato non farci affidamento e portarsi tutta l'acqua che occorre, nello zaino.
È stata una bella escursione di circa 15 chilometri con quasi mille metri di dislivello positivo. La consiglio a tutti coloro volessero salire su una montagna fuori dalle solite escursioni "turistiche", ne vale veramente la pena!
Buone avventure!
Per la prima uscita post covid fuori dalla provincia di Roma, abbiamo scelto Monte Boragine, una montagna facente parte dell'alto Velino-Sirente a confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo.
È una montagna poco conosciuta a causa dei suoi "solo" 1824 metri di altezza e per questo non è apprezzata dai "cacciatori" over 2000 dell'Appennino, e nemmeno da chi si avventura da questi parti, preferendo il Monte Pizzuto (1903 mt.) leggermente più alto.
Scelto il Boragine e finalmente utilizzando una sola auto, percorriamo in due ore i circa 130 chilometri che ci separano dall'attacco del sentiero: il parcheggio antistante il Santuario della Madonna di Capodacqua appena fuori Cittareale.
Il sentiero parte in salita sull'asfalto,con segnali e cartelli ben evidenti e si inoltra dopo 400 metri nel bosco, sempre in salita.
Si cammina riparati dal sole dalla folta vegetazione e si esce allo scoperto a circa 1600 metri di quota.
Si vede subito il Monte Boragine in lontananza ed il sentiero è sempre ben tracciato.
Arrivati in vetta in poco meno di tre ore, il panorama è stupendo a 360 gradi. Si vede il Gran Sasso ancora un po innevato, il gruppo dei Monti Reatini, in lontananza il Monte Ocre, poi Monte Gorzano con gli altri monti della Laga: Pizzo di Moscio e di Sevo.
Riscriviamo il nome della montagna su un grande sasso che si era sbiadito con il tempo, facciamo qualche foto, mangiamo e torniamo giu per lo stesso sentiero dell'andata con qualche piccolissima deviazione per cercare di scendere più comodi.
Lungo il percorso si incontrano diverse fonti, da dove esce pochissima acqua, quindi è consigliato non farci affidamento e portarsi tutta l'acqua che occorre, nello zaino.
È stata una bella escursione di circa 15 chilometri con quasi mille metri di dislivello positivo. La consiglio a tutti coloro volessero salire su una montagna fuori dalle solite escursioni "turistiche", ne vale veramente la pena!
Buone avventure!
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